Sono passati 20 anni da quando nel settore bancario nasceva il sindacato di base Cub Sallca.

Le ragioni che ci avevano indotto a creare un’alternativa ai sindacati esistenti restano più che mai attuali.

Se allora polemizzavamo contro una linea sindacale troppo cedevole, che aveva portato al disastro del rinnovo contrattuale del 1999, oggi non sapremmo nemmeno più cosa contestare, visto che una linea sindacale (parliamo di chi siede al tavolo di trattativa) semplicemente non c’è più.

A livello aziendale una conferma di quanto stiamo dicendo è apparsa evidente sui temi degli inquadramenti e dei sistemi premianti. L’azienda fa quello che vuole, avanza lei le proposte ed i sindacati al tavolo si limitano a chiedere qualche correzione e poi firmano.

A livello di categoria, dopo il disastro del ’99, piattaforme apparentemente allettanti per i lavoratori vengono abbandonate e la discussione avviene sulle proposte dell’Abi. La strategia è quella del “contenimento del danno”, che però nel 2012 non ha funzionato, portando a pesanti arretramenti, come il calcolo su base limitata del TFR e gli orari estesi.

Lo stesso rinnovo in corso procede in modo altalenante (si vedano i nostri ultimi comunicati)

L’unica cosa che i sindacati firmatari possono effettivamente vantare è la fuoruscita di decine di migliaia di lavoratori con piani di esodo relativamente “morbidi”, cui fa da contraltare il pesante degrado delle condizioni lavorative di chi ha la sfortuna di restare in azienda.

Riteniamo che si debba reagire a questo stato di cose: per farlo serve la volontà dei lavoratori di rafforzare l’unica alternativa sindacale oggi esistente.

Passa dalla tua parte, iscriviti alla Cub Sallca, collabora con noi per cambiare lo stato di cose esistente.

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