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CONTRATTO BANCARI: DOPO L’ACCORDO BEFFA, “VOTI TRUCCATI”?


DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA

Inviamo il comunicato stampa del Comitato No al contratto aiuta-banchieri e le riflessioni di un lavoratore inviate al Comitato stesso.

Le segreterie nazionali dei sindacati del primo tavolo pensano di aver chiusto la questione contratto con lo scarno comunicato con cui hanno "autocertificato" la vittoria dei SI con quasi il 60% dei voti.

Noi invece pensiamo che, con il sostegno di lavoratrici e lavoratori, la partita non sia chiusa ma sia appena cominciata!


Cresce perentoria tra i lavoratori bancari la richiesta di trasparenza dopo l'annuncio, da parte dei sindacati del primo tavolo, della presunta vittoria del SI nelle assemblee sul contratto collettivo sottoscritto da tutte le sigle sindacali il 19/1/2012.

Un annuncio che rovescia i dati, pur parziali (rilevabili dal sito http://sites.google.com/site/noalcontrattoaiutabanchieri/dati-scrutini), comunicati al Comitato No al contratto aiuta banchieri direttamente dai lavoratori: com'è possibile che il risultato venga ribaltato in modo così netto?

Ne abbiamo viste di tutti i colori in questa tornata assembleare, compresa la vergogna delle assemblee separate per i soli iscritti nelle piazze dove i propagandisti del SI temevano di perdere.

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ART. 18 E RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO


DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB-SALLCA

In questi giorni la Cgil ha lanciato un pacchetto di ore di sciopero articolato a livello locale (che peraltro non coinvolge tutte le città: citiamo, come esempi, gli scioperi nella provincia di Torino del 19 aprile per gli assicurativi e del 23 aprile per i bancari; per la provincia di Milano 18 aprile gli assicurativi e 4 maggio i bancari ecc.), e indetto assemblee sul tema della riforma del mercato del lavoro (art.18, assunzioni, precariato).
Precisiamo che le assemblee sono aperte a tutti (
fatto salvi i problemi relativi a costituzione delle RSA in provincia e del servizio minimo garantito per le piccole filiali) e chiunque può parteciparvi (non sono le tristemente note assemblee separate per il contratto riservate agli iscritti di Fabi, Fiba, Uilca, ecc.).
Riguardo gli scioperi, di norma, la Cub-Sallca non dà indicazioni su agitazioni indette da altre organizzazioni sindacali su piattaforme che, evidentemente, non coincidono con le nostre posizioni.
Ogni iscritto/a o simpatizzante può scegliere cosa fare secondo le proprie valutazioni.
Nell'occasione può essere utile entrare nel merito della riforma del mercato lavoro, che, ad onta del clamore mediatico, resta una materia complessa e di non facile comprensione. (altro…)

CCNL BANCARI: ATTENTI AI COLPI DI MANO


DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA

Grazie alla grande partecipazione dei lavoratori, iscritti a varie sigle o non iscritti, che hanno comunicato al "Comitato No al contratto aiuta-banchieri" una mole sterminata di dati assembleari, il Comitato è stato in grado, ad oggi, di raccogliere la situazione su 66.000 voti espressi, nel momento in cui le segreterie nazionali del primo tavolo affermano aver votato circa 90.000 lavoratori.
In pratica il Comitato è in possesso di tre quarti dei voti complessivi, assemblea per assemblea, come verificabile sul sito http://sites.google.com/site/noalcontrattoaiutabanchieri/dati-scrutini 
Già questo è un risultato straordinario.
In ogni caso il "nostro" dato parziale dice che il NO è al 50,5% contro il 45% del SI'.
Dal primo tavolo, fornendo solo dati complessivi, suddivisi per regione o, al limite, per provincia e aziende, si dichiara che il SI' è al 56% contro il 39% di NO, come riportato in un ignobile articolo del 11 aprile di MF. (altro…)

CONTRATTO E NON SOLO


DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA

Se pensavate che solo il Contratto nazionale avesse riservato brutte sorprese, provate a vedere cosa sta succedendo al Fondo Sanitario Intesa Sanpaolo (clicca qua).

Tornando al Contratto nazionale, la situazione è alquanto confusa.
I dati in possesso del "Comitato per il no"  (parziali, ma che grazie alle segnalazioni dei lavoratori sono relativi a quasi 60.000 voti assemblea per assemblea) si discostano notevolmente dai dati forniti (in forma aggregata) dalle segreterie nazionali del primo tavolo.
Stiamo peraltro seguendo vari casi di votazioni irregolari, con dati palesemente alterati, che si aggiungono alla vicenda delle assemblee separate in Campania, Lazio ed altre zone, dove peraltro il no continua a prevalere. Abbiamo però un dato praticamente certo grazie alla nostra rete di contatti: il volantino (clicca qui) rende conto delle votazioni del Gruppo Intesa Sanpaolo di Torino e provincia, con il No oltre il 70%.
Abbiamo inoltre, grazie al Comitato, una quantità di dati rilevante sul Gruppo Intesa Sanpaolo nazionale dove (dato parziale ma significativo) i No sono 7675, i Sì 4501 e gli astenuti 608.


Con quale diritto le segreterie dei sindacati firmatutto pretendono di andare a trattare sugli accordi di armonizzazione in scadenza al 30 giugno?
Quale altra concessione verrà fatta all'azienda questa volta?

Neanche in questa situazione si pone il problema di verificare la rappresentatività sindacale  con l'elezione diretta da parte dei lavoratori dei propri rappresentanti?

NO AL 71%. QUALCUNO SI DEVE DIMETTERE!!

Venerdì 6 Aprile si è conclusa (per lo meno in base al calendario a nostra conoscenza…) la tornata di Assemblee per l'approvazione dell'ipotesi di rinnovo del Contratto Nazionale che ha riguardato le lavoratrici ed i lavoratori di Intesa Sanpaolo della provincia di Torino

Mentre a livello nazionale la situazione è ancora molto controversa (tra dati contrastanti, assemblee commissariate, accuse di brogli, scarsa trasparenza, ecc) qui il risultato finale (non ufficiale, ma sono possibili solo alcune limature) parla assolutamente da solo.

  SI NO Astenuti
Torino Città 20,13% 77,29% 2,58%
Palazzi Lingotto/Moncalieri 11,30% 86,02% 2,68%
Provincia 45,82% 47,73% 6,44%
       
Totale 25,54% 70,71% 3,75%

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INTESA SANPAOLO – FONDO SANITARIO INTEGRATIVO: UOVO DI PASQUA CON SORPRESA

Tra le numerose brutte sorprese trovate nell'uovo di Pasqua, i lavoratori e i pensionati del Gruppo hanno pescato anche una situazione di forte squilibrio in una delle sezioni del Fondo Sanitario. Dal preconsuntivo 2011 emerge, infatti, una situazione preoccupante: mentre la sezione dei lavoratori in servizio chiude con un avanzo di 15 milioni di euro (saldo positivo tra 113 milioni di contributi e 98 milioni di prestazioni), la sezione pensionati contabilizza un disavanzo di 12,5 milioni di euro (saldo negativo tra 26 milioni di contributi e 38,5 milioni di prestazioni).

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UBI BANCA – DIETRO LE LINEE

Tra gli echi della battaglia riguardo al "contratto della vergogna", le ansie riguardo allo spread e le preoccupazioni concernenti la riforma del lavoro che stanno confezionando alle (o meglio sulle) nostre spalle, ecco un paio di aggiornamenti che riguardano il Gruppo UBI.

Il primo riguarda la "proposta generalizzata di incentivazione all'esodo" fatta dal Gruppo ad un numero non meglio precisato di colleghi che sono esclusi dalla riforma delle pensioni del Governo Monti. Principalmente si tratta di coloro che hanno raggiunto i requisiti (età e contributi) entro il 31/12/2011 e delle donne, che opteranno per il calcolo interamente contributivo anche per l'anzianità maturata prima del 1° gennaio 1996, le quali possono ottenere la pensione di anzianità sulla base di 35 anni di contributi e 57 anni di età. Ricordiamo che questo criterio è però sicuramente meno vantaggioso del sistema "retributivo". (altro…)

CLAMOROSE PRIME AFFERMAZIONI DEL NO

DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB-SALLCA
I dati allegati di cui siamo in possesso (ovviamente non ufficiali e limitati alle assemblee dove abbiamo "contatti") vedono alcune clamorose affermazioni del NO, ben distribuite sia territorialmente che aziendalmente. E' il segnale che i lavoratori non si fanno ingannare dalle "tecniche" di persuasione di sindacalisti di mestiere sempre più in difficoltà nel sostenere la bontà dell'accordo. In assemblea abbiamo dovuto sentire tutto ed il contrario di tutto. Qualche esempio? Gli orari allargati fino alle 20,00 servono a creare occupazione; preoccupati per gli orari allargati? Ma tanto le aziende non li useranno. Con il fondo per l'occupazione creeremo 30.000 nuove assunzioni; abbiamo dovuto firmare questo accordo per evitare licenziamenti. Abbiamo difeso il potere d'acquisto; come dite? Non è vero? (altro…)