RAPINE: RITORNA IL TERRORE NELLE FILIALI DI EX-INTESA
Le rapine favorite dalle scelte di Passera e delle OO.SS. "concertanti"
Cominciamo ricordando ai colleghi gli ultimi quattro episodi criminali avvenuti a Torino nel corrente mese:
– 2 maggio, filiale 26 (via FORLI' ), ore 16,36 – GUARDIA ASSENTE – 3 rapinatori, armati di pistola, entrano sfondando una porticina sul retro; minacciano tutti i presenti e puntano una pistola al petto di un O.d.S. (che ha tuttora un bel livido…). La guardia aveva finito il suo turno alle 16,15.
– 11 maggio, filiale 4020 (cso Racconigi), ore 8,40 – filiale lay-out, e quindi SEMPRE SENZA GUARDIA (ma guarda un po'!?!…) – entra un rapinatore con un coltello a lama lunga e minaccia i due soli colleghi cassieri presenti. Il terrore è amplificato dal fatto che il roller cash non si apre e il rapinatore s'innervosisce ancor di più contro i colleghi. Sono presenti anche 2 clienti.
– 16 maggio, filiale 84 (cso Vittorio), ore 16,10 – SENZA GUARDIA – entrano 3 rapinatori (muniti di parrucche) con coltelli a lama lunga, e prendono subito in ostaggio una collega (è facile immaginare il suo terrore…) per garantirsi l'uscita. Una organizzazione sindacale manda ai suoi iscritti una e-mail tranquillizzante: "nessun ferito" !?!?!
– sabato 19 maggio, LA STAMPA, pagina 8: viene pubblicato un articolo intitolato "Rapine in banca – primato italiano", dove si certifica (attraverso dati forniti dall'Osservatorio sulla sicurezza fisica dell'ABI) che "il 50% di tutte le rapine in banca commesse lo scorso anno in Europa è avvenuto nel nostro Paese. … E dire che per difendere i loro sportelli gli istituti di credito si sono inventati di tutto. … Si inserisce in questo quadro la nuova edizione della Guida Antirapina per i dipendenti delle banche. … I sindacati sono perplessi."
Nelle quattro righe precedenti abbiamo riportato testualmente i passi salienti del miserabile articolo pubblicato dal nostro massimo quotidiano cittadino.
Anche qui troviamo la falsità più sfrenata al servizio dei banchieri. Perché è falsità delittuosa omettere di indicare che la stragrande maggioranza delle rapine sono avvenute grazie all'assenza del servizio di guardia. Ed è falsità altrettanto delittuosa omettere di chiarire che la banche si possono permettere questi "risparmi" sulla guardiania grazie a una serie di accordi con le Organizzazioni Sindacali concertanti.
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Tutti insieme possiamo, anzi dobbiamo, provare a costruire un futuro migliore.
E per raggiungere questo obiettivo è sicuramente utile dare un'occhiata al passato.
Ebbene, non moltissimi anni fa, tutte le filiali Comit di Torino avevano sempre la guardia, perché il Consiglio dei Delegati, impegnandosi e organizzando scioperi, aveva imposto all'azienda (a prescindere dalla fradicia morbidezza di qualche sindacalista) di garantire a tutti i colleghi questo livello di sicurezza.
Oggi non possiamo, non dobbiamo permettere all'azienda di risparmiare sulla nostra pelle.
Se non si muovono le OO.SS. concertanti, ci muoviamo noi con tutti i colleghi disponibili: perché possono cambiare le modalità delle rapine, ma l'elemento grave che le accomuna è l'identico terrore che si abbatte su tutti coloro che sono coinvolti, lavoratori e clienti.
Terrore che permane per molto tempo e che disturba il fisico e la psiche; terrore a cui si unisce anche l'indignazione nel constatare l'indifferenza dell'Area, che nei giorni immediatamente successivi alle rapine continua a mantenere il suo vergognoso disinteresse per l'accaduto, lasciando questi sportelli senza guardia nonostante l'effetto shock subito dai colleghi.
Partendo da questa considerazione, i colleghi che hanno subito le rapine ci chiedono, prima di tutto, che vengano resi di pubblico dominio questi tragici episodi, affinché non vengano vissuti nell'isolamento e nell'abbandono, come invece vuole Intesa Sanpaolo. Pur apprezzando le manifestazioni di isolata solidarietà verificatesi, i lavoratori interessati sanno bene che solo la conoscenza diffusa e la denuncia precisa possono tenere alta l'attenzione su questo argomento.
Sicuramente non bastano (anzi, sono controproducenti rispetto alla necessità di una generale mobilitazione), le e-mail tranquillizzanti e gli SMS inviati da qualche sindacalista a pochi eletti…
I problemi con cui devono confrontarsi colleghi in questi mesi sono tanti e preoccupanti (cessioni, fusione,…….) e qualche O.S. concertante può anche pensare che la salvaguardia della sicurezza dei colleghi sia un obiettivo secondario: noi invece riteniamo che ogni problema ha la sua priorità…….
La generalità dei colleghi chiede interventi immediati e drastici affinché si interrompa questa catena di eventi criminosi che colpiscono le nostre filiali. Vale a dire:
"guardia fissa, ogni giorno, davanti agli sportelli fino alle ore 17".
Anche se Passera e le OOSS concertanti considerano che questa rivendicazione sia fuori dal mondo (fuori dal "loro mondo", diciamo noi e con noi tutti i colleghi…), fuori dalle compatibilità economiche del budget, fuori dalla compatibilità con le colossali stock option, per la CUB/SALLCA e i colleghi di Intesa Sanpaolo la GUARDIA FISSA è l'unico intervento che possa dare sicurezza fisica e psichica alle lavoratrici e ai lavoratori. E' l'unico intervento con cui riconoscere, finalmente!!!, la dignità dei proprii collaboratori (hai capito, Passera?) e dei proprii colleghi (avete capito, OO.SS.?).
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Questo volantino è stato predisposto, in particolare, per far riferimento alle ultime rapine avvenute nelle filiali ex Intesa, ma è ovvio che la situazione è identica nelle filiali ex Sanpaolo: anche qui, dove manca la guardia avvengono rapine a tutt'andare (cfr. le filiali n° 54, 44 e 14), e l'altro giorno c'è stato un tentativo di rapina (fallito, per fortuna…) fatto con una mazza, proprio pochi minuti dopo che la guardia era andata via.
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A nessun collega sfugge come il management di questa azienda si affanni per guadagnare un immagine di primaria banca attraverso la sponsorizzazione di avvenimenti internazionali e nazionali, quali -ad esempio- Coppa America con Luna Rossa, Book-stock 2007, Fiera Int. del Libro, Ricerche presso Università italiane sugli effetti psichici e fisici post-rapine, Festival dell'Economia a Trento (30/5 – 3/6) con grande passerella governativa (Prodi compreso).
Finanziamenti che, come noto, possono essere detratti fiscalmente…
L'altra faccia della medaglia è il macigno quotidiano che pesa su lavoratrici e lavoratori a cui si riservano condizioni di lavoro insopportabili, stress, disagi e -per qualcuno più che per altri- imposizioni disumane di gravissimi rischi quotidiani…….
E' ora di muoverci, tutti insieme.
S.A.L.L.C.A. – C.U.B.
Rsa di Intesa Sanpaolo – Torino
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