pensionvotebLo abbiamo detto quando abbiamo chiesto il vostro aiuto per superare il tradizionale ostacolo che ci viene frapposto da azienda e sindacati concertativi solo per poter partecipare alle elezioni: la raccolta di oltre 2.000 firme di sostegno (ne sono arrivate molte di più…).

Lo abbiamo detto nel nostro volantone programmatico che abbiamo distribuito nei giorni scorsi: siamo gli unici (al momento) ad aver parlato in dettaglio e diffusamente di contenuti, di criticità gestionali, di impegni per il futuro.

E lo diciamo ora in quello che, inevitabilmente, è il nostro appello al voto.

Si tratta di elezioni di particolare importanza, con ogni probabilità le ultime per il “vecchio” Fondo Sanpaolo IMI.  Il  progetto  di  unificazione  degli  Enti  Previdenziali  di Gruppo, fortemente voluto dall’azienda, sta infatti entrando nella fase decisiva. Il CdA che eleggeremo avrà quindi un compito delicato: sorvegliare con estrema attenzione un percorso che muove grandi interessi e, di certo, non è privo di rischi (e  di  possibili costi) per i lavoratori. Ma perché ciò avvenga è necessario che al suo interno ci siano anche “quelli del Sallca”, le “voci fuori dal coro”; consiglieri e delegati  sicuramente competenti ma, in primo luogo, critici ed indipendenti rispetto a vertici aziendali e segreterie sindacali e pronti a denunciarne eventuali “accordi al ribasso”.  Occorre in ogni modo evitare che si ripetano i marchiani “errori” compiuti nei percorsi di  unificazione dei Circoli Ricreativi e, soprattutto, delle  Casse  Sanitarie,  frutto  dell’arroganza  con  la  quale  le  cosiddette  “fonti  istitutive” (azienda  e  sindacati  firmatari)   hanno  riservato  a  sé  tutto  il  potere  decisionale,  non consultando mai la platea degli iscritti-lavoratori.

E,  comunque,  anche  dal  punto  di  vista  dei  meccanismi  operativi  e  della  governance, indietro non si può tornare ed il Fondo Unico dovrà necessariamente assumere come un dato di partenza quei livelli di trasparenza amministrativa, di efficacia e prudenza gestionale e di razionalità nella struttura dei controlli per i quali ci siamo battuti in questi anni di presenza nel Consiglio di Amministrazione del nostro Fondo.

Certo non è solo merito nostro (ci mancherebbe) e molto rimane ancora da fare. E tuttavia, in particolare nell’ultimo triennio, riteniamo importante il contributo che abbiamo dato nel migliorare le tecniche di gestione del Fondo (ad esempio, separando la figura del consulente finanziario da chi si occupa di monitoraggio), nel rafforzare il ruolo dei Consiglieri eletti dai lavoratori nel controllo delle dinamiche del comparto immobiliare (che così tante preoccupazioni aveva dato nel passato…), nella ristrutturazione del comparto etico, nell’ottenere dall’azienda il potenziamento delle strutture del Fondo dotandole di risorse dedicate e in possesso di competenze specifiche.

Per migliorare la governance del Fondo, peraltro, sarà necessario intervenire ancora per aumentare il grado di autonomia delle strutture interne ed evitare che il ruolo dei consiglieri sia svilito a mera ratifica di scelte prese altrove (e con criteri ignoti), come accaduto in occasione della nomina del nuovo Direttore o del Responsabile della Funzione Finanza.

In tale contesto, ci sembra di poter dire che i rendimenti finanziari ottenuti dai vari comparti del Fondo, decisamente molto positivi, siano ancora più apprezzabili perché sono anche il risultato di una “macchina” più efficiente, più sotto controllo e che spreca di meno e non, solo o tanto, il frutto di felici intuizioni “di mercato” dei gestori.

Ora tocca a voi. Se condividete i contenuti dei nostri volantini ed il nostro programma di lavoro, se avete apprezzato le nostre “storiche” battaglie per una gestione del Fondo più trasparente ed indipendente dagli interessi dei vertici aziendali e sindacali, vi chiediamo non solo di votare per i nostri candidati ma di diventare protagonisti della campagna elettorale convincendo le colleghe/i più disattente/i e tentate/i “dal tanto sono tutti uguali”.

I nostri clamorosi successi del 2009 e del 2012 non devono essere il motivo per “abbassare la guardia”. Per noi ogni volta è più difficile. Non dimentichiamo mai che continuiamo a confrontarci con organizzazioni che possono mettere in campo, per girare filiali e palazzi, centinaia di quadri “in distacco sindacale”, mentre la nostra campagna elettorale è, come sempre, essenzialmente basata sull’uso del tempo personale e sull’aiuto di iscritti e simpatizzanti cui chiediamo, anche questa volta, di arrivare dove noi non riusciamo.

VOTA E FAI VOTARE PER I CANDIDATI SOSTENUTI DAL SINDACATO DI BASE

A R E E   P R O F E S S I O N A L I Q U A D R I   D I R E T T I V I
C o  n s i g l  i o    d i    A m m i n i s t  r a z i o  n e
Si votano coppie di candidati (titolare + supplente). Se vuoi che almeno una presenza (su 14) non risponda al “blocco” azienda/sindacati concertativi e svolga una funzione di controllo e di denuncia  ti chiediamo di utilizzare una sola preferenza, quella che ti indichiamo.
GALLIZIO Giovanni Paolo(Banca dei Territori – Nuovo Centro Direzionale)REY Cinzia (supplente)

(Banca dei Territori – Nuovo Centro Direzionale)

NAPOLITANO Alfonso(Banco di Napoli – Na Ovest Ag.35)BIORA Grazia (supplente)

(Banca dei Territori – Nuovo Centro Direzionale)

A  s s e m b  l e a    d e i    D e l  e g a  t i
Si votano singoli candidati. Per mantenere una presenza critica ed indipendente in questo organismo usandolo come “tribuna” per far pesare le opinioni di quanti condividono il nostro programma e le nostre battaglie,  vota entrambe/i le/i candidate/i che ti indichiamo.
BORGIA Mariacristina(Intesa Sanpaolo – Fil. Sanremo) GIACOMINO Paolo(ISGS Moncalieri)
DI MAURO Francesco(Banco di Napoli – Na Ovest Ag.22) STRUMIA Renato(Intesa Sanpaolo – Fil. Personal Torino V. Piffetti

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