Intesa Sanpaolo. Aggiornamento fase 2 covid
(comunicato del 28 maggio)
Ieri Intesa Sanpaolo ha comunicato ai sindacati firmatari le ultime decisioni aziendali sulla fase 2 Covid, in particolare con il passaggio delle filiali grandi alle stesse modalità di presenza di lavoratori in filiale di quelle medie (75% dell’organico), a partire dal 1 giugno.
Di seguito potete leggere la nostra ultima comunicazione pec al Ceo e alle funzioni di Tutela Aziendale.
Buongiorno,
l’avvicinarsi della stagione calda ci induce a ritornare su questioni già sollevate e che non sono state prese in considerazione.
E’ necessario accelerare le procedure di avvio degli impianti di aria condizionata, svolgendo le necessarie attività di cambio dei filtri e di manutenzione degli impianti.
Nello stesso tempo, proprio per l’aumento delle temperature, ci viene segnalato nelle filiali l’impraticabilità dell’utilizzo contemporaneo di mascherine e visiere. Molti lamentano il caldo e la difficoltà a respirare dovendo avere relazioni continuative con i clienti, sia allo sportello sia al telefono.
Torniamo a richiedere con forza i divisori in plexiglass, già installati in numerose altre banche, che sono anche garanzia del mantenimento delle distanze previste.
Desta più di una perplessità la previsione di uso delle mascherine FFP2 per cinque giorni. Oltretutto si pone il problema della loro custodia a fine giornata. Meglio sarebbe consentire la possibilità di scegliere di tornare all’uso giornaliero delle mascherine chirurgiche.
Continuiamo a considerare gravemente inadeguato il livello delle pulizie nei locali aziendali.
Nel corso degli anni i capitolati degli appalti sono stati proposti con l’ottica di un crescente risparmio e di una pesante riduzione delle prestazioni.
Filiali ed uffici sono sporchi ed è ipocrita e fastidioso chiedere ai responsabili di segnalare eventuali criticità, come se le colpe dei disservizi fossero degli addetti alle pulizie (le cui ore lavorative sono state oggetto di continui tagli) e non nelle scelte al risparmio fatte negli anni.
Chiediamo un segnale chiaro di attenzione aumentando i servizi di pulizia per ritornare a livelli decenti di pulizia dei locali, in epoca di coronavirus ed anche dopo.
Riteniamo anche che, fin quando saranno in vigore le norme sul distanziamento sociale, debba essere mantenuto il sistema degli appuntamenti anche per le casse e potenziato il servizio di steward per evitare assembramenti all’interno ed all’esterno delle filiali, che restano uno dei rischi maggiori per la rete.
Contrastare l’affollamento dentro e fuori le filiali rimane un risultato prioritario da perseguire per la salute di lavoratori e clienti.
Invitiamo l’azienda a dare piena applicazione a quanto previsto dal DPCM 18 maggio, anche per quel che riguarda lo smart working, evitando il più possibile i trasferimenti casa-lavoro e l’utilizzo dei mezzi pubblici.
Distinti saluti
Segreteria Nazionale Cub Sallca
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