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INTESA SANPAOLO – TEMPO DI CRISI: FORSE VARREBBE LA PENA DI TRATTARE BENE I CLIENTI

Sul contesto generale della crisi rimandiamo ai nostri comunicati sull'argomento.

In questo volantino vogliamo solo affrontare la questione delle scelte che, dopo approfonditi studi, vengono messe in atto dalle aziende di credito verso la clientela. Ci riferiamo alle iniziative che vanno dall'accentramento delle operazioni nei back office alle nuove e talvolta stravaganti, nelle denominazioni, segmentazioni della clientela.

La scelta di spingere per filiali "tutte commerciali" viene ormai attuata in fotocopia (magari non usare gli stessi consulenti?) da tutte le principali banche. Aveva forse cominciato Unicredito, sperimentando la chiusura delle casse al pomeriggio ed accentrando molte operazioni, forti di una certa tradizione nel mandare il lavoro nell'est europeo.

Non vogliamo certo dire che l'attuale crisi del gruppo sia dipesa da queste scelte, ma una maggior cura del cliente, soprattutto in questa fase, riteniamo avrebbe fatto comodo.

Stesse modalità operative, per continuare con gli esempi, in Cariparma, che sull'accentramento delle operazioni arrivava già con l'esperienza di Intesa. Lì la cura del cliente si spingeva al punto di non procedere con la chiusura definitiva dei conti in estinzione fin quando…non ne veniva aperto uno nuovo. Poi una "sollecitazione" di Banca d'Italia li ha spinti a cambiare atteggiamento…

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GOVERNO MONTI E VAL DI SUSA

Comunicato della segreteria nazionale del Cub-Sallca

Commenteremo in modo più preciso le misure prese dal governo Monti, ma i provvedimenti annunciati confermano tutte le nostre preoccupazioni. Un governo insediato dalle oligarchie finanziarie, composto dai loro amici (rimandiamo al nostro precedente volantino per ricordare gli incarichi in Goldman Sachs del duo Monti-Draghi: altrochè conflitto di interesse) e votato a chiedere sacrifici secondo le consuete modalità: tagli alle pensioni, alla sanità, ai trasporti e tasse che colpiscono pesantemente anche gli strati inferiori della popolazione (Ici e Iva).

Le misure usate come paravento per coprire le vergogne (tassa sui beni di lusso e sui capitali "scudati") hanno quasi il sapore della beffa: chi ha beneficiato dello scudo fiscale ha esportato illegalmente all'estero capitali che sarebbero stati tassati al 40%. Li ha fatti rientrare pagando il 5% e oggi gli si chiede un ulteriore salasso del 1,5%!!!!

Per l'ineffabile Monti non c'è alternativa tra sacrifici e fallimento. L'alternativa c'è: far pagare chi non ha mai pagato!

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UBI BANCA – SENZA INFAMIA E SENZA LODE (2° PARTE)

E' non senza una vaga spiacevole sensazione che, giusto a un anno di distanza, ci ritroviamo a commentare la firma degli accordi relativi al VAP 2010, ormai giunto a traguardo per la totalità delle principali aziende del gruppo. Spiacevole non tanto per il risultato economico, al quale, seppur non pienamente appagante se rapportato ai principali gruppi bancari, concediamo (e voi concedeteci la battuta) la sufficienza, quanto per modi, tempi e risvolti che anche in questa occasione lasciano aperte obiezioni e interrogativi, ai quali le OO.SS. firmatarie riservano giustificazioni oltremodo capziose a beneficio di una platea purtroppo non immune alle loro, a volte grossolane, mistificazioni.

Cominciamo però col registrare positivamente che i premi relativi alle singole aziende sono alla fine risultati, tranne che per gli istituti più piccoli, non troppo differenti tra loro. Per il resto il teatrino si è perpetuato senza grosse novità. Lo avevamo previsto l'anno scorso, vedasi il nostro volantino "Senza infamia e senza lode" del 2010, e così è stato.

Anche quest'anno la trattativa in odore di dejà vu era partita (con il vergognoso ritardo che abbiamo già avuto modo di commentare abbondantemente) prima dell'estate ed aveva visto il gruppo muoversi su importi che avevano tutto il carattere dell'elemosina: si parlava di 300 euro lordi. Come da copione ad ottobre si è assistito al miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci: è bastato ancora una volta avvicinarsi alla pubblicazione della terza trimestrale perché la banca premiasse anche la pazienza dei dipendenti ed il lavoro svolto dai propri "anestesisti". (altro…)

I NOSTRI RAGIONEVOLI DUBBI SU MONTI E FINTI TONTI

Il neopresidente del Consiglio, Mario Monti, si è molto offeso perché qualcuno lo ha accusato di essere legato ai poteri forti. Ammettiamo che questo orribile sospetto ha sfiorato anche noi e tutto questo perché il suo curriculum qualche cattivo pensiero ce lo fa venire. Tra le altre cose Mario Monti è:

  • Responsabile per l'Europa della Commissione Trilaterale, un'organizzazione molto esclusiva fondata da David Rockfeller e che pensa che la democrazia funzioni meglio con un certo livello di apatia delle masse.
  • Membro permanente del comitato direttivo del Club Bildenberg, altro circolo esclusivo, che si riunisce una volta all'anno con obbligo di riservatezza, per i suoi membri, su quanto viene detto nelle riunioni (ufficialmente per permettere a tutti di esprimersi "liberamente)".
  • Membro dell'Aspen Institute, centro di pensiero dedito ad elaborare proposte ed analisi per  l'elite dominante bipartisan, il cui presidente italiano è Tremonti.

Tutte queste organizzazioni raccolgono gli esponenti di punta del mondo politico e finanziario internazionale e di esse fa parte anche Mario Draghi, neopresidente della BCE e padre delle privatizzazioni italiane. (altro…)

L’ACCORDO SULLE REGOLE CONTRATTUALI IN SINTESI?

Non avete mai votato i vostri rappresentanti sindacali e mai li voterete
Il contratto nazionale resta per … poterlo peggiorare con gli accordi aziendali
Le banche italiane non c'entrano con la crisi (se anche fosse, perché scriverlo in un accordo?)
Gli stipendi devono seguire l'andamento del ciclo economico, ma solo quando va male
Se poi volete, leggete i dettagli…

L'accordo quadro sugli assetti contrattuali del settore credito firmato lo scorso 24 ottobre 2011 dall'ABI e dai sindacati firmatari, compresa Unità Sindacale – Falcri, conferma  e riscrive l'impianto concertativo, senza il conforto (neppure formale) di una approvazione postuma dei lavoratori interessati. Più volte viene  ribadito nella Premessa che "il modello concertativo è da rafforzare ulteriormente" anche perché "ha contribuito significativamente, anche attraverso un più rigoroso controllo dei costi, al riequilibrio competitivo del sistema bancario italiano". L'importante per le aziende è che il modello di relazioni sindacali e contrattuali "crei condizioni d'efficienza, flessibilità e produttività", solo questo può consentire alle "Parti sociali di andare verso obiettivi comuni" per "realizzare le opportune convergenze".

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INTESA SANPAOLO – NUOVO MODELLO DI SERVIZIO NELLA BANCA DEI TERRITORI

Intesa Sanpaolo intende modificare dal 2012 il proprio modello di servizio nella Banca dei Territori con una forte riorganizzazione delle filiali, delle attribuzioni professionali e dell'approccio commerciale. Il cambiamento avviene in un contesto caratterizzato da:

  • una fase di significativo rallentamento economico per le misure restrittive necessarie al "risanamento del bilancio pubblico";
  • un piano industriale ambizioso e irrealistico, in termini di ricavi e utili prospettici;
  • un calo delle risorse e degli organici disponibili, dovuto agli esodi, alla mancata sostituzione di chi lascia e all'incertezza rispetto alla riconversione professionale di 3.000 colleghi amministrativi e di sede;
  • un marcato rilievo assegnato al risparmio dei costi e quindi all'intenzione, non dichiarata, di svuotare il sistema degli inquadramenti attraverso il blocco di nuovi percorsi.

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HELP LINE – COMUNICATO SINDACALE DOPO ASSEMBLEA DEL 14/11/2011

Cari colleghi ex SiCall, come sapete, ho già spedito all'azienda la richiesta per ottenere l'applicazione del contratto integrale.
La piattaforma che ci hanno fatto votare alcune delle oo.ss. del primo tavolo (quindi non tutte quelle esistenti nel settore credito) non sana, anche se accolta dall'azienda, le note disparità dei lavoratori di ex SiCall.
Le oo.ss. ci hanno puntualmente riferito che il CIA non si può chiedere col contratto nazionale scaduto (ma dal 2007 ne sono scaduti due di ccnl…) e lo stesso recita che un anno prima ed uno dopo non si può avviare un CIA; allora perchè non richiederlo durante il periodo possibile, nel 2009/2011? Si sono dimenticati?
Sono rimasto inascoltato, nonostante i miei passati e numerosi solleciti. (altro…)

A FIANCO DEI LAVORATORI DI CRES E DELLA DEUTSCHE BANK

Salutiamo con favore la scelta dei sindacati aziendali di Deutsche Bank di proclamare lo sciopero del Consorzio per il 18 novembre e di tutto il gruppo per il 25 novembre.

Deutsche Bank sta tentando di vendere 52 colleghi del CRES (centralino, corrispondenza, immobili) alla società danese ISS (una multinazionale delle pulizie e dei servizi); mentre la capogruppo risulta molto indebitata, la filiale italiana, una s.r.l., non sembra in grado di dare ai lavoratori le necessarie tutele occupazionali. Il tentativo di cessione va quindi rigettato con forza, tanto più che Deutsche Bank ha respinto proposte alternative, come la semplice cessione degli appalti ed il riassorbimento dei lavoratori nell'ambito del gruppo.
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INTESA SANPAOLO – PIANO INDUSTRIALE: ALTROCHE’ SE PARTIAMO MALE!

Abbiamo letto con una punta d'ilarità (anche se non c'è nulla da ridere) il volantino dei sindacati del primo tavolo dell'Area Torino, "partiamo male".
A parte il fatto che la brutta partenza non riguarda certo solo Torino (anche noi abbiamo scritto sulle vicende dei poli di ISGS di Cagliari e Napoli fatti a pezzi e sui disastri di Banca  Monte  Parma), verrebbe da dire: anche voi concertativi incalliti vi siete accorti delle angherie aziendali contro i lavoratori?

Nell'incontro del 21 ottobre dei sindacati firmatari con l'azienda, questa ha dato risposte evasive ed inconcludenti al punto di dover richiedere un nuovo incontro entro la prima metà di novembre. 

Nell'occasione si parlerà di part-time, pressioni commerciali e gestione generale delle comunicazioni tra i gestori del personale ed i colleghi. Ci attendiamo forti progressi dal prossimo incontro, al quale non ci viene consentito di partecipare ma cui siamo molto interessati: stiamo raccogliendo una serie di episodi sul "museo degli orrori" della gestione del personale degli ultimi tempi. (altro…)

GIOVEDI’ 17 NOVEMBRE 2011: SCIOPERO GENERALE CONTRO I DIKTAT DELLA BCE E DELL’UE

 NON LASCIAMOCI COLPIRE DALLA RASSEGNAZIONE: FACCIAMO PAGARE LA CRISI A CHI L'HA PROVOCATA  

CONTRO RICETTE CHE POSSONO SOLO AGGRAVARE LA MALATTIA PRESCRITTE DA "DOTTORI" NON  IN REGOLA

Licenziare favorisce l'occupazione: questa strabiliante teoria viene propugnata dal Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Non è l'unica teoria stravagante che va di moda in questo periodo: un'altra è quella secondo la quale allungare i tempi per andare in pensione aiuterà i giovani. A restare disoccupati, aggiungiamo noi.

Il problema è che queste "ricette" per curare la crisi economica, partorite dalla nostra screditata classe politica, vengono suggerite da tempo dagli euro-tecnocrati di Bruxelles.

Basti ricordare come, nel pieno della discussione estiva sulla manovra finanziaria, la Banca Centrale Europea abbia scritto una lettera al governo italiano, indicando le misure che avrebbe dovuto adottare per uscire dalla crisi.

Oggi i contenuti della lettera sono noti: allungamento dell'età pensionabile, ulteriore precarizzazione dei rapporti di lavoro, privatizzazione dei beni comuni.

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