UBI BANCA – OTTIME LE IDEE, PESSIMI I MODI
Continuano ad arrivarci segnalazioni da parte di colleghi che vengono giornalmente e ossessivamente pungolati sulla questione Migrazione firme su tablet. Queste continue pressioni ansiogene, seppur volte a rendere concrete ottime iniziative che presentano positivi risvolti in tema di preservazione dell’ambiente, rischiano di configurarsi come eventi critici in materia di Stress Lavoro Correlato e minano il clima aziendale all’interno del quale il collega deve poter operare per ottemperare ai propri compiti. Tali compiti, per ciò che riguarda la firma su tablet, sono puntualmente indicati nella Circolare di Gruppo n. 295 del 27 maggio 2014 che qui brevemente riportiamo (sottolineature nostre):
“L’operatore di sportello ha il compito di proporre in via prioritaria al cliente l’adesione al contratto di Firma su Tablet qualora questi non abbia ancora aderito.
Ogni qualvolta il cliente, già firmatario dell’adesione, richiede di eseguire in filiale un’operazione di sportello, la firma su tablet gli deve essere proposta come default.
La Firma su Tablet deve poi anche essere proposta di default durante la fase di acquisizione di nuovi clienti e/o apertura di nuovi rapporti (di clienti non già aderenti): il gestore commerciale di relazione, qualora il Cliente accetti di aderire al servizio, in fase di censimento dovrà quindi raccogliere, fra le altre sottoscrizioni, anche l’adesione del Cliente al servizio Firma su Tablet”.
Come si può chiaramente evincere si parla SEMPRE di PROPOSTE al Cliente che non può evidentemente essere COSTRETTO ad aderire al servizio. La Circolare prevede inoltre che:
“Per supportare ciascuna filiale nel monitoraggio quotidiano dell’iniziativa, nella piattaforma InAction è stato predisposto un report dedicato alla Firma su Tablet con evidenza, giorno per giorno, dell’andamento della migrazione alla nuova operatività.”
Dovrebbe essere chiaro che è il monitoraggio ad essere quotidiano, non le esortazioni ad aumentare la performance, coadiuvate per di più da graduatorie comparative con altre filiali.
A questo proposito vogliamo ricordare alle Direzioni Territoriali particolarmente zelanti che esiste un Protocollo sul ‘Clima’ firmato in data 26/11/2010 dall’Azienda a seguito di incontri sindacali che hanno visto anche la partecipazione del Vertice del Gruppo UBI. In tale protocollo è esplicitamente fatto divieto di ricorrere alla divulgazione di graduatorie comparative nominative e tra filiali/unità operative. Eccone uno stralcio:
Rilevazione dei dati
La rilevazione dei dati e dei risultati commerciali sarà effettuata esclusivamente sulla base di standard predisposti ed approvati a livello centrale, evitando il ricorso a strumenti e modalità approntati ad hoc e non validati dalle preposte strutture, così come la divulgazione di graduatorie comparative nominative e tra filiali/unità operative ed evitando la compilazione manuale di report contenenti dati comunque reperibili all’interno del sistema informativo.
Si invita pertanto l’Azienda a voler intervenire con decisione al riguardo, in modo da riportare sotto controllo situazioni che, sommate al consueto livello di pressione e stress che si patisce in filiale, potrebbero raggiungere un alto livello di criticità, con spiacevoli ricadute sulla salute e l’equilibrio emotivo dei lavoratori ed inevitabili conseguenze a danno dei colleghi e dell’Azienda stessa.
C.U.B. – S.A.L.L.C.A. Gruppo UBI Banca
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