DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA

Dopo la firma dell'accordo tra le parti, che conferma la possibilità di uscita degli esodati (come da "verbale di ricognizione" che alleghiamo), non possiamo che congratularci con tutti i colleghi che hanno ottenuto lo "sconto di pena" e la possibilità di uscire da un ambiente di lavoro sempre più opprimente, con importanti garanzie del tutto assenti nell'accordo originario.

Detto questo non possiamo che confermare le nostre critiche all'accordo del 29 luglio 2011 perchè ritenevamo e continuiamo a ritenere inaccettabile una dichiarazione di esuberi per mere ragioni di costi.

Difficile giudicare un successo, a fronte di un'azienda che intendeva imporre 3.000 uscite obbligatorie per risparmiare 300 milioni di Euro, un accordo che consente 5.000 uscite (su base prevalentemente volontaria) e 750 assunzioni, di cui 250 part time.

Ancora più sconcertante confermare oggi quell'accordo mentre l'azienda dichiara esplicitamente, con tanto di comunicato via Intranet, che i costi dell'operazione, oggi a carico dell'azienda stessa, verranno in vari modi recuperati su chi resta. L'unica reazione dei sindacati del primo tavolo è stata quella di deplorare che il documento, presentato al tavolo di trattativa, sia stato reso pubblico a tutti i lavoratori. Non c'è che dire, i vertici aziendali, nella loro arroganza, sono perlomeno più trasparenti dei sedicenti rappresentanti dei lavoratori.

Seguirà, a breve, un nostro commento al documento di cui sopra.

Vi proponiamo, in allegato, una breve guida a ciò che resta e ciò che scompare (per ora, si spera) degli accordi di armonizzazione, in attesa della ripresa delle trattative il 3 settembre.

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