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HELP LINE – COMUNICATO SINDACALE SU DISPOSIZIONI DI SERVIZIO

Vi proponiamo i nostri commenti ad alcuni passaggi di una recente comunicazione aziendale:
"Si richiede a tutto il personale di Cassina de' Pecchi di passare presso la segreteria per la firma per presa visione del Codice Etico della Capogruppo".
SE  BASTASSE FIRMARLO PER ATTUARLO…ecco alcuni punti disattesi:

  • Contributo professionale delle risorse umane.

"L'Istituto favorisce il continuo accrescimento delle competenze tecniche e professionali delle risorse umane con l'obiettivo di tutelarne ed accrescerne il valore".
Peccato  che non a tutti è permesso questo accrescimento, poichè non tutti sono chiamati ad apprendere quanto sopra ma lamentano persino una mancata rotazione delle mansioni pur essendo stati formati sui vari servizi.

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ABI: UN ACCORDO CHE CI RIGUARDA, ECCOME!

In questo periodo di ristagno delle trattative per il rinnovo del CCNL del credito, un fatto importante è venuto ad increspare le sonnecchianti acque sindacali.
La gestione degli annunciati 80 esuberi tra il personale dell'ABI (ricordiamo, l'associazione di categoria dei banchieri) ha portato ad un accordo che i sindacati firmatari hanno definito "soddisfacente" e che è bene esaminare nel dettaglio, anche perché il Messaggero del  19 febbraio, dopo aver riportato il commento del dottor Micheli (capo-delegazione dell'Abi per il rinnovo del contratto bancario), aggiungeva che questo piano di ristrutturazione "potrebbe essere preso a modello per altri casi del genere nel settore bancario".

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FERIE, FESTIVITA’ E CONTRATTO NAZIONALE

Questo messaggio è stato rivisto più volte alla luce delle ondivaghe scelte del governo sulla festività del 17 marzo. Finalmente la questione del 17 marzo è stata risolta ma si è aperto un altro elemento di incertezza: le agenzie di stampa hanno scritto che "la questione della copertura finanziaria é stata superata con il trasferimento «degli effetti economici e degli istituti giuridici e contrattuali dalla festa del 4 novembre al 17 marzo". Non sappiamo se questo impatterà sul 4 novembre come ex festività da recuperare. Per ora facciamo finta che non cambi nulla e poi vi aggiorneremo.

Ferie ed ex festività

Cominciamo con il ricordare che quest'anno le ex festività sono 3 con l'aggiunta di un ulteriore giorno di permesso come recupero del 1 maggio cadente di domenica.
Ribadiamo che nei giorni coincidenti con le ex festività (23 e 29 giugno, 4 novembre) è opportuno evitare assenze non retribuite (permessi ed aspettative) per evitare la doppia penalizzazione (giornata non retribuita e perdita di un giorno di ferie). Qualsiasi assenza con causale retribuita (dalle ferie alla malattia) non crea problemi.
Riprende in tutte le aziende bancarie l'offensiva (voluta dall'Abi) per smaltire tutte le ferie dell'anno in corso e quelle degli anni passati. In tema suggeriamo la lettura di un nostro volantino  sull'argomento uscito per la realtà del gruppo UBI, ma che ha valenza generale. Ribadiamo, comunque, quanto già detto l'anno scorso:

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UBI BANCA – FERIE 2011: “FUORI DAL VASO”

Nuovamente toni perentori quelli usati dalla Direzione di UBI Banca nelle circolari relative alla pianificazione delle ferie 2011. Avevamo già avuto modo di chiarire e commentare le disposizioni per il 2010, torniamo a maggior ragione a farlo questa volta. Oltre i toni, di cui sopra, troviamo un inasprimento dei contenuti, imposti unilateralmente, che non possono essere accettati e giustificati. Oltre a ribadire il solito e pretestuoso obbligo di esaurimento della dotazione di ferie annuale entro l'anno di competenza, troviamo l'innalzamento della soglia minima (da 10 a 15gg) dei residui riconducibili ad anni precedenti da smaltire tassativamente entro il 2011 (50% dell'arretrato) e l'introduzione della percentuale del 20% di tale ammontare da utilizzare entro il 31/03/2011.

Spauracchio per chi non dovesse rispettare tali disposizioni è la mancata approvazione da parte di Risorse Umane dell'intero piano: cioè niente ferie?!

Nell'allegato troviamo poi la vera novità: l'esortazione rivolta ai Responsabili delle U.O. a fare in modo che gli ex-festivi vengano utilizzati in via prioritaria rispetto alle ferie e che eventuali assenze prive di causale ad hoc vengano targate come tali, in modo che "la monetizzazione di tali permessi in caso di mancato utilizzo nell'anno di competenza debba rappresentare una casistica accessoria e residuale".

Non possiamo che ripeterci: nessuna circolare aziendale può prevalere sul CCNL né tantomeno su Leggi dello Stato, Disposizioni Ministeriali e sentenze della Corte di Cassazione.

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MIRAFIORI – GUIDA ALL’ACCORDO ED APPROFONDIMENTO DI UN GIURISTA

Il referendum su Mirafiori, illegittimo perché effettuato sotto ricatto, si è chiuso anche con un giallo: alle 22,50 del 14 gennaio l'Ansa forniva il dato del primo di nove seggi (no al 54%) e bisognava attendere le 6,45 del 15 gennaio per avere il dato definitivo, con il risicato sorpasso del sì, ad opera soprattutto del voto favorevole  degli impiegati. Tutto corretto e regolare? Non lo sapremo mai!

Al di là del clamore mediatico, comunque, questo referendum non è la fine, ma l'inizio della storia.

Bisognerà verificare gli investimenti della Fiat e la gestione di una fabbrica (come prima a Pomigliano) dove il plebiscito a favore dell'accordo non c'è stato e si è evidenziata la forte resistenza al ricatto.

Il vero problema è che il "modello Fiat" diventerà un esempio da emulare per tutte le imprese e per tutti i settori, in Italia e non solo. E' qui che avviene il vero salto epocale.

Ma in pratica  cosa prevede realmente l'accordo di Mirafiori?

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IL 28 GENNAIO SCIOPERO GENERALE: FERMIAMO IL RITORNO AL MEDIOEVO

Perché un bancario, un esattoriale o un assicurativo dovrebbe scioperare il 28 gennaio? Per  lo stesso motivo per cui dovrebbe farlo un edile, un chimico, uno statale, ecc.: perché bisogna impedire che in questo paese i diritti dei lavoratori tornino indietro fino all'800!! Quello che succede in Fiat oggi toccherà a tutti domani.

Che la ricetta di Marchionne possa diventare generalizzata per tutto il mondo del lavoro ben dovrebbero saperlo proprio i lavoratori bancari. Intesa Sanpaolo ha inaugurato la stagione degli accordi in deroga e dello scambio diritti contro occupazione (in parte precaria e ricattabile) utilizzando il ricatto delle operazioni che finivano in Romania.

Ha proseguito Unicredito con deroga al contratto integrativo per i nuovi assunti e uscita obbligatoria per chi aveva maturato il diritto alla pensione, il tutto motivato con il fatto che "gli utili erano scesi del 75% rispetto al 2007". Tutto questo, naturalmente, con la complicità dei sindacati di comodo aziendali ed anticipando quanto previsto dal nuovo modello contrattuale che prevede di introdurre clausole peggiorative nei contratti.

In aggiunta a ciò, i banchieri che hanno fatto ricorso al fondo esuberi hanno chiesto ed ottenuto dal governo (col pretesto dell'uso del fondo) l'esenzione dalle assunzioni obbligatorie per le categorie protette, come previsto per le aziende in crisi. Un autentico scandalo!!! (altro…)

IL SALLCA PROCLAMA LO SCIOPERO PER L’INTERA GIORNATA DEL 28 GENNAIO

Il sindacalismo di base ha proclamato lo sciopero generale per il 28 gennaio: quel giorno anche bancari ed assicurativi saranno chiamati a scioperare, non genericamente per solidarietà con gli operai della Fiat, ma per se stessi, perché i contratti sono scaduti e la "dottrina Marchionne" arriverà ovunque se non la fermiamo.

Nelle realtà dove il nostro sindacato è meno radicato, viene talvolta tentato il giochino di mettere in discussione la regolarità  delle nostre iniziative. A scanso di ogni equivoco alleghiamo il fax inviato ad ABI, ANIA, Federcasse ed alla Commissione di Garanzia.

A breve il volantino completo con le motivazioni dello sciopero.

INTESA SANPAOLO – FONDO PENSIONI E INVESTIMENTI IMMOBILIARI

Il documento che proponiamo in allegato è redatto da Libero-Sinfub, con cui abbiamo un proficuo rapporto di collaborazione, e riveste un'importanza particolare per tutti gli aderenti del Fondo Pensione Gruppo Sanpaolo Imi.

Da tempo i delegati eletti nell'Assemblea dei Delegati, proposti dal Cub-Sallca, insieme ad altri con cui vi è convergenza di posizioni, avevano messo sotto osservazione gli investimenti immobiliari del Fondo, in particolare dopo l'alienazione del patrimonio storico, strumentale all'attività della banca, avvenuto nel 2007. I proventi di quell'operazione sono stati reinvestiti, a partire dal 2008, attraverso vari fondi immobiliari chiusi.

L'operazione più criticabile è subito apparsa quella concernente il Fondo Omega, dove sono stati conferiti gli immobili ceduti dalla banca per fare cassa, dopo il fallimento della quotazione in borsa di Immit. Una quota importante del Fondo Omega è stata acquisita, a fine 2008, dal Fondo Pensione, in grave conflitto d'interesse, nel più totale silenzio. I rappresentanti dei lavoratori  in C.d.A., eletti con il sostegno delle sigle asservite, hanno lasciato fare, senza sollevare alcuna obiezione.

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UBI BANCA – SENZA INFAMIA E SENZA LODE

Firmato l'accordo in UBI Banca su premio e "clima". Siamo finalmente all'epilogo di una vicenda che si è protratta per parecchi mesi e che nel suo svolgimento, ma soprattutto nella sua conclusione a sorpresa, lascia un po' perplessi. Leggiamo il volantino unitario che cita la "mobilitazione" quale elemento chiave per l'apertura aziendale … per fortuna non ci manca il senso dell'umorismo.

Quello che si può d'acchito dire è che la firma di un protocollo sul clima aziendale e (facendo molto grossolanamente i conti sulla figura media del 3/3) 620 euro netti (anche se 460 in buoni benzina) contro i previsti 700 in busta (1050 lordi) fanno comodo a tutti … anche se frutto, almeno questi ultimi, di una trovata aziendale, di un "coupe de theatre" degno del miglior David Copperfield.

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L’ABI SCIOGLIE IL FONDO ESUBERI, MAGARI MI ISCRIVO ALLA CUB-SALLCA

Il rinnovo del contratto nazionale del settore bancario parte sotto i peggiori auspici.

L'Abi aveva fatto pervenire ai sindacati firmatari una sua lettera con proposte pesanti di modifica al funzionamento del Fondo Esuberi, precisando che il rinnovo del contratto non avrebbe potuto procedere senza aver prima superato questo ostacolo.

Cosa ancora più grave, non abbiamo visto nessun comunicato dei sindacati firmatari al riguardo e solo la Cub-Sallca ha informato i lavoratori di quanto stava avvenendo.

Al contrario, facendo finta di nulla, le sigle del primo tavolo hanno diramato un comunicato che annunciava la creazione di commissioni per preparare la piattaforma di rinnovo del CCNL.

Ma il silenzio sulla vicenda è stato rotto dal fragoroso annuncio dell'Abi di aver avviato la procedura per sciogliere il Fondo Esuberi. Adesso si rischia fortemente di ripetere la triste esperienza del contratto del '99, con le aziende che strillano per gli utili in calo (in calo rispetto ai livelli stratosferici degli ultimi anni) e chiedono drastiche riduzioni delle condizioni salariali e normative.

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