Luglio 2007: circa 2.000 lavoratori di Intesa vengono ceduti a Cariparma come "merce di scambio" per ottenere il via libera di Credit Agricole alla fusione con Sanpaolo

Febbraio- marzo 2008: altri 2.000 lavoratori circa vengono venduti a Carige, Credito Valtellinese, Veneto Banca, Banca Popolare di Bari e Banca Popolare dell'Alto Adige per ottemperare alle disposizioni dell'Antitrust.

Maggio 2010: 400 lavoratori di Banca Depositaria vengono ceduti a State Street.

Gli appetiti di Credit Agricole non sono finiti: per cedere la propria quota in Intesa Sanpaolo richiede nuovi "sacrifici umani". Si parla di cessione di CariLaspezia e di altri 85 sportelli "sciolti".

Chi saranno i prossimi?

A preoccuparsi dovrebbero essere soprattutto gli 8.400 lavoratori già ceduti, a suo tempo, al Consorzio (ISGS).

Normalmente non commentiamo le voci, ma, purtroppo, spesso queste si trasformano in dura realtà.

Ultimamente gira insistentemente la voce che Banca Telefonica venga ceduta a Setefi, società del gruppo ma che applica il contratto del commercio.

Noi speriamo che la voce sia infondata, ma i sindacati firmatutto hanno qualcosa da dire in proposito?

In ogni caso, prendendo spunto dalla lista di cui sopra, riteniamo che vada contrastata ogni eventuale nuova iniziativa aziendale tesa a fare cassa vendendo pezzi di banca con dentro i lavoratori.

C.U.B.-S.A.L.L.C.A.
Gruppo Intesa Sanpaolo

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