CARIPARMA – CHI LASCIA LA VIA VECCHIA PER LA NUOVA?
A sette mesi dal passaggio in Cariparma i colleghi ex-Intesa possono cominciare a fare paragoni tra il vecchio e il nuovo, constatando purtroppo che non tutto è rimasto immutato, come invece si dichiarava nell'accordo di quest'estate tra azienda e sindacati concertanti.
Elenchiamo brevemente alcuni punti di discontinuità emersi dalla pratica quotidiana e segnalatici da chi li ha "sperimentati" sulla propria pelle, in assenza della benché minima informativa da parte aziendale:
- Registrazione del lavoro straordinario
E' evidente a tutti i colleghi che un programma che impone l'obbligo di registrare preventivamente l'eventuale lavoro straordinario serale non è solo una beffa, ma una carognata volta a favorire il "lavoro gratuito".
Infatti, chi effettua lavoro straordinario senza che il suo nominativo sia stato preventivamente inserito nella registrazione, constata che la maggior parte delle volte la successiva segnalazione agli addetti all'Area è considerata una seccatura da chi la riceve, e non poche volte il relativo riconoscimento passa in cavalleria… A questo proposito, invitiamo i colleghi a segnalarci le registrazioni tuttora in sospeso.
** Indennità di cassa per addetti allo sportello "non titolari"
In Intesa questa indennità mensile veniva riconosciuta al 100% con un minimo di 8 giorni di adibizione: in Cariparma, invece, questo diritto si concretizza soltanto con almeno 10 giorni di adibizione.
*** Ticket pasto
La consegna dei ticket ai colleghi avviene sistematicamente con mezzo mese di ritardo (!?!).
**** Polizza sanitaria
1°) In data 20 novembre 2007 la maggior parte delle OO.SS. "concertanti" hanno stilato con Cariparma un accordo che prevede una penalizzazione per i colleghi ex Intesa Sanpaolo di provenienza Comit e BAV rispetto all'onere a carico della banca (si passa, infatti, a un contributo pari all'1,30% della retribuzione lorda annua media dei dipendenti, mentre in precedenza le due banche di provenienza versavano rispettivamente il 2,20% e il 2,00%).
2°) Ne consegue anche che le prestazioni offerte da una polizza sono, in linea di massima, al di sotto di quelle garantite dalla precedente Cassa Sanitaria. Con buona pace dell'accordo di fusione.
***** Corsi di formazione
Ci viene segnalato un problema anche in relazione ai corsi di formazione per la migrazione delle filiali cedute a Cariparma. Spesso questi corsi si svolgono a distanze notevoli dalla propria abitazione e dalle sede abituale di lavoro.
A fronte delle richieste di poter pernottare nei luoghi di fruizione dei corsi, quando la distanza rende disagevole il rientro (ricordiamo che i corsi durano quattro giorni), sono circolate mail di responsabili aziendali che fanno riferimento alla circolare di Cariparma n. 226/01, che dispone che il pernottamento venga consentito solo quando la distanza supera i 130 Km di sola andata.
La cosa più singolare è che queste mail vengono accompagnate dalla citazione letterale dell'art. 61 del CCNL, che prevede il rimborso spese, tra cui il pernottamento, per le missioni a lungo raggio (oltre i 25 Km) inferiori ai 5 giorni (altrimenti scatterebbe la diaria), salvo aggiungere la clausola dei 130 Km, che non troverete da nessuna parte nel contratto, ma che è stata posta arbitrariamente dall'azienda.
Abbiamo sollevato la questione con l'azienda stessa, invitandola a riconsiderare il problema e ad accettare la possibilità di rimborsare il pernottamento ai colleghi che ne facciano richiesta per il disagio di viaggiare per ore avanti e indietro, anche se la distanza per fruire dei corsi è inferiore a 130 Km.
Abbiamo anche ricordato che l'art. 28 del contratto integrativo Cariparma definisce i corsi "a partecipazione non obbligatoria" e che i corsi in oggetto riguardano l'apprendimento di procedure di una banca per la quale i colleghi ceduti non hanno certo scelto spontaneamente di lavorare!!!
Invitiamo, quindi, i lavoratori interessati ad insistere per ottenere l'approvazione del pernottamento, quando necessario, ed a contattarci, qualora continuasse l'atteggiamento irragionevole dell'azienda, per definire la linea di condotta appropriata.
* * *
Abbiamo elencato alcuni punti di discontinuità rispetto alla situazione lavorativa precedente, ma c'è anche qualcosa che inesorabilmente continua… : infatti, sono sicuramente rimaste immutate le pressioni commerciali, la disorganizzazione logistica nelle filiali e in area, la gestione del personale a rotazione come tappabuchi nelle filiali scoperte, l'arbitrio sui colleghi da parte di alcuni direttori più zelanti verso i capi-area.
Qualcuno ci dirà che i giochi non sono ancora fatti e che le negatività verranno risolte prima del passaggio definitivo, previsto per la primavera 2008. Noi tutti lo speriamo vivamente, ma ci chiediamo preoccupati: come? Nella precedente operazione di confluenza tra BAV, Cariplo e Comit tutti i colleghi sapevano che a parità di incarichi esistevano retribuzioni diverse nelle tre banche e non si è mai pervenuti all'armonizzazione, ma -addirittura- a un netto peggioramento dei diritti acquisiti. Con un tale precedente è più che legittimo chiedersi cosa avverrà tra Cariparma, Friuladria e filiali ex-Intesa.
Rivendichiamo il nostro diritto almeno ad essere informati dei cambiamenti.
In questi ultimi anni le banche italiane si fondono, sono cedute o acquisite, s'incorporano – mettiamola pure come vi pare – ma la realtà è che nessuna delle sigle sindacali né delle aziende coinvolte è in grado di assicurare ai lavoratori del credito la tutela ed il mantenimento della propria posizione quale era prima di questo allegro "melting pot". Abbiamo contato il numero delle sigle sugli ultimi volantini unitari: 9 sindacati, e mai come in questo momento, che possiamo definire storico, i lavoratori del credito perdono posizioni e sono abbandonati al proprio destino.
Noi pensiamo che, specialmente chi "lascia la via vecchia per la nuova", non per sua scelta ma per questa incivile "evoluzione" dei tempi, vada monitorato, informato e difeso. Questo si propone la CUB/SALLCA in questi mesi e in questi anni. E, in quest'ottica, invitiamo ogni collega a segnalarci situazioni personali in cui si evidenzi un peggioramento rispetto ad una condizione precedente.
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