INTESA SANPAOLO – PIANO INDUSTRIALE: ALTROCHE’ SE PARTIAMO MALE!
Abbiamo letto con una punta d'ilarità (anche se non c'è nulla da ridere) il volantino dei sindacati del primo tavolo dell'Area Torino, "partiamo male".
A parte il fatto che la brutta partenza non riguarda certo solo Torino (anche noi abbiamo scritto sulle vicende dei poli di ISGS di Cagliari e Napoli fatti a pezzi e sui disastri di Banca Monte Parma), verrebbe da dire: anche voi concertativi incalliti vi siete accorti delle angherie aziendali contro i lavoratori?
Nell'incontro del 21 ottobre dei sindacati firmatari con l'azienda, questa ha dato risposte evasive ed inconcludenti al punto di dover richiedere un nuovo incontro entro la prima metà di novembre.
Nell'occasione si parlerà di part-time, pressioni commerciali e gestione generale delle comunicazioni tra i gestori del personale ed i colleghi. Ci attendiamo forti progressi dal prossimo incontro, al quale non ci viene consentito di partecipare ma cui siamo molto interessati: stiamo raccogliendo una serie di episodi sul "museo degli orrori" della gestione del personale degli ultimi tempi.
Riguardo ai part time andrebbe aggiornata la normativa: essi vengono rinnovati/concessi solo nella misura e nelle modalità che rispondono alle esigenze…aziendali.
Riguardo le pressioni commerciali basterà dire che le richieste assillanti di report giornalieri da parte dell'Area non suggeriscono certo un clima sereno e privo di indebite forzature: a quando le bacchettate sulle dita del direttore che si presenta a mani vuote a fine giornata? Di questi tempi poi, quali report dovrebbero arrivare oltre al resoconto delle telefonate preoccupate dei clienti?
Sarà il caso di tenere presente (ricordate le "uscite" del Direttore Regionale in occasione di un'infelice riunione con i consulenti?) che la Cub-Sallca, anche se estromessa dagli incontri, ha molti modi per far sentire la propria voce.
Aggiungiamo, anche, come promemoria per chi "tratta" (si fa per dire…), che sono riprese le pressioni in tema di ferie. Davvero fervida la fantasia dei vari responsabili, che si inventano norme inesistenti in materia di residui di ferie: dai più temerari (zero rimanenze) ai più generosi (massimo tre giorni, massimo cinque e così via). Ancora più buffo quanto accade in alcuni punti operativi, dove i responsabili convocano i lavoratori uno ad uno, ad esclusione di quelli che sanno già che li manderebbero (giustamente) a stendere.
Se la gestione del personale lascia a desiderare, la gestione dell'organizzazione del lavoro da parte dell'azienda prepara scenari preoccupanti. Parleremo prossimamente in modo più approfondito del nuovo modello di filiale e della conseguente eliminazione di alcune figure professionali. Per ora osserviamo che l'idea di eliminare gli addetti alla contabilità promette nuovi sconquassi.
L'operazione viene giustificata con lo slogan "tutto il lavoro ai back office". Si tratta di una scemenza. Primo, non tutto il lavoro può essere accentrato. Secondo, la tesi che l'accentramento faccia risparmiare tempo può essere sostenuta solo dai manager che non capiscono nulla del lavoro ed essere accettata solo dai sindacalisti che a lavorare non ci sono mai. Siamo al fianco dei tanti, eroici, colleghi che, infischiandosene di disposizioni aziendali assurde, continuano a fare le operazioni, garantendo ai clienti un servizio di qualità e sveltendo le pratiche.
Contro il tentativo di disarticolare il lavoro delle filiali, non mancheremo di fare sentire la nostra voce, anche con denunce all'esterno.
D'altronde, anzichè spendere soldi per consulenze inutili, l'azienda farebbe bene a seguire i consigli della Cub-Sallca, visto che i nostri rappresentanti a lavorare ci vanno.
Non avevamo forse scritto un anno fa che il collocamento dei roller cash sarebbe stato deleterio? Salutiamo con favore i progetti di sostituzione di questi macchinari allucinanti con i cash-in cash-out (cosa che peraltro non esaurisce il tema sicurezza), ma perchè non farlo subito? Se lo chiedono anche i colleghi, che osservano attoniti l'ennesima ristrutturazione delle filiali e si chiedono quanto viene a costare questo giochino. Domanda legittima visto che questa azienda risparmia persino sulla frequenza dell'invio della posta interna.
Due anni fa avevamo caldeggiato una giornata intera, in aula, per tutti, per la formazione sull'Antiriclaggio. Oggi finalmente ci siamo, ma solo perchè l'Abi è intervenuta con una certa decisione.
Avevamo anche scritto che sciogliere i Centri Domus era un grave errore, perchè sarebbe venuto meno il filtro dei colleghi specializzati rispetto all'esuberanza di certe spinte da budget sull'argomento.
Anche in questa circostanza si assiste ad una parziale retromarcia, parziale perchè per le filiali autonome non si tornerà indietro (per ora?): rinasce dalle ceneri del Centro Domus il CEM, Centro Eccellenza Mutui. Come da tempo accade in questa azienda, tale magniloquente titolo nasconde la triste realtà perchè il volere aziendale prevede che il CEM venga collocato all'interno del Consorzio ISGS. Tale scelta è sbagliata sia perchè il lavoro avverrà a stretto contatto delle filiali (per cui sarebbe ben più logica una collocazione in Banca dei Territori) sia perchè i lavoratori coinvolti non gradiranno certamente una ennesima "deportazione" in ISGS.
Da questo punto di vista avvisiamo subito che eventuali colpi di mano rispetto alla volontarietà dei colleghi sulla loro collocazione verranno contrastatati sul piano sindacale e legale.
Le cose che abbiamo segnalato in questo volantino rappresentano solo una parte dei sinistri progetti di un management che, operando solo nell'ottica di tagliare i costi e di annichilire il personale, finirà per fare danni pesanti a questa azienda.
Questi progetti vanno contrastati con forza a partire anche dal vissuto quotidiano. Invitiamo i lavoratori a rompere il muro di rassegnazione e di isolamento che la dirigenza aziendale vuole costruirci intorno.
Contattateci e denunciate le angherie cui venite sottoposti tutti i giorni.
Non lasciamo che manager immeritatamente strapagati distruggano l'azienda.
Insieme possiamo resistere e reagire.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A.
Intesa Sanpaolo Area Torino
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