Archivio prima pagina
Nel corso del nostro VIII Congresso, è stato presentato il volume sull’ARCHIVIO STORICO della CUB-SALLCA.
Si tratta di una ricostruzione minuziosa della nostra storia, attraverso tutti i documenti che sono stati redatti, diffusi e pubblicati dall’organizzazione, nel corso dei primi 23 anni dalla fondazione.
Il volume è frutto del lavoro colossale e pluriennale di CLAUDIO BETTARELLO, un dirigente storico della nostra sigla sindacale, che ha censito un totale di 2.853 documenti.
Nella prima parte della raccolta (la più voluminosa) è incluso tutto ciò che il SALLCA ha scritto per lavoratrici e lavoratori del settore, iscritti/e, clientela, aziende, altre sigle sindacali, istituzioni pubbliche e quant’altro, inclusi ad esempio i documenti che contrassegnano la nascita, il percorso, il materiale congressuale. Nella seconda parte della raccolta (decisamente più contenuta), lo sguardo è invece rivolto all’interno del Sallca e alle sue modalità di funzionamento.
Il volume (cartaceo), di cui alleghiamo copertina, rappresenta un sommario che classifica i documenti attraverso alcuni criteri: firmatario, tipologia, titolo (oggetto per le mail), breve nota esplicativa.
L’archivio di ogni singolo documento censito è invece disponibile in forma digitale.
Per sua natura, l’archivio è destinato ad un “uso interno”, che attiene alla nostra memoria, ma anche ad un pubblico di storici e di studiosi, interessati ad approfondire la storia del sindacato di base, in un settore peculiare.
In generale però rappresenta uno strumento di grande interesse e utilità per ampliare lo sguardo su tutta la storia sindacale, economica, finanziaria del paese.
Per chi fosse interessato, ci sono ancora alcune copie (limitate) disponibili.
Si è svolto come previsto, nei giorni 28 febbraio e 1^ marzo scorsi, l’VIII Congresso Nazionale della CUB-SALLCA.
Il dibattito è stato ampio e approfondito, con un serrato confronto tra i delegati presenti, su tutte le tematiche che interessano la nostra categoria ed il contesto esterno in cui ci muoviamo. In particolare, abbiamo affrontato i problemi e le difficoltà cui si trova di fronte oggi tutto il movimento del sindacalismo di base, cui non si può sottrarre anche la nostra piccola organizzazione, con le sue caratteristiche peculiari.
Non mancano le ragioni per continuare il nostro percorso per la democrazia sindacale e la difesa dei diritti dei lavoratori e le lavoratrici che rappresentiamo e che ci hanno sostenuto in tutti questi anni. Tuttavia, è emersa anche l’esigenza di produrre un salto di qualità che consenta il rinnovamento del quadro attivo, l’elaborazione di idee e proposte adeguate alla fase, l’utilizzo di strumenti comunicativi aggiornati.
Per impostare questo programma di riorganizzazione è stato eletto un gruppo di lavoro, che ha il compito di predisporre un documento di rilancio da sottoporre al nuovo Direttivo.
Alla fine dei lavori è stata rieletta una Segreteria allargata e rinnovata, che si appresta a svolgere un nuovo e impegnativo mandato con energie nuove.
Auguriamo alla nuova Segreteria buon lavoro e ringraziamo, ancora una volta, tutti gli iscritti/e, per il loro durevole appoggio.
Alleghiamo il dispositivo finale del Congresso, che riassume quanto deliberato.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A.
Ogni anno la nostra organizzazione devolve in solidarietà l’equivalente del costo delle agendine che gli iscritti non richiedono.
La scelta ricade su iniziative di particolare significato simbolico, sul piano del conflitto, della resistenza, della lotta per i diritti dei lavoratori.
In questo ambito, ci sembra di particolare importanza riportare l’attenzione sul tema dei licenziati per rappresaglia.
Abbiamo deciso di sostenere con 1.000 euro la Cassa di Resistenza in favore di DELIO FANTASIA, delegato della FIAT di Cassino (ora Stellantis), prima trasferito in Abruzzo, in dispregio delle tutele previste dalla legge 104, e poi licenziato.
La sua vera colpa è stata quella di opporsi alla chiusura (latente) dello stabilimento di Cassino, alle condizioni di sfruttamento in fabbrica, alle complicità nella copertura degli incidenti sul lavoro.
Su questi temi, in particolare, ha scritto due racconti molto istruttivi: “L’anima di Antonio” e “Il segreto di Lorenzo”.
Chi fosse interessato, può richiederceli gratuitamente in versione pdf.
CUB S.A.L.L.C.A.
Sono in uscita a fine febbraio e fine marzo svariate centinaia di colleghi, per adesione al Fondo di solidarietà, in base ai precedenti accordi.
La situazione di carenza di organico nelle filiali è destinata quindi a peggiorare ulteriormente.
I numeri sulle assunzioni snocciolati dall’azienda non significano nulla, a fronte dello svuotamento reale degli uffici e delle filiali.
Anche se i sindacati si dichiarano soddisfatti, per aver fatto entrare in banca la metà di quelli che sono usciti.
Non è neanche vero, se prestiamo fede ai dati forniti dai loro stessi Centri Studi.
Proviamo a fare il punto nel volantino allegato.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo
Per il 2025 i giorni di ex festività sono quattro:
Martedì 19 marzo – San Giuseppe
Giovedì 29 maggio – Ascensione
Giovedì 19 giugno – Corpus Domini
Venerdì 4 novembre – Unità Nazionale
Quest’anno non ci sono festività civili cadenti di domenica.
Come spieghiamo meglio sotto, per avere diritto alle giornate di ex festività è necessario che in quelle date la giornata lavorativa sia completamente retribuita.
In conseguenza dell’ultimo contratto nazionale e di vari accordi aziendali, è necessario prestare la massima attenzione agli aspetti normativi legati alla loro fruizione.
N.B. Attenzione alla doppia penalità!
Ricordiamo che effettuare eventuali assenze non retribuite (permessi ed aspettative non retribuite) nei giorni corrispondenti alle ex festività determina una doppia penalità (perdita dello stipendio e di un giorno di ferie).
La stessa attenzione va posta, nelle aziende interessate, nel non collocare in queste giornate eventuali giorni di solidarietà o di sospensione volontaria e giornate di riposo come il recupero del sabato lavorativo laddove sono previsti gli orari “estesi” o i turni (compreso il 4×9 ove presente).
Al contrario, non ci sono problemi se ci si assenta per ferie, banca ore, malattia, donazione sangue, ecc.
Ricordiamo che, secondo il CCNL, la fruizione delle ex festività deve avvenire tra il 16 gennaio ed il 14 dicembre, ma in alcune aziende è possibile la fruizione dal 1° gennaio al 31 dicembre.
Il CCNL prevede anche che, in caso di mancata fruizione, la monetizzazione avvenga con le competenze di febbraio dell’anno successivo.
Questa norma è stata superata in numerosi accordi aziendali che o non consentono più la monetizzazione (in caso di mancata fruizione le ex festività andranno semplicemente perse) o prevedono obbligatoriamente la loro fruizione in via prioritaria (come in Intesa Sanpaolo), che in questi casi è comunque consigliata.
ATTENTI AL FOC
Da alcuni anni una giornata di ex festività (per i quadri direttivi, ma, in molte banche, anche per le aree professionali che lavorano con turni) o di banca ore viene “devoluta” al Fondo per l’occupazione (FOC).
La norma è stata riconfermata nel rinnovo del CCNL del 23 novembre 2023 ed è valida per tutta la durata contrattuale.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Lo scorso 4 dicembre sono stati firmati due accordi in Intesa Sanpaolo, sul tema formazione e sorveglianza sanitaria.
Gli accordi ribadiscono diritti già esistenti ed altri di nuova introduzione, sanando almeno in parte un contenzioso pregresso di lunga data.
Resta aperto il problema delle pause per i video terminalisti, cui non si dà risposta neanche in questa occasione.
Più in generale, occorre riportare al centro dell’attenzione l’effettiva esigibilità dei diritti esistenti ed anche da parte dei lavoratori bisogna pretendere il loro rispetto.
Nell’allegato la nostra valutazione.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo
Il 2 dicembre scorso, per la quinta volta in un mese, l’APP di Intesa Sanpaolo è entrata in blocco.
La cosa più grave è stata la durata, insolitamente lunga, dei tempi di ripristino e la concomitante latitanza dei vertici aziendali, che hanno lasciato la banca (e soprattutto la rete) in balia degli eventi.
Nessuna spiegazione, nessuna direttiva, nessuna assunzione di responsabilità.
Chi sta in alto a chi risponde? Non certo alle pressanti esigenze di una rete operativa che deve dare risposte plausibili e rassicurazioni affidabili ad una clientela esasperata, in preda alla rabbia e al panico.
Vorremmo sperare che, se dovesse ripetersi, i comportamenti manageriali siano più coerenti con gli impegni dichiarati, sulla carta, per proteggere l’azienda nei “recovery disaster”…
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo
Prosegue in piena accelerazione il piano di chiusura e accorpamento delle filiali bancarie.
In questo caso prendiamo in considerazione il caso Intesa Sanpaolo, che sta realizzando un drastico ridimensionamento della propria presenza territoriale.
Il passaggio al digitale comporta svariati problemi: oltre a impoverire il tessuto sociale ed economico, mette in difficoltà l’utenza più anziana e costringe i lavoratori a gestire ulteriore scontento.
Il progetto Isybank conosce un’imprevista battuta d’arresto, frutto anche della superficialità e della supponenza che caratterizza il management.
Come sindacato occorre insistere soprattutto nella difesa dell’occupazione di qualità, nel sostegno ad un modello di banca con presenza capillare sul territorio, nella salvaguardia dei diritti dei lavoratori nei processi di accorpamento, fusione e chiusure.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo