DI VAP, DI 25° E DI ALTRE “SCIOCCHEZZE”
Come comunicato sul portale aziendale nei giorni scorsi, è finalmente arrivata ad una (parziale) conclusione la trattativa su VAP e premio del 25° anno.
Fugato il rischio di una decurtazione del 20% del VAP, non si sa bene giustificata da cosa visto che nel frattempo i risultati aziendali sono migliorati non poco, il VAP sarà uguale all’anno scorso (840 euro cash, lordi, oppure 1140 in welfare) ed erogato a novembre per chi scegliesse l’opzione in busta.
Non sono stati comunicati tempi e modi di adesione al pagamento in busta, quindi attenzione alle informazioni relative sul portale.
Notizie più vaghe sul premio del 25°: sarà erogato entro giugno 2016 agli aventi diritto in base a quanto già maturato (al 28/6/2014), anche qui con un’opzione cash e una welfare valida per tre anni.
Non è conosciuta la percentuale di decurtazione dell’opzione in busta ma in compenso è garantita l’erogazione di spille e medaglie. E’ appena il caso di notare come ormai sia una prassi consolidata convertire un importo, che prima veniva pagato in busta, in un corrispondente importo decurtato, se lo si vuole avere pagato, con l’opzione di mantenere l’importo nominale solo tramite il welfare. Ad ogni modo, abbiamo spuntato anche un sontuoso contributo di € 88,70 a favore della polizza dentaria (facoltativamente obbligatoria).
Fin qui abbastanza bene, a parte il consueto contesto di “sudditanza psicologica” per cui, in presenza di migliorati risultati, l’Azienda si sente in dovere e in diritto di arrivare agli incontri con una proposta di riduzione del VAP (dopo che i bonus ai manager sono stati aumentati in modo consistente) e trova dall’altra parte qualcuno molto soddisfatto di difendere le posizioni pregresse.
Ciò che continua però a mancare nella trattativa, e viene rimandato da un numero imprecisato di ANNI, è il discorso sugli inquadramenti. Questo è un tema di non poca importanza su cui, al momento, c’è un “verbale di percorso” che impegna le parti a definire il tutto entro il primo trimestre 2016 e null’altro. Sappiamo che la corrispondente trattativa è arrivata a una definizione tutt’altro che soddisfacente, almeno dal nostro punto di vista, in un altro contesto importante, quale può essere quello di Intesa San Paolo, e ci domandiamo se questo non sarà il modello a cui si ispireranno prossimamente i lavori. Peraltro, in analogia con quanto accaduto in Intesa Sanpaolo, non pare esistere una piattaforma sindacale (non diciamo discussa e approvata dai lavoratori, almeno esistente) e la trattativa rischia di essere condotta solo sulla base delle proposte aziendali (“loro” la piattaforma ce l’hanno!)
Non possiamo fare valutazioni di merito sul tema “premio variabile di risultato” per gli anni a venire (l’obiettivo è l’unificazione di VAP e attuale sistema incentivante e l’esperienza insegna che, quando si fondono due voci, qualcosa rimane per strada…), però è stata istituita una commissione ed entro giugno 2016 ci faranno sapere. Siamo fiduciosi….
Sarà nostra cura tenervi informati.
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