Il 2 dicembre scorso, per la quinta volta in un mese, l’APP di Intesa Sanpaolo è entrata in blocco. 

La cosa più grave è stata la durata, insolitamente lunga, dei tempi di ripristino e la concomitante latitanza dei vertici aziendali, che hanno lasciato la banca (e soprattutto la rete) in balia degli eventi.

Nessuna spiegazione, nessuna direttiva, nessuna assunzione di responsabilità.

Chi sta in alto a chi risponde? Non certo alle pressanti esigenze di una rete operativa che deve dare risposte plausibili e rassicurazioni affidabili ad una clientela esasperata, in preda alla rabbia e al panico.

Vorremmo sperare che, se dovesse ripetersi, i comportamenti manageriali siano più coerenti con gli impegni dichiarati, sulla carta, per proteggere l’azienda nei “recovery disaster”…

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

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