INTESA SANPAOLO – VENERDI’ 12 MARZO: GIORNATA DELLA RESISTENZA
Il 12 marzo la Cgil ha indetto uno sciopero generale di quattro ore che, in categoria, la Fisac ha esteso all'intera giornata. Non intendiamo entrare nel merito di uno sciopero indetto da un'altra organizzazione sindacale, ma riteniamo che questa giornata di sciopero torni particolarmente utile per protestare contro il volto sempre più arrogante dell'azienda, come dimostra il vergognoso accordo sulle assunzioni in deroga al Contratto Nazionale (non firmato anche dalla Fisac) e l'intera vicenda di Banca Depositaria, oggi ad un punto cruciale.
Abbiamo raccontato ampiamente questa storia (per chi avesse perso qualche puntata c'è sempre il nostro sito), nella quale i colleghi hanno già dovuto spendere 3 giorni di sciopero. E' una vicenda che riguarda tutti: se la vertenza non finisse positivamente le ricadute sarebbero gravissime, perché verrebbe sancito il diritto dell'azienda di fare quello che vuole, violando accordi ed impegni.
Per questo, abbiamo lanciato la Cassa di Resistenza in appoggio alle lotte passate e future di questi colleghi: contribuire non è solo un atto di solidarietà ma un investimento sul futuro comune di tutti noi. Ricordiamo le coordinate del conto:
Intestato a: Massimo Marcori
Se le trattative in corso dovessero avere esito negativo (lo vedremo nei prossimi giorni) sarà necessario intensificare le iniziative di lotta e la data del 12 marzo dovrà essere utilizzata proficuamente anche in questa prospettiva.
Più in generale, come detto, pensiamo che l'occasione sia propizia per chiamare ad una mobilitazione collettiva tutti i lavoratori e le lavoratrici del gruppo non solo a sostegno della vertenza di Banca Depositaria, ma anche per protestare contro la sciagurata gestione del gruppo da parte dell'attuale dirigenza. Una dirigenza che: non rispetta gli accordi, continua a mandare il lavoro in Romania e vuole cedere i lavoratori di Banca Depositaria; adotta sempre più spesso comportamenti antisindacali (si vedano le provocazioni in occasione dell'ultimo sciopero di Banca Depositaria e non solo); sfrutta la crisi economica per concludere un accordo per assunzioni a condizioni stracciate che è un esempio di sciacallaggio sociale; non rispetta i lavoratori (e qui l'elenco sarebbe infinito); non rispetta la clientela, con un costante peggioramento della qualità del servizio di cui l'accentramento delle operazioni nei back office (con conseguenti ritardi nella loro esecuzione) non è che un esempio.
Allora il 12 marzo chiudiamo tutti gli sportelli e tutti gli uffici:
cominciamo a dire basta, ci sono cose più importanti dei budget e dei premi!
Chi non è troppo lontano venga a Torino per una grande manifestazione che partirà dalla sede del Comune (perché gli enti locali nominano parte dei membri delle fondazioni) alle ore 11,00 e finirà, alle ore 12,00, davanti alla Compagnia di Sanpaolo, principale azionista di Intesa Sanpaolo, dove chiederemo spiegazioni sul comportamento dei "nostri" manager.
Il 12 marzo difendo la mia dignità, sciopero e scendo in piazza
(e sottoscrivo per i lavoratori di Banca Depositaria).
Intesa Sanpaolo
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