Sarà che l'emergenza operativa è ormai una condizione abituale in questa azienda, tuttavia alcuni episodi ravvicinati ci hanno indotto a rilanciare l'attenzione sulle disfunzioni e sulle provocazioni della controparte, a cui dobbiamo evitare di abituarci e rassegnarci.

Gli errori in busta paga, ormai, non fanno più notizia, per cui l'azienda ha trovato un diversivo per intrattenere i lavoratori: numerose colleghe part-time si sono viste consegnare numero 1 buono pasto, pur avendo, mediamente, lavorato qualche giorno in più nel mese precedente. L'indizio potrebbe essere cercato nel fatto che si tratta di colleghe che hanno appena rinnovato il part-time. Qualche buco nella procedura? Qualche problema con Intesap?

Certo che la nuova procedura di rilevazione presenze sta creando, diciamo così, qualche problemino. Mentre gli addetti al caricamento dei dati impazziscono, gli altri colleghi passano il loro tempo a cercare i giustificativi delle giornate dove sono evidenziate anomalie: forse è per questo che siamo indietro con i budget?

Inoltre la mania brunettiana di piazzare tornelli ad ogni angolo potrebbe esporre, a breve, l'azienda a figuracce cosmiche, soprattutto verso colleghi portatori di handicap.

Un esempio, in tal senso, giunge dai tornelli piazzati al bar del palazzo di Via Lugaro a Torino. Al contrario di quelli collocati all'entrata, dove uno è adatto al passaggio di un'eventuale sedia a rotelle, quelli del bar non consentono il passaggio di carrozzelle, in quanto stretti e con le barre da spingere, invece di essere dotati di aperture automatiche, anche se lo spazio disponibile ne consentirebbe l'installazione. I colleghi portatori di handicap saranno costretti a "farsi notare" dagli addetti del bar, a farsi aprire la porta allarmata dalla  portineria ed a ripetere la scena per uscire. Non sarebbe opportuno intervenire per evitare questa umiliante passerella?

Per tornare ai part-time, chi lo rinnova lavora per un mese "al buio", nel senso che l'approvazione formale del nuovo contratto arriva con un mese di ritardo. Qualche collega si è presa, per questo, anche i rimproveri dell'Ufficio Provinciale del Lavoro.

E per tornare ai buoni pasto, rileviamo che, peggio che ad alcune colleghe a part-time, è andata ai lavoratori di molte  sedi, che, alla data del volantino, ancora non hanno ricevuto i ticket di dicembre.

Intanto continuano le difficoltà di approvvigionamento della modulistica. I limiti imposti alla quantità delle richieste di moduli ci paiono del tutto ragionevoli: esiste il pericolo che qualche buontempone si porti i moduli di cassa a casa (per giocarci? Per allenarsi? Per rivenderli?) per cui è meglio tenere sotto controllo le giacenze……Solo che basta un contrattempo nelle forniture e bisogna passare il tempo a fotocopiare moduli. E se finisce la carta per fotocopiatrice? E se finiscono i nastri per le stampanti?

Ricapitolando: tra tornelli, buste paga sbagliate, timbrature da controllare, moduli che mancano, la produttività della banca non pare essere il massimo.

Sapendo quanto i nostri illuminati manager tengano ai loro ricchi premi, è necessario capire perché accada tutto ciò. Noi pensiamo che questa emergenza continua sia voluta, in modo tale da costringere i lavoratori a doversi concentrare sui problemi quotidiani e non pensare alla possibilità di reagire contro questo modo ignobile di lavorare. La capacità di reazione e di resistenza dimostrata dai lavoratori, all'indomani della fusione, si è nel tempo affievolita, grazie anche al ruolo "soporifero" dei sindacati firmatari, le cui segreterie nazionali sono apertamente conniventi con l'azienda.

L'ultima provocazione, relativa agli stanziamenti ridotti per le attività dei circoli ricreativi, dimostra che i vertici aziendali pensano che si possa di nuovo tentare qualche sortita senza timore di scatenare proteste.

Occorre quindi che tutti riflettano sul proprio agire quotidiano: non lasciamoci sopraffare dal "caos organizzato", ma reagiamo compatti per la difesa dei nostri diritti: meno rincorsa dei budget e più conflittualità per i nostri interessi.

La possibilità di agire collettivamente esiste e il sindacalismo di base è l'alternativa alla rassegnazione ed alla passività. Torniamo ad alzare la testa!

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Gruppo Intesa Sanpaolo

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