DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
E' necessario porre, da parte di tutti, la massima attenzione sulla recente disposizione aziendale in Intesa Sanpaolo sulla limitazione degli straordinari.
Non è tollerabile che questa misura determini fenomeni di lavoro non retribuito.
Soprattutto, ma non solo, nelle filiali, sotto le scadenze di fine anno, si stanno registrando episodi di lavoro supplementare per i quali non viene riconosciuta la compensazione o, peggio ancora, fenomeni di lavoro straordinario che non vengono registrati dai colleghi. Va chiarito che i comportamenti al riguardo chiamano in causa la responsabilità individuale di ogni collega, verso sè stesso e verso gli altri.
Alle 16,55 deve cadere la penna
(in linea di massima è necessario che lo facciano anche i quadri direttivi) perchè fermarsi senza che sia autorizzato lo straordinario o, peggio ancora, non segnarlo affatto, non è una libera scelta individuale, ma un atto che crea danni a tutta la collettività.
Se il lavoro resta indietro e l'operatività si blocca non importa, questo vuole la dirigenza, questo otterrà! Ricordiamo che l'Abi il prossimo anno intende chiedere  esodi obbligatori e cassa integrazione: se l'operatività  procede tranquillamente, magari grazie al lavoro volontario fornito gratis, significa che le aziende hanno ragione, che siamo troppi e che le misure che intendono assumere sono fondate!
E tutto questo senza considerare le prossime aperture fino alle 20.
E' tempo di svegliarsi colleghi, prima che un brusco e sgradevole risveglio venga imposto dalla controparte. Ogni ora di lavoro non pagato determina più esuberi e minori assunzioni.
Quando finisce l'orario usciamo compatti e lasciamo vuoti uffici e filiali.

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