21-30 maggio. ELEZIONI DEL FONDO SANITARIO INTEGRATIVO DEL GRUPPO INTESA SANPAOLO
VOTA LE/I CANDIDATE/I DEL SINDACALISMO DI BASE, SOSTIENI LE LISTE CUB-SALLCA
In allegato Volantino A4 e Volantino A3 (con lista candidate/i)
Alla fine del primo mandato dei nostri candidati eletti negli organismi del Fondo Sanitario, ci siamo resi conto che gli organismi stessi sono regolarmente scavalcati dalle “fonti istitutive”: l’azienda decide e i sindacati firmatutto sottostanno al suo volere, replicando il modello degli ultimi accordi “a perdere” (inquadramenti, assunzioni miste, ecc.) senza assemblee e senza democrazia.
Tutti i nodi irrisolti dalla nascita del nuovo Fondo di Gruppo sono rimasti tali.
Il nuovo Fondo era nato nel 2010 con un aumento della contribuzione a carico dei nuovi assunti (tanto chi non c’è non può lamentarsi) e le premesse per peggiorare le prestazioni dei pensionati con le gestioni separate (come è puntualmente accaduto). Nella fretta di fare il colpo di mano sono state piallate le Casse preesistenti (Intesa, Sanpaolo, Cariparo), “dimenticandosi” che la Cassa Intesa, per essere sciolta, necessitava di un referendum, che non è stato mai fatto. Questo ha provocato la reazione degli eletti dei pensionati nel CdA, con cause legali (ora arrivate in Cassazione) finora tutte vinte dai ricorrenti, con il congelamento delle riserve della ex Cassa Intesa per oltre 30 milioni di Euro (lo sapevate?).Solo la nostra eletta nel CdA (insieme al rappresentante dei pensionati) ha votato contro la prosecuzione di una causa insensata.
Quante cose si potrebbero fare con quei fondi?
Perché continuare ad alimentare una contrapposizione insensata tra lavoratori in servizio e pensionati? Gli 8.000 colleghi/e che stanno andando o sono appena andati in esodo/pensione, da che parte dovrebbero stare?
Dobbiamo dire NO alla contrapposizione tra attivi e pensionati.
Diciamo SI all’unità tra le generazioni, contro i voleri e gli interessi aziendali.
Tutti i giovani entrati dopo il 2010 pagano tanto, per avere poco o nulla da anziani, quando ne avranno più bisogno. Le riserve bloccate potrebbero essere utilizzate per riequilibrare le contribuzioni e pensare ad un diverso modello di fondo sanitario. Ad esempio, si potrebbe far rientrare nel rimborso ordinario la quota differita, che costa in termini amministrativi inutili sprechi.
Ci battiamo per un’ampia trasparenza nella comunicazione agli iscritti sull’andamento della gestione del fondo: non sussistono impedimenti per cui si debbano segretare l’iter decisionale e le discussioni all’interno degli organismi, tutti devono poter conoscere e valutare i diversi scenari proposti.
Noi siamo l’unica voce fuori dal coro, espressa con l’elezione diretta dei lavoratori, presente negli organi collegiali!
Per questo vi chiediamo di votare e sostenere le nostre liste, per rompere il monopolio delle fonti istitutive e consentire a tutti gli iscritti di poter partecipare alle decisioni.
Non dimentichiamo di lavorare in aziende dove i sindacalisti “che trattano” non sono MAI stati eletti dall’insieme dei lavoratori (eppure basterebbe applicare la procedura che utilizziamo per votare i rappresentanti del Fondo…). Nessuna occasione, quindi, va persa per esprimere dissenso e volontà di cambiamento. Votando i rappresentanti della CUB-SALLCA si dà voce ad un modello di sindacato basato sull’autorganizzazione dei lavoratori e sul volontariato militante, perché non abbiamo alcuna agibilità o diritto sindacale retribuito dalle aziende.
Il voto non è solo un consenso elettorale, ma costituisce l’indispensabile ossigeno che ci permette di continuare a far sentire la nostra voce e tutelare, per come possiamo, gli interessi del mondo del lavoro. PASSAPAROLA!
CUB-SALLCA Intesa Sanpaolo
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