E' così complicato, cari colleghi, tentare di rispettare le più elementari norme nello svolgere correttamente l'attività sindacale?
Parrebbe di sì, se consideriamo la "strategia" sindacale delle OO.SS.  "riconosciute" del settore Credito: dopo soli tre giorni di "incontri" nel gennaio 2012 firmano con ABI un contratto "allucinante", costituito tutto da tagli (ad esempio il -18% alla retribuzione degli apprendisti) e "congelamenti" economici (Tfr e molte altre voci retributive bloccate per anni), da pesanti revisioni normative (vedi possibili turni serali nelle agenzie) e da "prese per il FOC" con il fondo per l'occupazione (che impiegati e quadri alimentano d'ufficio, con il contributo solo "opzionale" di molti manager).

Dal febbraio 2012 all'ottobre 2013 le banche non assumono praticamente nessuno (primo impegno CCNL inevaso), non attivano praticamente nessuna azione di insourcing (il famoso rientro di attività appaltate, secondo impegno CCNL inevaso), anzi Unicredit e MPS esternalizzano quasi 2.000 lavoratori, continuano a "devastare" con le pressioni commerciali le agenzie e i gestori retail e corporate, nonché a "banalizzare/industrializzare" le attività "a basso valore aggiunto". Le consulenze ricche e inutili persistono, mentre i costi del personale vengono pesantemente decurtati, i VAP vengono tagliati brutalmente, o addirittura non erogati, anche in presenza di dividendi distribuiti agli azionisti.

I sindacati firmatari però non mettono in campo praticamente nessuna azione seria, solo qualche comunicato di "lamentele in sindacalese", mentre salta anche il rinnovo dell'accordo di settore in materia di Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (estate 2013), ma "alla base" non è dato di capire il perché.

L'ABI a settembre 2013 mostra le zanne e invia la disdetta del CCNL 2012, con nove mesi di anticipo sulla scadenza, dichiarando che i bancari devono "cambiare mestiere", devono dividersi tra commerciali (promotori) e "consortili" (addetti back-office/operation) e che risorse economiche per aumenti non possono nemmeno essere "pensate". La mossa è insolitamente "tosta" e a questo punto le OO.SS. si ricordano che esiste ancora la possibilità di scioperare, perfino per una giornata! (Per "combattere" la riforma Fornero, che ha devastato i diritti previdenziali e il ricambio generazionale nel Lavoro, i sindacati "riconosciuti" ci hanno fatto "lottare" per tutto il… pomeriggio del 19 dicembre 2011!).

Lo sciopero del 31 ottobre 2013 ottiene un'adesione massiccia, grazie anche a quei 40.000 bancari che, avendo respinto nelle assemblee il CCNL 2012 (subìto senza poter lottare), proprio non tollerano l'ennesimo schiaffo ABI. Le OO.SS., contente e anche parzialmente stupite nello scoprire che "esiste una base potenzialmente combattiva", non fanno però più nulla per un mese e mezzo (salvo inondare i colleghi di stucchevole retorica sul "grande sciopero di Ottobre"): niente elaborazioni di bozze rivendicative per il CCNL, niente iniziative coordinate, ecc…; poi si incontrano con ABI a fine dicembre 2013 e firmano il rinnovo del Fondo di Solidarietà, l'impegno a definire l'accordo su RLS e Salute e Sicurezza e la data di inizio delle trattative per il rinnovo del CCNL (fissata per fine febbraio 2014).
Ma come? Si incontrano i banchieri senza "sentire" i bancari? Ma non esiste più il concetto di piattaforma rivendicativa? Noi matti e misconosciuti del SALLCA crediamo che sia fondamentale ed infatti a gennaio prepariamo la bozza che stiamo proponendo ai lavoratori del settore nelle assemblee "di piazza e fuori orario di lavoro", integrandone il testo di volta in volta, con le osservazioni emerse in assemblea.
Una piattaforma "di testimonianza", piattaforma che sarà inviata all'ABI, che ci impedirà, molto probabilmente, di trattare e discutere, ma  quella delle altre OO.SS. esiste? Dalle loro dichiarazioni sappiamo che, forse, la stanno preparando (dalla mossa aggressiva dell'ABI del settembre scorso sono passati 6 mesi!!), pare che abbiano deciso (con chi?) che sarà snella (lo dicevano già tre mesi fa sul Sole 24 ore) e finalizzata al nuovo modello di banca.

Il 3 marzo scorso le OO.SS. hanno incontrato la delegazione ABI, scoprendo che <<le posizioni sono molti distanti, quasi inconciliabili>>…ma quali posizioni hanno portato i sindacati firmatari all'incontro con ABI? Senza una piattaforma, condivisa con la base rappresentata, di che cosa discute il rappresentante con la controparte? Quale mandato concreto può utilizzare? Sempre e solamente la tristemente nota "delega in bianco", quella che troppi lavoratori stanno colpevolmente lasciando in mano alle segreterie sindacali, senza alcuna forma di controllo.

In questi giorni, mentre fondi (speculativi) americani (come Black Rock) stanno comprando quote rilevanti di MPS, Unicredit e Intesa San Paolo, si svolgono alcuni congressi sindacali delle OO.SS. "bancarie"; in quello della FABI c'è stato un antipasto di trattativa CCNL (tra Micheli-ABI e Sileoni-FABI) nella quale è emersa, ancora una volta, la possibile opzione "congelamento" per la parte economica del CCNL.

Il 14 aprile è già previsto un altro incontro sul CCNL, di piattaforma però non si vede traccia, di assemblee nemmeno, ed a questo punto è improbabile che, per metà aprile, ci possa essere una piattaforma approvata dalla base (anche immaginandola inutilmente "snella" e "compatibile"), quindi assisteremo ancora ad un  incontro di trattativa senza mandato?

Cari colleghi è con questa piatta, ma proprio "piatta", forma sindacale che vogliamo difenderci dall'assalto dei banchieri alla nostra professione, alla nostra vita lavorativa? Vogliamo continuare a non eleggere i nostri rappresentanti sindacali? Desideriamo vederli cooptarsi a vita senza alcun controllo? Non ci interessa che chi ci rappresenta debba sottoporsi al giudizio elettorale ogni tre/quattro anni? Non ci rendiamo conto che, mai come in questo caso, la forma (e anche la PIATTAFORMA) è anche sostanza?

Il tempo per agire è poco, i posti di lavoro da difendere sono sempre di meno, il rispetto per il "fattore umano" è sempre meno rilevante per le "controparti ufficiali", in base ai fatti accaduti e in corso d'opera,  per cui invitiamo le lavoratrici e i lavoratori di tutte le banche a pretendere: incontri sul CCNL solo dopo la consegna alle OO.SS. di un mandato chiaro e condiviso nelle assemblee, l'impegno ad eleggere, entro il 2014, rappresentanze sindacali unitarie (RSU) con il principio "tutti elettori, tutti eleggibili" e la previsione di referendum confermativi obbligatori (verificati anche da chi esprime posizioni diverse) per ratificare contratti e accordi nazionali e aziendali.

C.U.B.-S.A.L.L.C.A.

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