Il governo, obbedendo agli ordini di Confindustria, ha fatto approvare dai suoi parlamentari la legge 1167, il cosiddetto "collegato lavoro". E' il più vasto attacco contro i diritti di lavoratrici e lavoratori degli ultimi quaranta anni. E' una legge talmente indecente che perfino il Presidente Napolitano l'ha rimandata indietro perché il  parlamento la rivedesse.
Berlusconi, Bossi & soci vogliono consegnare il lavoratore, privo di ogni tutela, nelle mani del suo padrone (pubblico o privato). 
Infatti il "collegato lavoro":

  • permette di licenziare anche senza giusta causa: al massimo il padrone pagherà un modesto indennizzo;
  • sostituisce il contratto collettivo di lavoro con i contratti individuali, nei quali il lavoratore potrà "liberamente accettare" salari e condizioni normative peggiori di quelle previste dal contratto ed addirittura dalla legge;

  • riduce gli indennizzi per tutti quei lavoratori illegalmente assunti con contratti di collaborazione o a progetto piuttosto che a tempo indeterminato;
  • riduce i congedi e i permessi di lavoro, in particolare quelli per l'handicap;
  • riduce le possibilità di accedere ai benefici previsti per i lavori usuranti;
  • allarga le procedure di esubero e messa in mobilità per i lavoratori pubblici, anche in caso di trasferimento dallo Stato agli Enti Locali (si pensi al trasferimento di personale della scuola alle regioni per effetto del mitico federalismo);
  • estende il caporalato ampliando le tipologie di soggetti che possono affittare lavoratori (lavoro interinale);
  • fa slittare di altri 2 anni la riforma degli ammortizzatori sociali;
  • permette che i giovani sostituiscano l'obbligo scolastico con l'apprendistato già a 15 anni.
    Il governo sostiene che due soggetti diversi, da un lato quello debole che chiede lavoro, dall'altro quello forte che offre il lavoro siano alla pari. E' una stupida menzogna: tutti noi sappiamo per esperienza che quando cerchiamo un lavoro siamo ricattabili. Adesso sappiamo anche che questi cialtroni ci vogliono ancora più ricattabili e, perciò, privi di dignità, sempre più precari ed esposti ad ogni rischio.

FERMIAMOLI CON UNA FORTE E DECISA MOBILITAZIONE.COSTRINGIAMO IL GOVERNO A RITIRARE QUESTA SCHIFEZZA. BASTA CON LA PRECARIETA'. SALARIO, LAVORO, DIRITTI E DIGNITA' PER TUTTI.
SABATO 17 APRILE ORE 16 PRESIDIO IN PIAZZA BENGASI

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