La ristrutturazione della filiale di Intesa Sanpaolo di Piazza Massaua è stata l'occasione per rivedere anche l'assetto delle postazioni di cassa.

Vista la continua riduzione di personale e di cassieri, che diventava piuttosto evidente con i posti di lavoro vuoti, si è pensato bene di mettere in pratica un'idea geniale: abbiamo ridotto gli impiegati? Riduciamo allora anche il numero delle casse!!!

Questo sarebbe il meno (tanto il personale non c'è), ma, si sa, non c'è mai limite al genio creativo: visto che i tempi di attesa sono destinati ad allungarsi, chi ha diretto i lavori ha pensato di completare l'opera riducendo anche le poltroncine per il pubblico!!!

E già: ci sono meno cassieri, meno casse, vuoi che poi ci siano troppe poltroncine?

Così chi aspetta di essere servito aspetterà di più e…in piedi!

E non basta ancora: visto che un paio di scrivanie, in caso d'emergenza potrebbero essere utilizzate come casse, hanno pensato bene di rimuovere le pulsantiere utilizzate dagli impiegati per far comparire sul tabellone il numero del cliente che deve essere servito. Risultato? Il collega deve mettersi a chiamare ad alta voce il numero in questione manco fossimo alle estrazioni serali del lotto, causando accavallamenti ed equivoci con le chiamate sul tabellone!

Le obiezioni sollevate dal nostro sindacato, naturalmente, sono state ignorate e la Direzione locale non ha ritenuto di disporre interventi correttivi nei lavori: tutto questo per chiarire che, per le vostre eventuali lamentele, non dovrete rivolgervi agli addetti alle casse che nulla possono per questa situazione, di cui sono, come voi, vittime.

D'altra parte, la gestione dell'operatività degli ultimi mesi ha già fatto emergere problemi sempre più numerosi: l'accentramento di operazioni alla sede del Lingotto (o addirittura la trasmissione dei dati all'estero per fare svolgere il lavoro in Romania) come nel caso di bonifici, pagamento  di utenze, ecc. e lo spostamento sulle casse di operazioni amministrative che allungano i tempi di attesa di tutta la clientela, dimostrano in modo evidente il disinteresse che i vertici aziendali, assecondati dalla direzione locale, hanno per l'attività delle casse, considerata marginale e non remunerativa.

I lavoratori nulla possono per il degrado del servizio. Chi non è contento indirizzi le proprie proteste verso i vertici aziendali, che sono i veri responsabili di questa situazione, anche utilizzando lo strumento dell'Ufficio Assistenza Clienti e Reclami: si può telefonare (passando per il centralino 011-5551), scrivere (P. San Carlo 156) o inviare una mail (assistenza.reclami@intesasanpaolo.com).

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A.
Intesa Sanpaolo Area Torino

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