(comunicato dell’8 marzo)

L’ulteriore aggravamento della diffusione dell’epidemia da coronavirus peggiora le difficoltà quotidiane con cui fanno i conti tutti i lavoratori.

Anche le lavoratrici e i lavoratori delle banche affrontano problemi seri, che attengono a salute e sicurezza, da una parte, e alla gestione delle problematiche familiari, dall’altra.

Le aziende hanno sinora adottato provvedimenti e diramato disposizioni in ordine sparso, creando non poca confusione.

L’aumento delle zone sottoposte a restrizioni impone la chiusura delle filiali e delle sedi che lì si trovano, come peraltro chiesto, in modo un po’ involuto, dagli altri sindacati all’Abi.

Per il resto, abbiamo fatto interventi specifici su singole banche, mentre vogliamo qui ribadire alcuni concetti generali, che riguardano l’intero settore e che saranno da aggiornare in base all’evolvere della situazione.

Oltre al dovere di applicazione delle misure adottate dalle autorità competenti, va ribadita la responsabilità delle aziende nella salvaguardia della salute e della sicurezza dei propri dipendenti.

Fino a quando si renderà necessario, urge dare priorità alle esigenze di chi lavora, anziché alle strategie commerciali per la realizzazione dei budget.

Nell’allegato le misure che a nostro avviso andrebbero adottate per rispondere ai bisogni immediati dei colleghi in questa fase.

Scriveteci per segnalarci problemi e criticità.

 

CUB-SALLCA

 

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