RIFLESSIONI SULLO SCIOPERO DEL 12 DICEMBRE
DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB-SALLCA
Venerdì 12 dicembre c’è lo sciopero generale indetto da CGIL e UIL cui si è unita l’UGL e, per la nostra categoria, UNISIN-FALCRI.
Per i bancari e gli assicurativi è la seconda occasione, dopo lo “sciopero sociale” del sindacalismo di base del 14 novembre, per protestare contro le politiche governative ed il Jobs Act. Non solo “articolo 18” ma anche “controlli a distanza” e “demansionamenti”, provvedimenti come noto sollecitati e attesi in particolare proprio dall’ABI. Si gioca quindi una partita decisiva anche in vista del nostro rinnovo contrattuale.
Il 12 dicembre non è chiaramente una tappa del nostro percorso. Troppo grandi rimangono le distanze che ci separano dai sindacati concertativi che sono tra i primi responsabili della situazione nella quale ora ci troviamo (come ricordiamo nel volantino allegato).
E tuttavia, di fronte all’arroganza dei banchieri e ad uno scellerato governo che fa della precarietà e ricattabilità del lavoro il suo biglietto da visita, è necessario fare fronte comune.
Le tante lavoratrici ed i tanti lavoratori che hanno scioperato con noi il 14 novembre nelle aziende e nei territori dove il SALLCA è maggiormente radicato lo hanno fatto, del resto, nella piena consapevolezza che, in una situazione così deteriorata, sono necessari tempi lunghi per far crescere e rendere più incisive le mobilitazioni e ricostruire la consapevolezza anche e soprattutto di una categoria come la nostra.
Siamo stati utili e continueremo ad esserlo.
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