Accade alla filiale della Riviera di Chiaia del Banco di Napoli, antica sede napoletana dell'Istituto Bancario San Paolo di Torino. Una struttura non piccola, dunque.

Qualche solerte dirigente decide che in quella sede non dovrà più esserci la guardia giurata (per motivi economici riteniamo) ed al suo posto gli ordinari controlli, che precedono l'ingresso dei lavoratori, dovranno essere svolti dal direttore della filiale direttamente o tramite collaboratore. Il direttore della filiale ha così individuato un collega che è stato appositamente "incaricato" con lettera datata 2 dicembre 2013. Egli dovrà svolgere il seguente incarico:

– controllo perimetro esterno, finestre, grate, veicoli sospetti, locali interni (ispezione dei locali al mattino e dopo la pausa pranzo).

Tutto questo "nell'ambito delle ordinarie attività di filiale di cui al documento Regole di sicurezza fisica – controlli preventivi par. 2.1.00".
Il suddetto documento, nella parte "controlli giornalieri in ottica di prevenzione" evidenzia nel dettaglio che occorre controllare tutti i varchi ed i punti di possibile attacco, che non ci siano segni di effrazione, la presenza di auto e/o furgoni che, per tipologia degli occupanti o per modalità di parcheggio, possono rappresentare una situazione di rischio; effettuare quotidianamente un'ispezione nei locali del caveau, un'ispezione preventiva nei locali della filiale. Durante il sopralluogo mattutino occorre prestare la massima attenzione nel rilevare situazioni anomale rispetto a quelle consuete della filiale (spostamento di arredi o scatoloni, presenza di rumori non spiegabili normalmente, ecc) Analoga procedura anche alla ripresa pomeridiana. In caso di situazioni anomale è necessario astenersi dall'entrare in filiale e segnalare la circostanza agli uffici centrali e, se la situazione lo richiede, alle Forze dell'ordine. Inoltre bisogna segnalare ogni possibile aggravamento dei livelli di rischio riconducibili a variazioni intervenute nell'uso di locali di terzi confinanti con i locali della banca.

Abbiamo subito intrapreso una serie di attività di approfondimento ai vari livelli, sindacale e giuridico, di cui quanto primo daremo conto ma la prima domanda che ci sorge spontanea e che rivolgiamo alla Direzione Generale è: l'incarico affidato al collega è stato deciso da una struttura centrale (Direzione Generale, Ufficio del Personale, ecc) o dal direttore della filiale? Il collega in questione ha vinto una sorta di concorso per essere prescelto per questa mansione che snatura e trasforma il suo rapporto di lavoro ? E' un bancario o un vigilante? Sarà dotato di armi?

Chi ha sottoscritto quella lettera di incarico, sa che una delega deve contenere con chiarezza e precisione limiti operativi e temporali? L'incarico così come è strutturato rappresenta una vera e propria dequalificazione professionale. La banca pensa di revocare tale ordine di servizio o glielo dobbiamo far dire attraverso una sentenza del Tribunale ?

Napoli, dicembre 2013

C.U.B.-S.A.L.L.C.A.
Credito e Assicurazioni
FEDERAZIONE DI NAPOLI

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