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Da tempo i colleghi che sono titolari di mutuo alle condizioni agevolate per i dipendenti subiscono le conseguenze del rialzo dei tassi.
Chi ha il tasso variabile ha visto rate sempre più care. Chi ha il tasso fisso ha cominciato a pagare tasse e contributi su una agevolazione rientrante nei fringe benefits.
Ora il problema sembra arrivato sul tavolo del governo, che in parlamento si è impegnato a razionalizzare la normativa nella legge delega fiscale.
Decisione affidata ad uno strumento incerto nei contenuti, vago nella sostanza, imprevedibile nella tempistica.
Per avere efficacia concreta, il provvedimento deve arrivare entro la fine dell’anno e stornare gli effetti già per l’anno in corso.
Ne parliamo nel documento allegato.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Riparte il 21 settembre il negoziato sul rinnovo del contratto del credito.
Siamo in attesa di rinnovo da oltre otto mesi, come milioni di altri lavoratori nel paese: oltre la metà lavora a contratto scaduto.
La guerra, il rialzo dei prezzi, l’impennata dei tassi, il livello d’inflazione hanno eroso il potere d’acquisto, come mai prima negli ultimi 30 anni.
Il recupero economico è urgente, ma non deve oscurare gli altri obiettivi della piattaforma: anche la parte normativa è centrale.
Gli utili delle banche sono stratosferici e i dividendi non sono certo messi a rischio dalla tassa sugli extraprofitti: neanche i salari possono essere penalizzati.
Ci sono tutte le premesse per un contratto di svolta, a differenza di quelli precedenti. Insieme, si può fare.
CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni
Siamo in piena polemica sull’andamento dei tassi bancari.
Il rialzo prolungato attuato dalla BCE sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese, le prime per rate di mutuo sempre più insostenibili, le seconde per la restrizione creditizia che ne deriva.
Le banche stanno guadagnando molto e propongono soluzioni parziali e provvisorie, per difendere i propri margini e prendere tempo. L’esempio più classico è l’allungamento della durata dei mutui, che dilaziona il problema, anziché risolverlo.
La categoria rivendica giustamente una redistribuzione del valore prodotto e dei profitti realizzati. Vive però anche il problema della tassazione sui fringe benefits, che rappresenta un onere molto rilevante per chi ha mutui a tasso agevolato di importo consistente. Il rialzo dei tassi non rientrerà a breve e le risposte del governo sul tema, in sede di conversione in legge del decreto lavoro, non hanno dato risposte adeguate. Il tetto annuo dei 3.000 euro deve essere ripristinato per tutti, accompagnato ad una modifica normativa definitiva.
Il ruolo delle banche impone però anche una considerazione diversa degli interessi della clientela (soprattutto di quella più in difficoltà) e della necessità di sostenere un’economia in fase di rallentamento.
In allegato il nostro punto di vista sulla questione.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Sono in corso le assemblee dei lavoratori per discutere la piattaforma rivendicativa sul rinnovo del CCNL, scaduto il 31.12.2022.
Mentre invitiamo ancora una volta alla massima partecipazione, vogliamo indicare con il volantino allegato le priorità che riteniamo irrinunciabili.
La necessità di discutere solo sulle richieste sindacali, la determinazione nel “tenere” fino alla fine sul pacchetto di richieste economiche, la coerenza nel cambio di passo sulla riduzione d’orario, sono le discriminanti che per noi fanno la differenza.
Senza dimenticare ovviamente quello che sta attorno: il presidio dell’area contrattuale, il miglioramento del clima aziendale con lo stop alle pressioni, una regolamentazione avanzata del lavoro agile.
Troppi arretramenti passati pesano sulla condizione lavorativa: per ristabilire un clima di fiducia tra lavoratori e sindacati trattanti servono risultati.
Se deve essere un contratto di svolta, vediamo di cominciare bene!
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Stanno per partire le assemblee dei lavoratori sulla piattaforma sindacale per il rinnovo del contratto nazionale dei bancari, scaduto il 31.12.2022.
La piattaforma elaborata, con un po’ di ritardo, dalle Segreterie Nazionali è a dir poco ambiziosa, peraltro dovuta per tre elementi indiscutibili:
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Il tasso d’inflazione è tornato a livelli elevatissimi ed ha causato una massiccia perdita di potere d’acquisto;
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I profitti delle banche hanno raggiunto vette straordinarie con l’aumento dei tassi, che non accenna a fermarsi;
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La perdita di diritti e di tutele è stata molto grave rispetto al pregresso, in particolare negli ultimi dieci anni.
La perdita di occupazione nel settore, la chiusura delle filiali, la grave realtà delle pressioni commerciali, la nuova organizzazione del lavoro post-pandemia, richiedono risposte urgenti e radicali.
Non si tratta quindi “solo” di orario e salario, ma di un complesso di diritti da ricostruire.
Serve la massima partecipazione nelle assemblee, un dibattito franco sugli errori del passato, una disponibilità alla lotta seria e duratura.
Visti i precedenti, è legittimo diffidare di chi gestirà la trattativa. Per questo invitiamo lavoratori e lavoratrici a votare in assemblea l’ordine del giorno che alleghiamo, dove stabiliamo le priorità per un “patto” chiaro tra lavoratori/lavoratrici e i dirigenti che li rappresenteranno al tavolo.
Questa volta non vogliamo sorprese, marce indietro, voltafaccia!
Leggi il nostro approfondimento.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
I sindacati firmatari hanno sottoscritto con ABI, alla fine dell’anno, un verbale di proroga degli effetti del CCNL in scadenza al 31/12/2022.
Il verbale rimanda al 28.02.2023 la scadenza per presentare la piattaforma e/o fare incontri tra le parti finalizzate al rinnovo.
Con questo verbale è stata anche rinnovata la contribuzione al Fondo per l’Occupazione nelle consuete modalità.
In allegato il nostro comunicato sul tema.
CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni
L’accordo sulle pressioni commerciali siglato in BPER nel mese di marzo, il tema portato in Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, l’imminente accordo atteso in Intesa Sanpaolo dopo la fusione con UBI, avevano fatto sperare in qualche svolta su questo terreno.
Invece tutto sembra dimostrare che non siamo sulla strada giusta.
La consapevolezza del problema è generale e innegabile, ma le proposte concrete per uscire da questa opprimente realtà sono una chimera.
Intanto la situazione si aggrava ovunque, i piani industriali prevedono obiettivi sfidanti, il contesto di crisi finanziaria conseguente alla guerra non permette illusioni.
Le banche intendono recuperare in conto economico le perdite già emerse, o previste, dopo lo scoppio del conflitto e intensificano le pressioni sui lavoratori.
Dobbiamo pensare a costruire una reazione organizzata adeguata. In allegato il nostro contributo.
CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni
Le conseguenze della guerra si aggravano ogni giorno che passa, rendendo catastrofica la distruzione materiale e la perdita di vite umane in corso in Ucraina.
Le principali emergenze si stanno delineando con chiarezza:
– Crisi energetica per mancanza di petrolio e di gas (che ipocritamente si continua a importare dalla Russia pagandoli in rubli);
– Crisi alimentare per interruzione di forniture dai paesi belligeranti;
– Necessità di fornire enormi capitali per la ricostruzione (almeno 500 miliardi di euro, in gran parte a carico dell’Europa);
– Inflazione per l’aumento dei prezzi di energia e materie prime;
– Flussi di profughi dall’Ucraina (6-7 milioni) e dal Maghreb (presto affamato dalla mancanza di grano);
– Aumento delle spese militari a scapito della spesa in servizi sociali.
Anche i lavoratori del nostro settore saranno colpiti dalla conseguenze pesanti di questa guerra per procura, tra l’espansionismo russo di ritorno e le mire di accerchiamento della Nato.
Invitiamo tutti ad aderire allo sciopero dei sindacati di base, che punta ad un immediato cessate il fuoco e ad una ripresa delle trattative di pace.
20 MAGGIO SCIOPERO GENERALE CONTRO LA GUERRA E L’ECONOMIA DI GUERRA.
Lo sciopero è regolarmente indetto con il rispetto delle normative vigenti e il preavviso alle controparti aziendali.
CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni
Come sempre quando comincia un nuovo anno, o viene presentato un nuovo piano industriale, sale di livello la pressione per vendere di più.
Il fenomeno è destinato ad essere discusso anche in sede parlamentare, perché la Commissione Banche incaricata di far luce sui numerosi crack degli anni scorsi, sentirà le parti sociali interessate. Tanti disastri finanziari, con perdite ingenti inflitte ai risparmiatori, sono imputabili anche alle pressioni al collocamento di azioni e titoli subordinati in conflitto d’interessi, per aumenti di capitale d’emergenza.
A nostro avviso non ci si deve fermare qui: questa deve essere l’occasione per discutere anche delle pressioni commerciali ”ordinarie”, quelle attuate ogni giorno per fare i budget, sui prodotti più svariati: dal gestito alla tutela, dalle carte ai prestiti, per arricchire la trimestrale, salire in classifica, fare carriera.
Questo modello commerciale predatorio è insostenibile, per i lavoratori e per i risparmiatori, e mette a rischio anche la tenuta del sistema.
E’ tempo di aprire una vertenza generale, per passare dalle parole ai fatti: tutelare il risparmio e i clienti, la reputazione delle banche, ma soprattutto la salute e la professionalità di lavoratori e lavoratrici.
In allegato la nostra analisi e le nostre proposte.
CUB -SALLCA Credito ed Assicurazioni
Il processo di chiusura delle filiali bancarie non è fenomeno nuovo, ma la tornata dei piani industriali presentati di recente imprime un’accelerazione virulenta.
Non si tratta di casi isolati: tutte le società di consulenza, da una certa data in poi, hanno proposto a tutte le banche le stesse ricette.
Invertendo di 180 gradi l’orientamento fornito fino a pochi mesi prima: il punto di svolta si colloca, grosso modo, tra il 2010 ed il 2011. Poi la dinamica diventa travolgente.
La caduta occupazionale nel settore è l’aspetto più grave, per la categoria; ma per il territorio è un disastro, che accoppia la privazione del servizio per l’utenza con la desertificazione degli spazi e degli ambienti vivibili. Anche l’estetica dell’edilizia urbana subisce spesso un brutto colpo.
Ne ragioniamo nel volantino allegato.