Come è noto da inizio maggio, l’Agenzia delle Entrate ha inviato migliaia di avvisi bonari ai bancari titolari nel 2016 di assegni di esodo, chiedendo un’integrazione di imposta sulla riliquidazione dell’importo a tassazione separata.

L’incontro tenutosi in data 9 giugno tra le Organizzazioni Sindacali firmatarie e l’ABI, da una parte, e l’Agenzia delle Entrate, dall’altra, non ha portato ancora ad alcuna soluzione.

Sindacati e banche hanno ribadito le proprie posizioni, l’AdE ha ammesso che non sono intervenute modifiche legislative tali da variare il regime fiscale precedentemente applicato e che ai lavoratori in esodo spetta un importo netto dell’assegno straordinario.

Insieme tutti hanno convenuto di interpellare per un parere il Ministero dell’Economia e delle Finanze per ottenere un’interpretazione autentica della norma.

L’unica nota positiva è l’annuncio dell’Agenzia delle Entrate di voler sospendere l’iscrizione a ruolo delle somme richieste con gli avvisi bonari.

Risposta tardiva e inutile per chi ha già pagato la prima rata e che continua a pagare di tasca propria il ritardo nel fornire risposte e informazioni affidabili, da parte delle parti coinvolte, che sembrano giocare allo scaricabarile.

In un paese civile governato dai “migliori” ci saremmo aspettati, oltre alla certezza della norma, reazioni più celeri e risposte più precise, anziché questo balletto di responsabilità.

Le parti torneranno ad incontrarsi una volta acquisito il parere del MEF.

Vi informeremo di ogni sviluppo…

CUB-SALLCA

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