Ieri le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto AIUTA I BANCHIERI hanno deciso che a partire da Lunedì 26 marzo in Liguria, Campania e a Verona non si terranno più le Assemblee dei lavoratori, ma solo quelle degli iscritti e per giunta separatamente.
Hanno anche concordato tra loro che tale modalità di consultazione potrà essere estesa: "Nelle piazze che saranno indicate tempo per tempo e/o ne facciano richiesta".
Il senso di questa scelta è chiarissimo: dove si perde con grandi numeri i lavoratori non potranno più esprimersi.
In Campania i no sono attualmente oltre il 90%; a Genova nella prima assemblea di piazza alla presenza di Mauro Bossola, segretario nazionale della FABI e di Costanza Vecera, segretaria nazionale della FISAC, i NO sono stati 737 e i sì 62; a Verona i no vincono nei feudi storici di FABI e FIBA. FABI-FIBA-FISAC-UILCA-UGL-SINFUB-DIRCREDITO hanno anche scritto che: "così sarà garantita la consultazione universale della categoria ".
L'arroganza e l'impudenza di questi signori non hanno confini.
Stanno nascondendo i dati, tentando di manipolare i risultati e solo grazie alle segnalazioni dei colleghi e alla pubblicazione degli scrutini sul nostro blog è stato possibile impedire che i NO diventassero SI' e che la volontà dei lavoratori venisse beffata e violentata.
Hanno paura. Sono lividi e tentano l'ultimo trucco, una mossa disperata.
Hanno firmato un contratto per i banchieri e contro i lavoratori e ora, barando, cercano di dargli validità formale e legale.
La democrazia non può essere a geometria variabile e a perimetro limitato, o è o non è.

RIBELLATI ! SALVA LA DEMOCRAZIA !

Fai circolare questo testo, diffondi la tua indignazione, esercita i tuoi diritti, sii presente, non lasciarti intimorire e, se devi (e ti lasciano) ancora farlo, vota.
Una grande mobilitazione di coscienze e di volontà può fermare e battere questa deriva autoritaria.

24/3/2012 IL COMITATO PER IL NO

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