Bollettino periodico
a cura della Federazione di Torino della CUB-SALLCA
N.13 – Aprile 2018 – chiuso in redazione il 23-4-2018 

 

A A A Cassieri cercasi

Nonostante l’enfasi sulla progressiva chiusura della casse e sull’inutilità della figura dell’addetto a questa mansione, i fatti hanno la testa dura.

In un contesto di continua, ormai drammatica, carenza di personale, gli addetti che sanno lavorare in cassa e quadrare i bancomat sono diventati merce rara, al punto da essere contesi tra una filiale e l’altra, in alcuni casi costretti a lavorare al mattino in una filiale e al pomeriggio in un’altra.

A parte il fastidio di una situazione grottesca e insostenibile, il primo problema che si pone è quello della sicurezza e della tutela dei valori. E’ indispensabile che, ogni volta che si prendono o ri-prendono in carico dei valori, vi sia la presa delle consegne con  verifica e controllo di quanto si prende sotto la propria responsabilità.

Spesso questo determina il blocco dell’operatività e attese della clientela, ma a questo principio NON SI DEVE DEROGARE in alcun modo: non si comincia a servire o operare finchè tutti i valori non sono stati controllati!!

Teniamo conto che sta diventando sempre più frequente il caso di filiali che chiudono il servizio di cassa (per tutto il giorno o per il pomeriggio) per mancanza di personale. Se non si fa carico l’azienda di servire i clienti non si vede perchè dovremmo farlo noi a rischio della nostra sicurezza.

Oltretutto, stante la conclamata carenza di cassieri, appare come l’ennesima beffa la richiesta di disponibilità di risorse  da inviare per la “migrazione” delle Casse di Risparmio di Rimini, Cesena e San Miniato.

Viene da ridere a leggere nel manuale “Missione e principali attività dell’assistente alla clientela” che lo stesso deve “contribuire alla vendita” e “collaborare alle azioni di sviluppo della base Clienti”.

Chi scrive queste facezie non vive sul Pianeta Credit Agricole, ma direttamente in un’altra dimensione spazio/temporale.

Sulla base di quanto descritto, non solo gli assistenti alla clientela ne hanno già abbastanza del loro lavoro, ma anche i gestori, che spesso devono sostituire gli assistenti alla clientela mandati in prestito da altre parti, vengono distolti dai loro compiti abituali.

La questione grave è che, in questi casi, a sostituire gli assistenti alla clientela sono chiamati lavoratori che non hanno la formazione e le conoscenze necessarie per operare in modo corretto e sicuro.

Le ferie, che dovrebbero servire per il benessere psico-fisico del lavoratore, stanno diventando fonte di stress: quando si torna al lavoro, troppo spesso, ci si ritrova con tutti gli arretrati di cui nessuno si è fatto carico!

Non possiamo che rinnovare l’appello a lavorare seguendo le normative e le regole. Tuteliamo la nostra sicurezza, segnaliamo e mettiamo in forma scritta ogni problema che dobbiamo affrontare.

 

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