Riparte il 21 settembre il negoziato sul rinnovo del contratto del credito.
Siamo in attesa di rinnovo da oltre otto mesi, come milioni di altri lavoratori nel paese: oltre la metà lavora a contratto scaduto.
La guerra, il rialzo dei prezzi, l’impennata dei tassi, il livello d’inflazione hanno eroso il potere d’acquisto, come mai prima negli ultimi 30 anni.
Il recupero economico è urgente, ma non deve oscurare gli altri obiettivi della piattaforma: anche la parte normativa è centrale.
Gli utili delle banche sono stratosferici e i dividendi non sono certo messi a rischio dalla tassa sugli extraprofitti: neanche i salari possono essere penalizzati.
Ci sono tutte le premesse per un contratto di svolta, a differenza di quelli precedenti. Insieme, si può fare.

 

 

 

 

 

CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni

questo post è stato letto1604volte