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Il CCNL rinnovato nello scorso novembre ha previsto una modesta riduzione dell’orario di lavoro, pari a 30 minuti settimanali, che verrà applicata dal 1^ luglio prossimo.
A decidere come applicare la riduzione è l’ABI, mentre a livello di azienda o di gruppo non è prevista alcuna contrattazione.
Sono emersi non pochi problemi, soprattutto per le conseguenze sui lavoratori a tempo parziale, cui spetta una riduzione proporzionale dell’orario di lavoro.
Nel documento allegato affrontiamo il problema, mentre resta del tutto irrisolto il tema di una riduzione consistente del tempo di lavoro, sempre più urgente sulla base degli enormi aumenti di produttività consentiti dalle nuove tecnologie e dall’intelligenza artificiale (in specifico).
Molta strada è ancora da fare per ragionare seriamente!
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
La Commissione di Garanzia per il diritto di sciopero ha invitato la CUB e le altre OO.SS. a revocare lo sciopero per la Regione ABRUZZO, dove si vota per le regionali domenica 10 marzo.
La CUB ha provveduto a revocare lo sciopero per quella Regione, nei settori sottoposti alla Legge 146/90, tra cui rientra il settore bancario.
In tutto il resto d’Italia lo sciopero è confermato secondo le modalità previste.
Cogliamo l’occasione per segnalare le principali manifestazioni che si svolgeranno in Italia l’8 marzo:
Torino
Ore 10,30 davanti alla Regione Piemonte, Piazza Piemonte 1, presidio in solidarietà con lavoratori/trici della sanità, contro le “notti passive”.
Dalle ore 15 in Piazza XVIII Dicembre, concentramento con interventi, musica, performance e a seguire corteo.
Milano
Ore 9.30 Largo Cairoli: Corteo studentesco e del mondo della formazione.
Ore 18.30 Stazione Centrale: Corteo cittadino.
Massa Carrara
Ore 16,30 Piazza de Gasperi (Tribunale) di Massa, manifestazione.
Brescia
Ore 10.30 Davanti alla Prefettura in Piazza Duomo. Presidio contro la violenza istituzionale nelle piazze e in parlamento.
Ore 17.00 Piazza della Loggia, Presidio.
Ore 18.00 Corteo.
Roma
Ore 9 Palazzo Vidoni, presidio delle lavoratrici dell’infanzia del Comune di Roma.
Corteo nella mattina, Piazzale Ugo La Malfa (Circo Massimo).
Ore 18 presidio Largo Arenula/Torre Argentina – lavoratori dello spettacolo, lavoro culturale, giubileo (turismo, ristorazione, editoria, pubblicità).
Napoli
Ore 10 presidio all’ex consultorio di Bagnoli con le compagne del laboratorio Iskra.
Ore14.30 concentramento in piazza Garibaldi per il corteo.
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Sono in corso gli scioperi indetti da CGIL e UIL contro le politiche del governo e la legge di stabilità.
Lo scontro è stato vivacizzato dalle iniziative del Ministro Salvini, che in evidente difficoltà di consensi, ha imposto la precettazione e pesanti impedimenti per ridurre la partecipazione alle agitazioni sindacali.
La novità è che questa volta sotto attacco non erano solo i sindacati di base (che ricevono sempre questo trattamento repressivo), ma le stesse organizzazioni sindacali che hanno collaborato alla stesura e all’applicazione della L. 146.
Una Commissione di garanzia di stretta nomina governativa ha applicato una interpretazione restrittiva delle norme contro gli stessi sindacati che avevano contribuito ad emanarle.
Verrebbe da dire: chi di spada ferisce, di spada perisce…
Tuttavia, riteniamo grave la situazione e i progetti governativi in corso: alleghiamo sul tema due punti di vista, il primo della CUB di Milano, il secondo della CUB Trasporti.
Stanno finalmente partendo le assemblee di approvazione del CCNL siglato a novembre.
A giochi fatti e aumenti erogati, la categoria è chiamata a esprimersi.
Dopo le cifre diffuse in pompa magna, si è visto che il netto è decisamente più modesto.
Sulla parte normativa è stato portato a casa ben poco, al di là di una simbolica riduzione d’orario.
Invitiamo tutti/e a partecipare alle assemblee, intervenire e fare sentire il peso dei problemi rimasti insoluti.
In allegato il nostro volantino di bilancio finale.
C.U.B. – S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Si è conclusa la settimana scorsa la trattativa per il rinnovo del contratto del credito.
Nei comunicati ufficiali i sindacati parlano di svolta storica e contratto epocale.
Sui media il rinnovo ha avuto grande rilievo, adombrando l’ipotesi di concessioni eccessive e rincorse salariali dalle conseguenze inflattive.
Nel movimento sindacale e nelle altre categorie l’esempio dei bancari viene vissuto come possibile modello da imitare, per trascinare rinnovi contrattuali più incisivi.
Tuttavia, non condividiamo l’entusiasmo enfatico dei firmatari: troppa è la distanza tra richieste e risultati.
Nel presentarvi il nostro commento critico, vi invitiamo ad una discussione aperta, in chat su piattaforma ZOOM, per mercoledì 6 dicembre ore 21.
Sarà una prima occasione di “assemblea pubblica” per discutere i vari aspetti del rinnovo contrattuale.
Per collegarsi cliccare su https://us06web.zoom.us/j/87492641844?pwd=vHa2qDLKk1RwncuNcyh9XE4xQEpQPV.1
Naturalmente possono partecipare tutti gli iscritti/e, i lavoratori e le lavoratrici interessate ad approfondire. Vi aspettiamo!
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
La trattativa sul rinnovo del contratto nazionale sembra avviata a concludersi entro la fine del mese.
Preme l’urgenza di fare partire gli aumenti già dal 2023 e la fretta delle banche nello scaricarsi un po’ di costi fiscali.
La fretta è sempre cattiva consigliera, anche se in questi 10 mesi dopo la scadenza, il tempo per fare le cose per bene ci sarebbe stato.
Il rischio è che le parti migliori della piattaforma non vengano neanche discusse e che ci siano contropartite negative sottaciute.
Mai come ora bisogna tenere gli occhi aperti!
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Con una mossa clamorosa, ma non troppo sorprendente, Intesa Sanpaolo scavalca l’ABI e annuncia di voler anticipare gli aumenti richiesti in piattaforma.
La delegazione ABI viene ancora una volta spiazzata da un’iniziativa unilaterale che ne mette in crisi rappresentatività e ruolo.
La riunione del CASL, anticipata al 6 novembre, deve a questo punto decidere qualcosa: non basta più presentare documenti vaghi, che giocano con le parole a vuoto.
L’ABI deve chiarire cosa vuole e soprattutto cosa è disposta a concedere. Intesa Sanpaolo deve precisare le modalità con cui rendere concreti i propri impegni.
Lavoratrici e lavoratori non possono ancora attendere un rinnovo che non arriva mai!
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Sono in corso le assemblee dei lavoratori per discutere la piattaforma rivendicativa sul rinnovo del CCNL, scaduto il 31.12.2022.
Mentre invitiamo ancora una volta alla massima partecipazione, vogliamo indicare con il volantino allegato le priorità che riteniamo irrinunciabili.
La necessità di discutere solo sulle richieste sindacali, la determinazione nel “tenere” fino alla fine sul pacchetto di richieste economiche, la coerenza nel cambio di passo sulla riduzione d’orario, sono le discriminanti che per noi fanno la differenza.
Senza dimenticare ovviamente quello che sta attorno: il presidio dell’area contrattuale, il miglioramento del clima aziendale con lo stop alle pressioni, una regolamentazione avanzata del lavoro agile.
Troppi arretramenti passati pesano sulla condizione lavorativa: per ristabilire un clima di fiducia tra lavoratori e sindacati trattanti servono risultati.
Se deve essere un contratto di svolta, vediamo di cominciare bene!
C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
Stanno per partire le assemblee dei lavoratori sulla piattaforma sindacale per il rinnovo del contratto nazionale dei bancari, scaduto il 31.12.2022.
La piattaforma elaborata, con un po’ di ritardo, dalle Segreterie Nazionali è a dir poco ambiziosa, peraltro dovuta per tre elementi indiscutibili:
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Il tasso d’inflazione è tornato a livelli elevatissimi ed ha causato una massiccia perdita di potere d’acquisto;
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I profitti delle banche hanno raggiunto vette straordinarie con l’aumento dei tassi, che non accenna a fermarsi;
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La perdita di diritti e di tutele è stata molto grave rispetto al pregresso, in particolare negli ultimi dieci anni.
La perdita di occupazione nel settore, la chiusura delle filiali, la grave realtà delle pressioni commerciali, la nuova organizzazione del lavoro post-pandemia, richiedono risposte urgenti e radicali.
Non si tratta quindi “solo” di orario e salario, ma di un complesso di diritti da ricostruire.
Serve la massima partecipazione nelle assemblee, un dibattito franco sugli errori del passato, una disponibilità alla lotta seria e duratura.
Visti i precedenti, è legittimo diffidare di chi gestirà la trattativa. Per questo invitiamo lavoratori e lavoratrici a votare in assemblea l’ordine del giorno che alleghiamo, dove stabiliamo le priorità per un “patto” chiaro tra lavoratori/lavoratrici e i dirigenti che li rappresenteranno al tavolo.
Questa volta non vogliamo sorprese, marce indietro, voltafaccia!
Leggi il nostro approfondimento.