CONTRATTO BANCARI – LA STORIA CONTINUA
DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB-SALLCA
I sindacati firmatari pensano di aver liquidato la vicenda contratto con un laconico comunicato dove si autocertificano la vittoria del SI e si fanno i complimenti da soli.
Pensano che i lavoratori siano disponibili a considerare chiusa la vicenda, ma così non è per tre motivi:
- cominciano a giungere le prime notizie su progetti aziendali di prolungamento di orario, spesso utilizzando solo le flessibilità concesse dal precedente contratto. Su questo torneremo a breve.
- Il Comitato per il no al contratto aiuta banchieri è fermo sulla richiesta di vedere i dati assemblea per assemblea. A breve vi saranno nuove iniziative, mentre in Piemonte, dove la raccolta dati è stata particolarmente dettagliata, sono state individuate situazioni anomale e richieste spiegazioni. Chiediamo ai lavoratori del Piemonte di dar corso alla richiesta del Comitato di inondare le mail dei sindacati firmatari con la richiesta di trasparenza, come da precedente messaggio.
- Tutta la vicenda indica la necessità di costruire urgentemente una seria alternativa sindacale.
- Una piattaforma votata e buttata nel cestino.
- Un accordo inguardabile spacciato sui mezzi d'informazione come un capolavoro.
- Di fronte all'evidenza del totale cedimento ai voleri dell'Abi, l'accordo è diventato il "meglio che si poteva fare in questa situazione".
- Non bastando ancora, si è cercato di ricorrere all'argomento ricattatorio "se vince il NO restiamo senza tutele".
- Siccome anche così rischiavano di perdere, si sono inventati le assemblee separate per i soli iscritti, usurpando il potere dei lavoratori, unici titolari del diritto di assemblea, iscritti e non.
- Nel mezzo, le denunce sui conteggi truccati platealmente di fronte a tutti, i verbali non consegnati ai lavoratori o compilati in un secondo tempo e le assemblee non fatte dove si temeva la vittoria del NO.
- Per finire l'auto proclamazione della vittoria dei SI senza fornire dati analitici come richiesto e fatto dal Comitato NO al contratto aiuta – banchieri.
Senza la pubblicazione dei dati assemblea per assemblea non sapremo mai come sono andate veramente le votazioni sul contratto, ma alcune cose sono emerse con tutta evidenza e meritano un'adeguata riflessione:
- Mai come in questa occasione i lavoratori si sono informati ed hanno partecipato alle assemblee.
- L'accordo, firmato da tutte le sigle sindacali eccetto la nostra, è stato pesantemente contestato e sconfessato dalla metà dei lavoratori partecipanti alle assemblee
- In ragione di ciò e del miserabile tentativo di ricorrere ad ogni trucco possibile le segreterie nazionali dei sindacati firmatari avrebbero almeno l'obbligo morale di dimettersi e indire le elezioni democratiche delle RSU.
- In ogni caso il patrimonio di partecipazione e di passione che si è accumulato in questa battaglia non deve andare disperso.
- Auspichiamo perciò che le diverse forze che hanno collaborato all'interno del Comitato per il No continuino a lavorare insieme per cambiare lo stato delle cose.
- Per l'ennesima volta le attuali sigle sindacali si sono dimostrate irriformabili e spietate produttrici di "anticorpi" nei riguardi del dissenso interno. L'unico modo che i colleghi hanno per dar voce alle proprie esigenze è di restituire le tessere, se già non l'hanno fatto, e contribuire a creare un nuovo soggetto sindacale. Non stiamo chiedendo semplicemente di cambiare tessera prendendo la nostra, ma di partecipare fattivamente al rafforzamento di un sindacatofatto dai lavoratori per i lavoratori: il sindacato di base vive della partecipazione attiva di tutti e non della semplice delega passiva.
La battaglia per il contratto non è finita, è appena cominciata, non fosse altro perché la firma sciagurata dei sindacati asserviti darà maggior forza alle aziende per chiedere sempre di più, sia nell'applicazione del contratto nazionale, sia nel proporre accordi peggiorativi a livello aziendale.
Con la Cub-Sallca si può!
C.U.B.-S.A.L.L.C.A.
Credito e Assicurazioni
questo post è stato letto5091volte
Devi accedere per postare un commento.