CRONACHE CARIPARMA N°9 – FILIALE PER TE … FIGURIAMOCI SE ERA PER ALTRI
L’avvio del nuovo modello di filiale denominato “Filiale per te”, in quattro filiali dell’Area Torino, consente già qualche riflessione sull’andamento del “progetto”.
L’idea fondamentale su cui si basa il nuovo sistema è il tendenziale azzeramento del servizio di cassa. E’ proprio così?
Intanto una considerazione preliminare: non c’è bisogno di essere laureati in marketing per capire che, salvo rare eccezioni, le attività finanziarie sono detenute dalla clientela più anziana. E’ il retaggio della felice stagione della contrattazione sindacale a cavallo tra anni ’60 e ’70 che aveva consentito un’effettiva redistribuzione del reddito. Ma il discorso ci porterebbe lontano. Resta il fatto che la fascia di clientela più redditizia (perché di soldi i giovani ne hanno pochini) è proprio quella che più gradisce avere il servizio di cassa: eliminarlo, quindi, è un’operazione autolesionista, per quanto condivisa con altri gruppi bancari.
Il punto, però, è che il servizio di cassa non sparisce, come vorrebbero le menti visionarie che hanno progettato tutto questo, ma viene solo redistribuito tra più colleghi allungando i tempi delle operazioni.
Al momento dell’apertura della filiale l’addetto alla cassa “tecnica” (per le operazioni residuali che non si possono fare al bancomat, come il rilascio di carnet ed emissione di assegni circolari), che dovrebbe presidiare l’Accoglienza, deve occuparsi di tutte le operazioni preliminari: tocca ai gestori coprire la postazione per 15-20 minuti. Durante la giornata il cassiere residuo deve assentarsi spesso dalla postazione di Accoglienza: o deve coprire la cassa “tecnica” o deve accompagnare simpatici vecchietti al bancomat e …. fargli le operazioni.
Durante queste fasi la postazione di Accoglienza viene coperta a turno dai gestori o resta vuota.
Alla fine le operazioni di cassa non spariscono ma vengono solo spostate dalla cassa tradizionale ai bancomat, con allungamento dei tempi e coinvolgimento di un maggior numero di addetti.
Al cassiere (o cassieri, massimo 2) superstite resta poi l’incombenza della quadratura dei bancomat.
Sulla “carta”, secondo i sapienti autori del “progetto”, i bancomat non andrebbero quadrati tutti i giorni. Peccato che, per i bancomat con ricircolo, nel caso ci siano differenze, la quadratura nei giorni successivi rende molto difficoltoso trovarle e sistemarle, senza considerare i problemi derivanti da massimali troppo bassi.
Inoltre la quadratura dei bancomat viene ritardata dal blocco dell’apertura delle casseforti. Bisogna attendere fin dopo le 16,00 che avvengano progressivamente le aperture comandate a distanza dalla Sicurezza di Parma: tra attesa della disponibilità dei contanti, operazioni di quadratura, recupero degli assegni, quadratura della cassa tecnica, chiusura del caveau e altre incombenze finali, il lavoro si conclude regolarmente ben oltre l’orario normale.
Forse qualcuno confidava di poter sfruttare in modo disinvolto il margine concesso dallo sciagurato accordo, firmato dai sindacati concertativi, che fa scattare lo straordinario solo dopo mezz’ora (quello fatto prima è, a tutti gli effetti, lavoro nero non retribuito).
Resta il dato per cui un lavoro che si conclude in modo sistematico oltre il normale orario di lavoro rappresenta una situazione inaccettabile!
Se i cassieri corrono, anche i gestori si trovano a dover affrontare una forte dispersione del loro tempo lavorativo, per i motivi già visti e perchè l’utilizzo di spazi comuni e dei portatili crea problemi operativi e di privacy.
Si aggiunga che le ristrutturazioni dei locali per adattarli a “Filiale per te” hanno prodotto effetti cervellotici ed insensati, del tutto in linea con il “progetto”, peggiorando le condizioni ambientali relative a microclima, sicurezza, illuminazione; sia l’organizzazione del lavoro, sia la configurazione delle filiali costringe i colleghi a passare molto tempo in piedi.
Il degrado del servizio alla clientela non può certo essere coperto da iniziative puerili e demenziali come lo schieramento mattutino di tutti i colleghi all’apertura della filiale per salutare i clienti che entrano.
Sono questioni che sono state evidenziate anche in un recente volantino degli stessi sindacati firmatari.
Auspichiamo che l’azienda riveda questa follia che sta creando situazioni intollerabili. Siamo in presenza di una serie di violazioni, in particolare per quel che riguarda la salute e sicurezza, che determineranno opportune iniziative da parte nostra.
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