L’argomento non è certamente nuovo, ma vale la pena ribadire alcuni concetti e lo facciamo con l’aiuto di un eccellente lavoro (datato 2014, ma è come fosse scritto oggi) della Fabi di Reggio Emilia (vedi allegato).

Le segreterie nazionali dei sindacati firmatari hanno firmato accordi scandalosi, come le oramai tristemente famose assunzioni “miste”, oltretutto senza mai degnarsi di presentarsi in assemblea per ottenere il consenso dei lavoratori.

Hanno anche firmato accordi (nazionali e aziendali) che dovrebbero consentire segnalazioni per le pressioni commerciali esagerate, che non si sono solo rivelati inutili, ma anche dannosi, perchè, a fronte di esposti alle Asl (come giustamente suggerito dal documento della Fabi di Reggio Emilia), che noi non abbiamo esitato a fare, le banche hanno buon gioco a dimostrare la loro “buona volontà” nell’affrontare il problema, mostrando gli accordi firmati o qualche indagine di specialista ben retribuito.

Tuttavia questo documento resta utile e ne consigliamo una lettura attenta e completa (da consigliare anche ai vostri superiori, quando necessario!), anche se vogliamo anticiparvi due frasi chiave:

L’azienda può perciò legittimamente assegnare al lavoratore un budget, ma, nel contenuto della prestazione lavorativa – che il lavoratore è tenuto ad effettuare con la dovuta diligenza e conformandosi, alle direttive impartite dal datore di lavoro così come precedentemente sottolineato- NON E’ RICOMPRESO L’OBBLIGO DI REALIZZARLO.

Inoltre vi è un richiamo opportuno al rispetto delle normative ed a respingere (e documentare, ove possibile) sollecitazioni ad operare in violazione delle stesse per raggiungere gli obiettivi: indurre il lavoratore a non rispettare i principi di deontologia ed etica professionale pur di raggiungere gli obiettivi di budget è chiaramente un comportamento che viola la predetta norma (riferimento all’art 2087 del codice civile, NdR).

Vogliono convincerci che chi lavora in modo corretto è fuori posto.Invece dobbiamo ricordarci sempre che rispettare le leggi e le norme, spiegare bene i prodotti che vengono proposti ai clienti è il MODO NORMALE E CORRETTO DI OPERARE!

Al contrario, chi fa i risultati non spiegando tutto ai clienti, omettendo dettagli o ricorrendo a vari trucchi pur di “vendere” e magari viene portato come esempio da seguire da parte di qualche responsabile, LAVORA IN MODO SCORRETTO, DANNEGGIA TUTTI/E E VA ISOLATO.

Ricordiamo, se mai ce ne fosse bisogno, che raggiungere il budget, nei limiti del possibile, è nell’interesse di tutti, ma forzare per raggiungerlo espone a rischi di provvedimenti disciplinari!

Quindi, non facciamoci schiacciare dalle pressioni commerciali: scriveteci, parliamoci, costruiamo insieme la comunità dei lavoratori e delle lavoratrici bancari che vogliono difendere la dignità del proprio lavoro e non subire imposizioni e pretese illegittime di qualche responsabile, che vorrebbe dimostrarci che siamo noi dalla parte del torto!

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