In occasione dell'auspicata ondata di assunzioni, si aprirà il consueto, deplorevole, spettacolo della coda di sindacalisti che fanno la posta al neoassunto per propinargli il pacchetto tessera più polizza cassieri.

Si tratta di un malcostume, frutto della spietata lotta per procacciare tessere, nella quale qualche sindacalista, più spregiudicato degli altri, arriva anche a fare proposte degne dei mercati rionali (con tutto il rispetto), tipo polizza gratis per un anno o tessera congelata per alcuni mesi.

Noi, da sempre, riteniamo che l'esigenza di una polizza per coprire i rischi professionali non sia l'argomento valido per strappare un'adesione sindacale.

Allo stesso tempo riteniamo assolutamente utile il fatto che un lavoratore aderisca ad un sindacato (meglio se il nostro), ma ciò dovrebbe avvenire in maniera libera e consapevole.

Ci chiediamo come possano fare tale tipo di scelta lavoratori e lavoratrici, spesso al primo impiego, catapultati in una realtà sconosciuta, assediati da sindacalisti questuanti.

Per questo la nostra organizzazione ha sempre consentito e consentirà di aderire liberamente alla polizza senza il ricatto dell'iscrizione. Il fatto, poi, che molti lavoratori, in tempi successivi, decidano di iscriversi, non fa che confermarci la bontà della scelta.

Sappiamo che questa politica dà fastidio ai più aggressivi piazzisti di tessere, alcuni dei quali non hanno esitato, da un lato, a fare opera di volgare denigrazione della nostra organizzazione (ipotizzando catastrofi per il neoassunto che faceva la polizza con gli "estremisti"), dall'altra a spacciare false illusioni, del tipo "iscriviti da noi che ti garantiamo la conferma".

Purtroppo nessuno ha queste capacità miracolose, si tratta solo di millantato credito per carpire una tessera. Oltretutto, una volta concluso il "contratto", i neoassunti sono spesso abbandonati a se stessi e non vengono seguiti nella tutela e difesa dei loro diritti.

Abbiamo voluto denunciare questa pratica ignobile che spesso ci viene segnalata dagli stessi colleghi. Adesso chiediamo a tutti coloro che leggono questo volantino e ne condividono i contenuti di darci una mano nel farlo circolare ed a sensibilizzare i neoassunti con cui verranno in contatto.

Le tessere, estorte nei modi ricordati, contribuiscono a legittimare sindacati che firmano accordi che ben conosciamo e che, oltretutto, hanno penalizzato, ad ogni rinnovo contrattuale, proprio le future leve di lavoratori.

Concludiamo ricordando come uno degli argomenti preferiti dei nostri detrattori consista nell'affermare che la Cub-Sallca non conta nulla perché non firmataria di contratto. A parte il fatto che non basta essere firmatari per contare davvero, ribadiamo, per l'ennesima volta, che la Cub-Sallca non è firmataria perché oggetto di un'esclusione discriminante dai tavoli di trattativa.

In questo paese le aziende possono scegliere con chi trattare e certamente preferiscono avere controparti "malleabili" e "responsabili", come ha potuto verificare anche chi, tra le "nove sorelle", tenta di dare qualche segno di dissenso.

Cambiare le regole del gioco dipende, principalmente, dalle scelte dei lavoratori, a cominciare dalla tessera che hanno in tasca.

C.U.B.-S.A.L.L.C.A.
Intesa Sanpaolo

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