COMITATO NO AL CONTRATTO AIUTABANCHIERI – AVEVAMO RAGIONE: I BANCHIERI SONO IL PEGGIO DEI PADRONI
DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
Il primo commento del "Comitato No al contratto aiuta banchieri" sulla disdetta del CCNL.
Care colleghe e colleghi, i banchieri hanno disdettato unilateralmente il CCNL.
Quel CCNL che le lavoratrici ed i lavoratori non volevano perché non risolveva i problemi della categoria, regalava diritti, salario e continuava ad operare divisioni generazionali.
I banchieri ingordi non si accontentano, ora vogliono tutto, ecco i punti con cui il 16 settembre ABI ha motivato la disdetta con le OO.SS.:
- la fase di recessione in Italia è ancora in essere, con il Pil in contrazione dal terzo trimestre del 2011.
- Dal 2008 al 2013 l'Italia ha perso 8 punti di PIL, ai quali vanno aggiunti 5 punti di mancata crescita, mentre Germania e U.S.A. hanno già raggiunto i livelli pre-crisi.
- L'industria bancaria registra una caduta di redditività che impedisce margini di guadagno.
- In Europa si sta realizzando una centralizzazione dei back office e una riduzione delle reti fisiche, con il relativo aumento di quelle telematiche.
- In Italia il costo del lavoro bancario è più alto del 39%; il rapporto tra sportelli e abitanti è di 55 ogni 100.000, contro il dato europeo di 41; le recenti riforme regolamentari impongono gravose ricapitalizzazioni; la fiscalità è di gran lunga la più alta; la riduzione dei volumi e delle attività implementano costantemente gli addetti in eccedenza; la riforma pensionistica comporta un insostenibile incremento degli anni di permanenza al lavoro; gli oneri del Fondo Esuberi causano una progressiva insostenibilità, mentre la questione " esodati " non è stata ancora risolta; il personale è addensato nei livelli di inquadramento più alti; si registra una forte resistenza al cambiamento; alla riconversione e alla riqualificazione professionale.
- La banca di ieri non c'è più e occorre anche una contrattazione innovativa.
- Occorre ricercare nuovi equilibri tra livello dei salari e occupazione sostenibile.
- La tradizionale Contrattazione Integrativa Aziendale va soppiantata da una regolamentazione derogatoria o sostitutiva di quella prevista dal CCNL.
- Il CCNL viene disdettato esercitando un legittimo diritto perché non è più sostenibile.
- Entro il 31.10 occorre fare l'accordo per la bilateralità del Fondo Esuberi perché la gestione INPS è più costosa e meno efficiente.
Un bel pacchetto regalo!
In una situazione come quella che sta attraversando il paese, i banchieri, che ne portano pesanti responsabilità, anziché ricercare soluzioni condivise, coinvolgendo le lavoratrici ed i lavoratori del settore, hanno preferito agire unilateralmente e tentano di fare pagare a noi gli errori e la degenerazione che questo sistema ha prodotto in questi anni. Lavoratori e Sindacati devono ora rispondere all'attacco ignobile di ABI, costruendo da subito una piattaforma generale in cui si inseriscano le nostre priorità: Occupazione: difesa dell'occupazione attraverso una riduzione dell'orario di lavoro, così come avviene in Germania, con un blocco vero degli straordinari e l'eliminazione delle prestazioni non compensate.
Salario: aumento del salario contrattato e recupero automatico dell'inflazione, azzerando meccanismi di salario incentivante e riducendo pesantemente il reddito dei manager. Blocco di cessioni e esternalizzazioni infra ed extra gruppo.
Democrazia sindacale, elezione dei rappresentanti sindacali e delle delegazioni trattanti. Percorso democratico ed assembleare, per ogni piattaforma e per ogni accordo, con votazioni trasparenti e vincolanti, con pubblicazione dei risultati in forme attendibili e verificabili, invece della "certificazione" fatta in casa.. Inoltre è necessario e pregiudiziale che il sistema banca torni a fare la banca, per cui devono essere allontanati quei banchieri che hanno prodotto il disastro economico di questo paese, utilizzando anche strumenti che si sono rivelati illegali.
ABI ha deciso di far pagare a noi il conto dei suoi errori e delle sue malefatte, i lavoratori devono difendere la loro dignità e far pagare chi è responsabile di questo disastro.
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