E' passato circa un mese da quando scrivevamo alle funzioni aziendali lamentando l'emergenza del problema rapine per le filiali di Torino e provincia (dimenticandone qualcuna, come quella di Ciriè). In due giorni, 12 e 13 novembre, sono avvenute a Torino, in città, tre rapine, alle filiali 3, 18 e 44. Poi è toccato alla 41 ed alla 22. Caratteristiche comuni delle filiali rapinate: assenza della guardia fissa (come per tutte quelle della lettera, di cui sotto).

Misure previste dalle funzioni competenti: quasi nessuna, se si esclude un messaggio aziendale alle filiali per ricordare che a Natale le rapine aumentano per cui … bisogna fare attenzione. L'arrivo, qua e là di qualche guardia, non cambia il giudizio di grave insufficienza delle risposte.

E' ora di cambiare registro: non è possibile che si debbano attendere due o tre rapine in tempi ravvicinati nello stesso punto operativo per avere la guardia, unico vero deterrente contro gli eventi criminosi. E' perfettamente inutile esibire codici etici e bilanci sociali, se poi si mostra indifferenza per i problemi dell'incolumità e della sicurezza dei dipendenti e della clientela. Indifferenza con l'aggiunta di beffe, visto che, dopo ogni evento criminoso, alle porte delle filiali viene apposto, pudicamente, il cartello "chiuso per ragioni tecniche"!!!

Se le funzioni preposte non mostreranno una reale volontà di cambiare, il nostro sindacato si metterà a disposizione dei lavoratori che hanno voglia di reagire, perché solo la mobilitazione può determinare un cambiamento di rotta dei vertici aziendali.

C.U.B.-S.A.L.L.C.A.
Intesa Sanpaolo

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