INTESA SANPAOLO – DIRETTORI TROPPO ?VIVACI?: CI RISIAMO
Speravamo di non dover tornare su questi argomenti, ma i comportamenti posti in essere dall'attuale direttore della filiale di Collegno (ex Rete Sanpaolo) ci ha costretti a ricominciare a scrivere.
Quella sotto riportata è la lettera che abbiamo inviato a varie funzioni aziendali: Relazioni Industriali, Audit, Security, Area Torino.
Non avendo ricevuto risposte, come promesso, abbiamo deciso di rendere pubblica la vicenda. L'aspetto più inquietante di questa storia è che la persona di cui parliamo non è nuova a questi episodi. Consideriamo massimamente responsabili di questa situazione coloro che hanno insistito per continuare ad assegnarle ruoli di direzione.
E' evidente che la "determinazione", dimostrata negli anni, nel raggiungere gli obiettivi ed i budget, viene apprezzata dai responsabili commerciali a prescindere dai metodi usati per conseguire il risultato.
Se questo è il parametro "etico" dell'azienda, questo volantino sarà il primo di una lunga serie e non esiteremo ad informare la clientela dei comportamenti scorretti.
Torino, 12-12-2007
Oggetto: Direzione della Filiale di Collegno 247
La scrivente organizzazione sindacale si rivolge agli uffici in indirizzo per conoscere le loro valutazioni in merito agli episodi che seguono, posti in essere dal direttore della filiale di Collegno ex-Rete Sanpaolo (247).
Ai cassieri è stato vietato di produrre estratti conto, anche pagando le commissioni previste, rispondendo ai clienti che i terminali della filiale sono disabilitati per questa operazione.
Ai cassieri è stato vietato di pagare assegni circolari della banca non emessi dalla filiale a clienti che non abbiano il conto nella filiale stessa. Questo nonostante un'esplicita raccomandazione del servizio legale, in merito all'opportunità di non rifiutare il cambio addirittura per assegni in doppia girata, consultando, nel caso, il servizio stesso.
Ai cassieri è stato intimato, con una sceneggiata pubblica, di accompagnare al bancomat evoluto ogni cliente che si presentasse con un versamento in mano, evitando di effettuare l'operazione allo sportello.
Questi episodi trovano pieno riscontro nelle numerose lamentele della clientela, alcune delle quali formalizzate all'Ufficio Reclami.
Tutto ciò non rappresenta una novità, così come la messa in atto di comportamenti maleducati ed offensivi verso i colleghi, comportamenti, peraltro, da noi già segnalati come abituali durante la precedente esperienza all'agenzia 21 di Torino.
Come già accaduto allora, ai cassieri è stato imposto (sempre in forma verbale) di girare le giacenze sopra i 5.000 Euro al tesoriere, prima della chiusura pomeridiana dello sportello. Si tratta di una misura non prevista dalla normativa aziendale e che crea un pericoloso movimento di valori a sportello aperto.
Inoltre, l'ultima "trovata" è stata quella di vietare i cambi di banconote da 500 Euro: il cliente deve versare e prelevare dal proprio conto per ottenere i tagli desiderati. Non è chiaro da quale importo si debba attivare questa procedura, ma ciò conferma solo che le disposizioni, oltrechè verbali, sono anche confuse e contraddittorie.
Chiediamo, quindi, agli uffici in indirizzo, quali valutazioni danno degli episodi segnalati e quali provvedimenti intenderanno, eventualmente, porre in essere, tenendo conto dei comportamenti etici, a cui questa banca dice di volersi attenere.
Restiamo in attesa di vostri riscontri, in mancanza dei quali ci riterremo liberi di pubblicizzare quanto segnalato tra i lavoratori ed all'opinione pubblica.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Intesa Sanpaolo
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