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FUSIONE INTESA-SANPAOLO: NON FARTI FREGARE,
ISCRIVITI ALLA CUB-SALLCA E LOTTA PER DIFENDERE I TUOI DIRITTI

La fusione entra nel vivo e si parte già col piede sbagliato. I nove sindacati concertativi regalano subito alla nuova banca la possibilità di un drastico taglio al personale firmando l'accordo sul fondo esuberi.

In Intesa nessuno si degna, salvo rare eccezioni, di fare assemblee per spiegare cosa è successo. Al Sanpaolo, qua e là (prevalentemente in Piemonte), vengono fatte alcune assemblee, che si  concludono con la richiesta di votare l'accordo e una sedicente piattaforma di fusione, in realtà poche righe di buoni propositi con una clamorosa contraddizione già nella prima frase: si chiede che il Piano industriale non contenga tagli, che però sono già stati concessi con l'accordo sull'uso del Fondo esuberi!!!

In molte assemblee le contestazioni dei lavoratori sono forti e nelle prime due assemblee di sede i sindacati firmatari vengono battuti. Allora cambia la strategia: nelle assemblee successive, almeno quelle dove le difficoltà sono maggiori, non si capisce più su cosa verta la votazione: in molte realtà, nella confusione finale, i sindacati al tavolo chiedono di votare un mandato a difendere il contratto integrativo del Sanpaolo!!!

Anche con questo artificio le astensioni e i voti contrari restano numerosi, ma molti colleghi che hanno votato a favore, in realtà, hanno consegnato un mandato in bianco ai sindacati trattanti, mandato carpito con tecniche poco ortodosse.

Lasciare fare agli attuali sindacati trattanti significa attendere nuovi accordi al ribasso, dettati dalle esigenze dell'azienda.

Noi, invece, intendiamo perseguire l'unità di tutti i lavoratori della nuova banca e riteniamo necessario costruire una piattaforma per tutti i colleghi del gruppo, che punti ad unificare le condizioni salariali e normative al punto più alto oggi esistente.

Una richiesta del tutto compatibile con i floridi conti della nuova società.

Va assolutamente evitata la prassi di una contrattazione di lungo periodo che, come già accaduto in Intesa, produca continui accordi peggiorativi un pezzo per volta.

Allo stesso modo va costruito un accordo per i lavoratori ceduti (fermo restando la previsione del diritto al rientro a determinate condizioni), che renda positivo e vantaggioso il passaggio a una nuova banca. In mancanza di queste condizioni non esiteremo a ricorrere alle vie legali per garantire il diritto d'opzione.

In questa prima fase, successiva alla notizia della fusione, la Cub-Sallca ha svolto un ruolo fondamentale, attraverso varie iniziative: assicurato un costante flusso di informazioni ai lavoratori (in particolare con la sequenza di volantini "ultim'ora); denunciato sui mezzi d'informazione ciò che accadeva sulla fusione; organizzato il presidio davanti all'assemblea degli azionisti Sanpaolo; organizzato un convegno sulle ricadute della fusione per lavoratori e risparmiatori; contattato i lavoratori delle filiali cedute a Credit Agricole per organizzare le rivendicazioni dei colleghi ed eventuali azioni legali. 

Insieme possiamo fare molto di più. L'alternativa può essere costruita rafforzando la Cub-Sallca e influenzando il corso delle trattative. Per questo chiediamo a tutti i colleghi e le colleghe scontenti delle attuali politiche sindacali di iscriversi alla Cub-Sallca. Sapendo che questo non basta: la possibilità di cambiare passa per il rafforzamento della nostra organizzazione, ma anche per la disponibilità dei lavoratori a partecipare consapevolmente all'attività sindacale ed a sostenerla con la mobilitazione e la volontà di lottare per i nostri diritti. Nessuno ci regalerà niente. Ciò che vogliamo dobbiamo conquistarcelo! Passa dalla tua parte. Aderisci alla Cub.

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
INTESA-SANPAOLO

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