Prosegue il balletto delle responsabilità nella vicenda degli assegni di esodo 2016, mentre i primi avvisi bonari giungono a ridosso della scadenza dei 30 giorni per pagare.

Dopo alcune settimane, le sigle sindacali firmatarie degli accordi hanno finalmente incontrato l’ABI.

Dall’incontro è scaturita una lettera congiunta, indirizzata all’Agenzia delle Entrate e all’Inps. La richiesta di sospendere gli effetti degli avvisi bonari è del tutto scontata e nota da tempo, piuttosto stupisce il tono remissivo e titubante che traspare dalla lettera: chiediamo che da parte Vostra venga valutata l’adozione di un provvedimento generale – anche per una esigenza di uniformità sul territorio nazionale – di sospensione degli effetti degli avvisi bonari medesimi”.

Ci saremmo aspettati una determinazione e una perentorietà ben diverse, soprattutto quando chi scrive dovrebbe essere convinto delle proprie ragioni e della solidità dei propri argomenti, insieme alla tenuta giuridica degli accordi sottoscritti. Continua ad esserci poca chiarezza in tutta questa vicenda ed il fatto che le OO.SS. non abbiano neanche avvertito l’esigenza di rendere pubblica con un comunicato ufficiale la lettera congiunta contrasta con i tempi ravvicinati con cui i colleghi coinvolti devono decidere se pagare la prima rata in via precauzionale, oppure opporsi decisamente sul piano legale.

 

CUB-SALLCA

 

 

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