Archivio Intesa Sanpaolo - Page 2

Banconote sospette di falsità

Si sono verificati alcuni casi di colleghi addetti allo sportello che sono stati richiamati dall’Azienda a causa di banconote segnalate come sospette di falsità da alcune apparecchiature (es. MTA) ma in realtà palesemente regolari e considerate tali anche da altre macchine presenti in filiale. Ai colleghi viene contestato il mancato rispetto della normativa aziendale non avendo redatto il verbale con contestuale invio in Banca d’Italia della banconota in questione, anche se il cassiere di turno ha semplicemente agito secondo il buonsenso. Invitiamo chi fosse stato oggetto di questo tipo di contestazioni a contattarci per consigli e chiarimenti. In allegato il nostro commento sulla vicenda.

 

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

FARE INFORMAZIONE SULLA FORMAZIONE

Nella primavera scorsa molti colleghi di Intesa Sanpaolo hanno ricevuto un’amara sorpresa.

Pur avendo raggiunto risultati lusinghieri nel corso del 2022, hanno subito una decurtazione del premio di risultato, in particolare sulla quota di eccellenza.

Hanno così scoperto che il loro impegno professionale e lavorativo non sarebbe bastato ad avere il 100% del dovuto: gli era sfuggito il completamento dei corsi obbligatori e quindi sarebbe scattata la penalizzazione.

Per evitare che si ripeta, forniamo alcune indicazioni operative da seguire con rigore e metodo.

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

 

IL DISASTRO ANNUNCIATO DI ISYBANK

La decisione aziendale di varare una banca esclusivamente digitale risale indietro nel tempo, perlomeno alla costituzione di Banca 5.

Le modalità di realizzazione del progetto stanno però facendo emergere gravi criticità.

La clientela sta reagendo in modo rabbioso contro questa imposizione unilaterale, comunicata in modo carente e gestita con la solita protervia.

I colleghi del call center e quelli di filiale sono investiti da ondate di clientela esasperata, che pretende spiegazioni e passi indietro.

Una associazione dei consumatori ha presentato un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Non sarebbe il caso di correre ai ripari?

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

 

Sul bilancio 2022 del Fondo Sanitario Integrativo

Il 2022 ha visto un forte recupero delle prestazioni sanitarie sospese e/o rinviate negli anni della pandemia.

Era prevedibile quindi un impatto rilevante sul bilancio del Fondo Sanitario, con un appesantimento dei costi per rimborso di cure e interventi finalmente eseguibili.

Inoltre, in corso d’anno sono andate a regime le previsioni contenute nell’accordo 5/11/2021, migliorative e in alcuni casi innovative rispetto al sistema precedente.

L’equilibrio di bilancio è stato salvaguardato dagli accantonamenti dell’anno precedente. È importante però distinguere tra impennata contingente della spesa e natura strutturale dei cambiamenti introdotti.

Il meccanismo della solidarietà tra attivi e quiescenti può essere ancora rafforzato. Intanto si spera che l’annunciata sostituzione di Previmedical con InSalute Servizi (decorrenza 1.1.2024) porti ad effettivi miglioramenti di qualità.

Bisogna però anche garantire una gestione prudente delle risorse che eviti le forti perdite finanziarie incorse nel bilancio 2022.

 

In allegato la nostra analisi.

 

 

 

 

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

NUMERI BRILLANTI E RISULTATI DELUDENTI

A fine giugno l’Assemblea dei Delegati ha votato all’unanimità il bilancio 2022 del Fondo Pensioni del Gruppo Intesa Sanpaolo. 

I risultati non potevano che confermare il pessimo andamento dei mercati e registrare perdite pesanti, per tutti i comparti finanziari, inclusi quelli considerati “conservativi”. 

La ripresa delle quotazioni in questa prima parte del 2023 procede in modo lento e discontinuo, non mancando momenti di instabilità e fasi di arretramento.

Le nubi che si addensano sulla tenuta dell’economia mondiale, tra segnali di recessione, crisi dei mercati emergenti, declassamento del debito pubblico Usa, rallentamento generalizzato dei paesi europei, non lasciano spazio a facili ottimismi. 

Come sempre adottiamo un approccio critico verso la retorica del trionfalismo, adottata sempre più spesso anche dai rappresentanti sindacali negli enti del welfare: trionfalismo del tutto ingiustificato, in questi frangenti…

Leggi il nostro approfondimento.

Visite mediche volontarie salute e sicurezza

Il recente accordo 26.5.2023 sul lavoro agile e nuova organizzazione del lavoro introduce il diritto a visite mediche periodiche con costi a carico del datore di lavoro.

In particolare, estende tale diritto anche a chi non è qualificato come videoterminalista e quindi non è ricompreso tra il personale soggetto a sorveglianza sanitaria obbligatoria (ex-art. 41 del Dgls 81/2008).

I lavoratori possono quindi richiedere volontariamente di effettuare una visita medica presso strutture convenzionate, mirata a controlli alla colonna vertebrale e agli arti superiori, a verifiche agli occhi e alla vista, ai segnali di affaticamento fisico e mentale.

Le visite possono avere frequenza quadriennale per la generalità dei lavoratori e cadenza biennale per coloro che hanno superato i 50 anni. Il costo della visita è a carico dell’azienda, mentre invece compete al lavoratore il costo per raggiungere la struttura ed anche il tempo speso, perché non sono previsti permessi specifici.

In fase pilota sarà possibile aderire ai dipendenti di Intesa Sanpaolo nelle province di Torino, Milano, Roma, Napoli, Bergamo. Progressivamente la procedura verrà estesa alle altre società del Gruppo, con il ricorso a strutture sanitarie diffuse a livello nazionale.

 

Nella brochure aziendale allegata è possibile trovare i dettagli e le modalità di adesione. 

 

 

Cogliamo l’occasione per rilevare come l’accordo citato richiederebbe un nuovo Documento di Valutazione dei Rischi ed in particolare il rispetto del principio ergonomico nella predisposizione di tutte le postazioni lavorative. Principio che l’azienda sembra voler interpretare a modo suo, come dimostra la lettera che i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza del Gruppo hanno inviato ai responsabili aziendali (che alleghiamo).

 

CUB SALLCA – Intesa Sanpaolo

 

IL DIFFICILE DELLA BANCA FACILE

 

Il sistema bancario è investito da processi organizzativi molto complessi e profondi.

La digitalizzazione apre la strada a nuovi canali distributivi, facendo perdere peso e ruolo alla rete filiali.

La relazione con il cliente diventa sempre più automatica, distante e remota.

Oltre ad evidenti problemi di tenuta occupazionale e desertificazione dei territori, cambiano le competenze richieste al personale che rimane, dopo le bibliche ondate di esodo.

L’irruzione della nuova banca digitale di Intesa Sanpaolo (con i suoi 4 milioni di clienti attesi) è destinata a lasciare il segno: si tratta di ragionare a fondo sulle implicazioni e le conseguenze che avrà su lavoratori e lavoratrici.

Il taglio dei costi e l’aumento della redditività non possono restare solo in mano all’azienda: redistribuire il valore aggiunto e ridurre l’orario di lavoro sono gli obiettivi concreti che il sindacato deve perseguire.

Leggi il nostro volantino a riguardo. 

CUB-SALLCA Credito e Assicurazioni

 

 

UNA RAZIONALIZZAZIONE POCO TEMPESTIVA

FONDO PENSIONE GRUPPO INTESA SANPAOLO

Dopo i risultati molto deludenti del 2022, il Fondo sta attuando una razionalizzazione dei comparti, anche per dare attuazione agli accordi relativi alla fusione con UBI.

Il momento non è dei migliori, perché il rialzo dei tassi (che non sembra avere fine) continua a stressare i valori di azioni e obbligazioni.

In questo contesto di perdurante incertezza, la manovra ha conseguenze importanti su alcuni dei comparti esistenti.

Invitiamo gli iscritti al Fondo ad approfondire con attenzione i cambiamenti in corso, per poter valutare adeguatamente le scelte da operare.

In allegato il nostro volantino di commento.

CUB SALLCA Intesa Sanpaolo

 

ESODI E ORGANICI IN INTESA SANPAOLO

 

 

L’azienda ha comunicato nei giorni scorsi i dettagli per le finestre di uscita degli esodati secondo l’accordo 29 settembre 2020.

Ha anche definito la graduatoria per l’accordo esodi 16 novembre 2021.

Non vengono però rispettati i criteri stabiliti per il ricambio occupazionale: ne soffrono fortemente le filiali, ma anche molte strutture centrali.

Chiediamo interventi tempestivi per ristabilire condizioni di vivibilità in tutti gli ambiti aziendali.

Il nostro approfondimento in allegato.

 

 

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

Formazione e premi in Intesa Sanpaolo

I dati sulla formazione in Intesa Sanpaolo dimostrano un forte coinvolgimento dei colleghi, che non sempre si traduce in reale soddisfazione.

Le modalità di fruizione sono spesso criticabili: manca il tempo per fruire dei corsi obbligatori in ambiti protetti e spesso si finisce per utilizzare il proprio tempo libero.

La fruizione a distanza abbassa i costi, ma anche la qualità. Altra cosa erano lo scambio ed il confronto tra docente e discente in aula: ma servono soldi e questi vengono riservati per l’alta formazione dei super-capi.

Del resto, è stata anche esternalizzata la funzione che se ne occupava!

Ora però il mancato o tardivo completamento dei corsi può addirittura causare una perdita economica…

Ne parliamo nel documento allegato.

 

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo