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Guerra interna e guerra esterna viaggiano assieme

Fatto salvo che la pretesa di Romano Prodi di presentare lo scontro fra la popolazione di Vicenza da una parte e la giunta comunale e, in realtà, l'esercito statunitense, dall'altra, come un problema locale di carattere urbanistico è assolutamente caricaturale, è evidente che siamo di fronte ad una contraddizione radicale.

Il movimento sviluppatosi a Vicenza afferma, infatti, con forza la necessità di opporsi al militarismo, alla guerra interna ed a quella esterna, al degrado del territorio, alla pretesa dell'oligarchia politico militare di imporre alla popolazioni le sue scelte.

Su di una questione diversa si sviluppa lo stesso scontro che il movimento No Tav: chi decide della nostra vita e cosa decide.

 

D'altro canto, Il governo, con la legge finanziaria 2007, ha stabilito:

●         lo stanziamento di 2 miliardi e 100 milioni di euro in più per le spese militari, di cui ben 1 miliardo e 700 milioni, previsti nell'articolo 113, saranno impiegati per nuovi armamenti;

●         1.550 milioni di euro per l'anno 2008 e 1.200 milioni di euro per l'anno 2009, sempre per spese militari;

●         un ulteriore impegno, al di là della Legge Finanziaria, di un miliardo di euro all'anno (articolo 188) per le missioni militari all'estero, gli stessi soldi previsti dall'ultima finanziaria del governo precedente;

●         400 milioni di euro per il 2007 e 500 per il 2008 e 2009 per il funzionamento dello strumento militare (art. 187);

●         il rifinanziano delle attività già previste a favore del settore aeronautico e che ammontano a 100 milioni per il 2007, 110 per il 2008 e altri 100 per il 2009 (art. 110). Un bel regalo per Finmeccanica, che batte questo tasto da anni, e per le forze armate, che avevano chiesto più volte questo investimento;

●         la non applicazione, per le forze armate, del blocco al 20% del turn over (art. 57 comma 4).

 

Un impegno militarista notevole per una coalizione che fino all'altro ieri si è riempita la bocca con parole come pacifismo e antimilitarismo.

La CUB sostiene, di conseguenza, la mobilitazione contro il militarismo e il degrado del territorio e per la libertà delle popolazioni di decidere del proprio destino.

http://www.cubpiemonte.org

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