DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
La vicenda dell'art. 18 rappresenta l'ultimo, efferato, atto di un governo che manifesta il proprio odio di classe verso lavoratori e pensionati e che sostiene di rappresentare gli interessi nazionali ma che, in realtà, tutela organicamente gli interessi solo di quel 10% più ricco del paese, che vuole far pagare il costo della crisi al restante 90%. Questo attacco alla civiltà ed alla dignità delle persone (perché di questo si tratta quando si parla di tutela dei licenziamenti individuali illegittimi) fa seguito all'opera distruttiva operata in tre mesi di governo Monti. In rapida sequenza il governo ha, tra le altre cose:

  • attuato una rovinosa (contro) riforma delle pensioni, spacciata, contro ogni logica, per una misura che favorisce i giovani;
  • aumentato le accise dei carburanti e prossimamente ci sarà l'aumento dell'Iva;
  • Reintrodotto l'Ici (ora Imu) sulla prima casa con contestuale rivalutazione delle rendite catastali;
  • Lasciato nell'incertezza decine e decine di migliaia di lavoratori in esodo e mobilità.

  Bisognava studiare alla Bocconi per attuare misure così brillanti???? Inoltre l'Europa sta entrando in una drammatica recessione grazie alle politiche gemelle condotte in vari paesi da coloro che sono stati responsabili e/o consulenti proprio di quelle grandi banche internazionali che hanno guidato la speculazione sugli spread degli stati europei (ci riferiamo ai vari Draghi, Monti, al premier greco Papademos, al ministro dell'economia spagnolo Luis De Guindos). La mobilitazione sta crescendo ed il primo appuntamento importante è la manifestazione del 31 marzo a Milano, intitolata "Occupyamo Piazza Affari" e organizzata dal Comitato No Debito, cui aderiscono numerose organizzazioni tra cui la Cub.

  Il 31 marzo Manifestazione nazionale a Milano corteo ore 14,00 da Piazza Medaglie D'Oro.Occupyamo Piazza Affari.

Vogliamo un diverso modello sociale ed economico in Italia e in Europa, fondato sul pubblico, sull'ambiente e sui beni comuni, per riconvertire il sistema industriale con tecnologie e innovazione, per la pace e contro la guerra, per lo sviluppo della ricerca sostenendo scuola pubblica e università, per garantire il diritto a sanità, servizi sociali e reddito per tutti, lavoro dignitoso, libertà e democrazia.

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