BMPS – ESTERNALIZZATI: 1066, NO 1068, FORSE 1064, SI SALVANO SEMPRE I SOLITI?
DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA
Da un pò di tempo giravano voci sul fatto che un paio di sindacalisti si fossero "salvati" dalla cessione dei lavoratori di Monte Paschi a Fruendo.
Ora sul blog "ereticodisiena" ( http://www.ereticodisiena.it/2014/01/14/mps-viola-resta-e-non-da-solo/ ) viene fatto il nome del sindacalista della UGL Perini, che si sarebbe avvalso della facoltà di chi, facendo parte della delegazione trattante, può essere "esentato" dall'esternalizzazione.
Certo si tratta di una pratica lecita, che nasce come elemento di difesa da eventuali discriminazioni nei confronti di chi dovrebbe "scontrarsi" con l'azienda in sede di trattativa. Ma se uno firma un accordo, sostenendone anche la bontà, perchè non dovrebbe verificarla di persona seguendo i propri colleghi?
Tanto è vero che, secondo il blog citato, altri sindacalisti avrebbero correttamente rinunciato ad una tutela che finisce per essere un privilegio.
Oltretutto l'episodio avviene dopo lo scandalo di Unicredit, dove i sindacati che avevano firmato l'accordo per il pensionamento obbligatorio hanno "salvato" alcuni loro esponenti che sono rimasti in servizio.
Sull'argomento era uscito un articolo sul Fatto Quotidiano.
La Uilca ha pensato bene di scrivere al giornale per dare le sue giustificazioni e la lettera ha prodotto un'ulteriore risposta di Fortunati della Fisac di Roma (cui va il merito di aver denunciato il fatto) e di un ex sindacalista Uilca.
Vi facciamo grazia del carteggio (che possiamo girare a chi fosse interessato) ma il succo della lettera di giustificazioni della Uilca è il seguente.
- L'accordo consentiva all'azienda di mantenere in servizio figure professionali necessarie (Nostra nota: non dubitiamo che all'azienda siano indispensabili certi sindacalisti).
- Le figure "salvate" facevano parte di organismi bilaterali e comunque non erano stati nominati ma eletti (Nostra nota: ah beh, in questo caso…)
- Alcuni dei "salvati" sono andati regolarmente in pensione pochi mesi dopo e comunque un sindacalista, proprio della Uilca, è andato in pensione come tutti i normali mortali (Nota nostra: questa è la comica finale. Si tratta infatti di un sindacalista Uilca che, in polemica con la sua sigla, ha dato le dimissioni dal sindacato e ha fatto causa contro l'accordo. Infatti c'è la sua lettera a confermare quanto accaduto).
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