CRONACHE DALLA SUPERBANCA: BOLLETTINO N. 4
Nei giorni scorsi, il dott. Viani, responsabile della Direzione Retail, ha tenuto tre riunioni di presentazione della nuova struttura: due si sono svolte a Milano (una per i capi mercato e l'altra per i colleghi della Direzione ex-intesa) e una a Torino (per gli ex-sanpaolo).
Anche se per i colleghi ex-intesa sono stati usati accenti un po' diversi (tanto per tenere tutti sulla corda….) il messaggio trasmesso è stato decisamente chiaro: l'auspicio e l'impegno sono perché a tendere (sei mesi, un anno, due anni?) la sede dell'intera Direzione Retail diventi Milano.
Tra le motivazioni addotte, la centralità logistica del capoluogo lombardo che lo rende più adatto per coordinare il presidio della Rete della Banca dei Territori e le diseconomie che deriverebbero da una Direzione divisa a metà.
Nulla possiamo obiettare alla considerazione che Milano sia meglio collegata di Torino al resto d'Italia, salvo il fatto che il problema riguarda quasi esclusivamente un ristretto numero di top manager e dirigenti, lautamente pagati per sopportare qualche disagio e qualche doppia residenza.
Risibile, poi, nell'epoca delle videoconferenze e di internet, è lamentare i costi di una Direzione articolata su più poli (e comunque il vecchio sanpaolo ce la faceva con risultati ci pare non così scadenti). Si tratta sostanzialmente di organizzarsi efficientemente, compito questo che dovrebbe essere proprio di un manager la cui rapidissima carriera lascia intuire grandi doti professionali.
Inoltre, contrariamente a quanto sembra pensare il Dott. Viani, la garanzia statutaria che vuole a Torino la sede della Banca dei Territori (di cui la Direzione Retail è parte centrale) non è un orpello burocratico da spazzare via o un giochetto dei politici ma un punto essenziale di un complesso sistema di equilibri che ha consentito alla nuova banca di nascere con l'indispensabile consenso delle forze economico-sociali e delle istituzioni locali torinesi.
Nelle riunioni sopra ricordate, il Dott. Viani ha amabilmente sottolineato di abitare a Milano, di aver trascorso più anni di lavoro in Banca Intesa che al Sanpaolo, di conoscere personalmente molti dei Dirigenti ex-Intesa collocati nell'organigramma, per avervi lavorato insieme in Mc Kinsey.
Da parte nostra, vogliamo ricordare al Dott. Viani che quei risultati che gli hanno permesso di mantenere un ruolo così prestigioso nella superbanca sono stati conseguiti grazie all'impegno dei Colleghi della Direzione che in gran parte abitano invece a Torino o nei dintorni (con mariti, mogli, figli e amici) e lavorano al Sanpaolo da tanto tempo o da sempre.
Come già in passato, molti mettono in conto ulteriori possibili sacrifici (compreso un più intenso pendolarismo), poiché consapevoli della complessità della nuova banca.
Altro però è sentirsi prendere in giro e contribuire alla distruzione della propria cultura aziendale. In un momento così difficile ci vorrebbe maggior rispetto e senso della misura.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
INTESA SANPAOLO
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