DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA

Qualcuno ai "piani alti" deve aver letto il nostro volantone (sul nostro sito o al link: http://www.sallcacub.org/index.php?option=com_content&task=view&id=562&Itemid=52 ) che commentava il documento presentato dalla controparte aziendale ai sindacati trattanti a fine luglio: alla ripresa delle trattative, il 13 settembre, hanno ripresentato lo stesso documento in modo meno raffazzonato, con le slide migliorate dal punto di vista grafico e un po' di dati interessanti (ma da interpretare criticamente) in più. Tutte le slide sono disponibili, a richiesta, per chi volesse dare un'occhiata ai documenti su cui si baserà la trattativa. Peccato però che, salvata la forma, rimanga la sostanza inaccettabile di un documento che è solo una variabile aziendale di quello elaborato a livello Abi. Restano così i piagnistei per il Roe troppo basso (davvero una scoperta dopo che, in premessa, il documento aveva ricordato che viviamo in un contesto di crisi) ed il ridicolo confronto sui rendimenti per gli azionisti dei vari settori conteggiando la differenza tra dividendi e quotazioni di borsa: dopo i rialzi degli ultimi due mesi sarebbe quindi tutto a posto? Non manca il lamento (l'avevate mai sentito?) per le gracili banche italiane che potrebbero diventare facili prede per lo straniero. Singolare anche la lamentazione sui costi per la raccolta determinati dall'emissione di onerose obbligazioni: ma allora perché chiudere oltre 1.000 filiali che garantiscono la raccolta più a buon mercato? La storia che le filiali sono in perdita è pretestuosa (anche con la simulazione dell'eventuale aumento dell'Euribor) perché si continua ad eludere la questione del Tasso Interno di Trasferimento (TIT):il gioco della redditività è truccato, le filiali sono remunerate troppo poco per la raccolta e bastonate pesantemente per le sofferenze. Il documento aziendale diventa esilarante quando esprime rammarico per una riforma pensionistica che li costringerà a tenersi sul groppone lavoratori anziani: forse che il trio Monti-Passera-Fornero è amico nostro? Ma non è stato Cucchiani, ancora recentemente, a chiedere a gran voce un governo Monti bis? L'impressione che avevamo avuto si sta confermando: i vertici aziendali hanno ripresentato lo stesso documento (aggiornato) di fine luglio ed i sindacati trattanti, anziché rispedirlo al mittente lo stanno accettando come base di trattativa quando questa riprenderà il 26 settembre. A fronte di una controparte che vuole agire sul fronte dei conti i sindacati al tavolo replicano che si "dovrà ricercare un corretto equilibrio tra gli obiettivi aziendali e l'indispensabile riconoscimento del ruolo dei lavoratori". Dalla richiesta di riconfermare gli accordi di armonizzazione si è già passati all'ambigua richiesta di "salvaguardia della normativa aziendale in essere, seppure con gli adattamenti necessari" (sottolineatura nostra di frase tratta da "La Voce" 19 della Fiba Cisl). Di quali adattamenti stiamo parlando? Quale mandato hanno ricevuto in tal senso? Si conferma che i costi dell'accordo sugli esuberi li pagheranno i colleghi in servizio? Pensano di nuovo di firmare nel cuore della notte presentandoci un nuovo pacchetto regalo preconfezionato? Ricordiamo come Romiti (lacrime di coccodrillo?) abbia dichiarato che le scelte sciagurate di Marchionne siano state favorite dall'atteggiamento accondiscendente di Cisl e Uil. Da noi invece ci sono ben sette sindacati, spaziando da Cgil a Ugl e passando per i sedicenti autonomi della Fabi, che si atteggiano a zerbini di Micheli e soci: se i nostri grandi manager manderanno in malora questa azienda, le "sette sorelle" ne saranno pienamente complici. Invitiamo i lavoratori a reagire: nessun accordo deve essere firmato senza assemblee preventive!!

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