Riteniamo importante ritornare sulla vicenda dell’accordo PVR 2018 in Intesa Sanpaolo ed il collegato piano di incentivazione Lecoip 2.0, per cui è imminente la scadenza della scelta (fino alle ore 14 di venerdì 8 giugno).

Leggendo bene l’accordo ci siamo accorti di un elemento poco evidenziato e quindi poco conosciuto: la possibilità che l’importo anticipato (1.200 euro) debba essere restituito all’azienda, al venir meno delle condizioni di erogazione del PVR.

Nel Lecoip precedente non era prevista alcuna clausola di recupero. Ora invece l’art. 15 dell’accordo recita tra l’altro:

“Nel caso in cui venissero meno le condizioni, anche individuali, per l’erogazione del PVR 2018, ovvero il premio individualmente spettante risultasse di importo inferiore all’anticipo PVR 2018 corrisposto, …l’anticipo percepito o l’eventuale differenza tra il premio individualmente spettante ove inferiore all’anticipo e l’anticipo stesso sarà trattenuto:

– dal PVR 2019 ove individualmente spettante, ovvero dallo stipendio del mese di maggio 2020;

– in caso di adesione al Piano di Investimento LECOIP 2.0 verrà trattenuto in sede di liquidazione del Lecoip Certificate sottoscritto;

– nel caso di indisponibilità/incapienza del Certificate al momento della liquidazione sulle prime competenze utili,….”

Quindi, sia che si scelga il contante, sia che si aderisca al Lecoip, c’è il rischio di vedersi decurtato, in tutto in parte, l’anticipo percepito, nel caso non scattino tutti i “cancelletti” necessari per andare a premio. Ricordiamo anche che, rispetto ai 1.200 euro dell’anticipo, l’unica quota veramente garantita del PVR 2018 è di 240 euro (cioè l’80% dei 300 euro lordi della quota A del premio base).

Ci piacerebbe essere smentiti dai sindacati firmatari e dall’azienda, e ci rendiamo conto che gli accordi su PVR, Lecoip, Sistema Eccellenza Tutela (in totale valgono 185 milioni di euro) sono pilastri nella costruzione del consenso al piano aziendale ed al sistema della “contrattazione”, ma il testo dell’accordo firmato ci sembra inequivocabile. Anche parlare dell’importo destinato al LECOIP 2.0 come premio aggiuntivo, come fa la guida della Fisac-Cgil, è vagamente fuorviante. Infatti è molto chiaro il contenuto rilevabile nella relazione al Consiglio di Amministrazione:

“Lecoip 2.0 Professional Certificate. Ogni componente del Capitale Inizialmente Assegnato è soggetto a trigger che ne possono determinare la riduzione fino all’azzeramento”.

C’è quindi il rischio concreto che molti lavoratori, che percepiscono in genere un PVR dall’importo poco più che simbolico, si trovino questa volta a restituire nel 2020 importi già incassati nel 2018, oppure vedere ridotto il Lecoip percepito nel 2022.

Naturalmente non è nostra intenzione creare timori esagerati: se ci fosse un deterioramento così marcato dei requisiti patrimoniali e dei risultati economici, saremmo in presenza di problemi ben più gravi della eventuale restituzione del premio!

In ogni caso riteniamo fondamentale scegliere avendo un quadro completo delle informazioni disponibili.

A tale proposito ricordiamo che sarà con ogni probabilità di nuovo possibile “finanziare” il Lecoip con un prestito dedicato, da restituire in unica soluzione alla fine del piano, al di fuori del normale plafond concesso ai dipendenti.

Ricordiamo anche, a coloro che volessero modificare una scelta già effettuata in tema di Lecoip, che nella procedura ticket-web è ancora possibile chiedere di cambiare.

 

CUB-SALLCA Intesa Sanpaolo

 

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