CCNL-ABI-2012.001

contiProroga  CCNL

DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA

La trattativa sul contratto del credito si era bloccata, tra le altre cose, sul problema della mancata “tabellizzazione” dell’EDR (Elemento Distinto della Retribuzione),  cioè gli aumenti dell’ultimo contratto che non erano ancora entrati nella paga base e che non producevano effetti su TFR e altre voci aziendali, tra cui la previdenza integrativa.

La tabellizzazione sarebbe dovuta avvenire il 1 luglio 2014.
Non avevamo dubbi che la formulazione ambigua nell’ultimo contratto avrebbe consentito all’Abi di provare a non rispettare gli impegni, tanto è vero che l’inserimento dell’EDR nella paga base era uno dei primi punti della nostra piattaforma.

L’accordo (allegato) del 6 ottobre realizza un compromesso su quello che sarebbe un atto dovuto.  Esso prevede che le parti si impegnino a chiudere il contratto entro il 31 dicembre 2014, ma in ogni caso l’EDR verrà tabellizzato e comincerà a produrre gli effetti “pesanti” (diventerà base di calcolo per TFR e previdenza integrativa) dal 1 gennaio 2015 anche se non si arrivasse a chiudere l’accordo di rinnovo.

Ai soli fini degli “istituti contrattuali nazionali” verrà erogata un’una tantum per il periodo dal 1 luglio al 31 dicembre 2014, ma dietro questa dizione burocratica si nasconde il recupero di una manciata di Euro. In realtà le aziende ottengono altri 6 mesi di proroga sugli effetti economici più pesanti dell’EDR. Ricordiamo che dal 31 luglio era cessato il “congelamento” degli scatti d’anzianità (uno degli effetti più nefasti dell’ultimo contratto).

Ora partirà, dal 20 ottobre, un “serrato calendario di incontri”.
Vista la distanza delle posizioni (almeno così ci viene detto ufficialmente) riteniamo indispensabile, da parte dei sindacati firmatari, la convocazione di assemblee per fare il punto della situazione tra i lavoratori e non ritrovarsi con il solito accordo a giochi già decisi.
La partita sull’EDR non era l’unica cosa lasciata in sospeso. Un altro punto del vecchio contratto da sistemare è quello del calcolo di TFR e previdenza su una base ridotta alle sole voci tabellari (paga base, scatti d’anzianità ed importo ex ristrutturazione tabellare) che scade proprio al 31 dicembre 2014. Vedremo se anche su questo l’Abi tenterà qualche furbata: si è trattato di un risparmio per le aziende che, di fatto, insieme al congelamento degli scatti d’anzianità, aveva finanziato gli aumenti contrattuali nella forma di EDR. Intanto continua la cattiva abitudine di trattative che si protraggono in assenza dell’indennità di vacanza contrattuale (altro risparmio per le aziende). Infine l’Abi sta seguendo con molto interesse gli sviluppi del Jobs Act, in particolare per la parte relativa ai demansionamenti con riduzione di stipendio.
Occorre tenere la guardia alta per evitare che ci arrivi un indesiderato “pacco di Natale”.

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