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La CUB ancora in piazza per chiedere giudici imparziali e senza conflitti d'interesse

Sono passati 19 mesi da quando eravamo qui davanti a manifestare contro la sudditanza di alcuni giudici della Sezione Lavoro del Tribunale di Parma verso i "poteri forti" locali. Le questioni che coinvolgevano i nostri iscritti sono tuttora irrisolte.

Enrico Ceci
è stato licenziato da Banco Desio (filiale di Parma) dopo aver denunciato episodi di evasione fiscale e riciclaggio internazionale oggi ampiamente verificati dalla magistratura e da Banca d'Italia.  
Banco Desio, infatti, è dal 2008 al centro delle cronache giudiziarie e le denunce del giovane lavoratore sono state ampiamente riscontrate dal GICO di Roma e da Banca d'Italia, che di recente ha sanzionato i vertici del Banco Desio per 360 mila euro.

Lo scandalo Banco Desio ha inoltre avuto un' ampia eco mediatica – in Italia e all'Estero – per mezzo di celebri trasmissioni quali Report e il telegiornale di RTL, la più importante TV europea di lingua tedesca.

Nonostante l'evidenza del carattere ritorsivo del licenziamento, il lavoratore ha perso il primo grado di giudizio e rimane tuttora senza lavoro.

Adriano Bertinelli è un sindacalista "scomodo" licenziato dalla TEP Spa (società che gestisce il trasporto pubblico a Parma) e reintegrato dopo la sentenza di primo grado a lui favorevole.

Ora Adriano deve affrontare l'appello, anche se la sentenza di Parma non sembra lasciare spazio a inopinati "ribaltoni".

Alcune esperienze del passato, con giudici che hanno emesso sentenze a senso unico e con spese pesantissime a carico dei lavoratori e che hanno troppi intrecci ed interessi con le controparti, ci inducono a chiedere con forza che il giudizio di Bologna sia imparziale e venga affidato a magistrati al di sopra di ogni sospetto e di ogni conflitto d'interesse!

C.U.B. – S.A.L.L.C.A.
Credito e Assicurazioni

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