Il documento che proponiamo in allegato è redatto da Libero-Sinfub, con cui abbiamo un proficuo rapporto di collaborazione, e riveste un'importanza particolare per tutti gli aderenti del Fondo Pensione Gruppo Sanpaolo Imi.

Da tempo i delegati eletti nell'Assemblea dei Delegati, proposti dal Cub-Sallca, insieme ad altri con cui vi è convergenza di posizioni, avevano messo sotto osservazione gli investimenti immobiliari del Fondo, in particolare dopo l'alienazione del patrimonio storico, strumentale all'attività della banca, avvenuto nel 2007. I proventi di quell'operazione sono stati reinvestiti, a partire dal 2008, attraverso vari fondi immobiliari chiusi.

L'operazione più criticabile è subito apparsa quella concernente il Fondo Omega, dove sono stati conferiti gli immobili ceduti dalla banca per fare cassa, dopo il fallimento della quotazione in borsa di Immit. Una quota importante del Fondo Omega è stata acquisita, a fine 2008, dal Fondo Pensione, in grave conflitto d'interesse, nel più totale silenzio. I rappresentanti dei lavoratori  in C.d.A., eletti con il sostegno delle sigle asservite, hanno lasciato fare, senza sollevare alcuna obiezione.

Sono stati i nostri delegati con altri alleati prima, e i consiglieri da noi sostenuti poi, a sollevare la questione ed approfondire i retroscena: dalla valutazione degli immobili di Omega al ruolo della società che lo gestisce, la chiacchieratissima Fimit.

Una questione che non cessa di sorprendere: basti pensare che nell'arco di 18 mesi (23/12/2008 – 30/06/2010) la quotazione del Fondo nelle perizie della REAG è salita del 64%!

La rivalutazione di Omega accresce il valore delle quote di alcuni comparti del Fondo Pensioni  e quindi molti iscritti ne traggono beneficio immediato, ma come si può prendere per buoni risultati costruiti in questo modo? Non ci sembra corretto il comportamento di altre sigle, che si attribuiscono il merito del buon andamento recente: noi preferiamo approfondire le questioni  e scavare a fondo, oltre le apparenze. Intanto apprendiamo che le nostre richieste hanno ottenuto un primo risultato: il Fondo ha deciso di vendere fino al 50% delle quote di Omega, prima che le quotazioni comincino a "ritornare alla realtà"…

Nel frattempo apprendiamo dalle news-letter sindacali che sta emergendo un nuovo pasticcio legato ad un immobile sito a Roma, zona Magliana, con un impegno d'acquisto per 65 milioni di euro (di cui 30 già versati), assistito da fideiussioni e garanzie poco chiare e trasparenti…. 

Una conferma ulteriore che non possiamo lasciare gestire gli enti  previdenziale o assistenziali ai rappresentanti sindacali nominati dall'alto, come è di nuovo avvenuto di recente con l'accordo sul Fondo Sanitario Integrativo di Gruppo. Quando i sindacati compiacenti hanno in mano il controllo totale, per i  lavoratori cala il buio assoluto su quanto accade di rilevante nella gestione degli enti.

Per questo ci riserviamo di avanzare presto una nostra proposta per la modifica dei regolamenti elettorali del Fondo Pensione: non vogliamo essere presi in giro per sempre.

Intanto l'analisi su Fimit, Omega e Magliana promette ulteriori sviluppi: è possibile che presto si torni in argomento. Per ora, buona lettura.

Come abbiamo già segnalato con un precedente messaggio, a febbraio verrà addebitato in busta paga il contributo a Prosolidar di 6 Euro annui. Chi non volesse contribuire può farlo entrando in Intranet e seguendo il percorso Persona > Soldi e Fisco > Prosolidar – revoca adesione."

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